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24. A CENA CON SORPRESA

Lovie

I piatti si susseguono l'uno dopo l'altro, portati da cameriere con i capelli raccolti in chignon e divise nere. Bottiglie di vino vengono depositate sul tavolo.

Lugh se ne versa tanto da riempire il calice.

-Non è troppo?- chiedo.

-Non con quello che dovrò sopportare- beve un lungo sorso e mi fa segno di cominciare dalla forchetta più esterna con l'indoce dell'altra mano.

Lo ringrazio con un cenno della testa. Non ricordo di sentirmi così a disagio da... beh, perlomeno da quando ho lasciato la casa della mia matrigna. Sì, le cene con lei e Margaret potevano competere con queste.

Gli sguardi di tutti sono su di me. Suppongo che se potessero vivisezionarmi senza nemmeno toccarmi lo avrebbero già fatto. Probabilmente se potessero mi butterebbero anche in mare con un sasso legato alla caviglia.

Il battito cardiaco rimbomba in tutto il corpo.

Mi concentro sui piatti e lascio che sia Lugh a rispondere alla pioggia di domande che ci sommerge.

Dove ci siamo conosciuti?

Da quanto stiamo insieme?

Abbiamo intenzione di sposarci?

-E di avere almeno tre bimbi- Lugh mi strizza l'occhio.

Gli rispondo con un calcetto alla caviglia e mi costringo a sorridere.

Lugh mi pizzica il fianco. -Lovie ne vorrebbe quattro

Mi va di traverso un pezzo di soufflé di zucca.

-O avevi detto cinque, tesoro?

Kayla sbuffa. -Siete disgustosi- una ciocca nera le finisce sugli occhi.

-Kayla, tieni a posto quei capelli- Madame Blackwood storce il naso.

-Ma...

La porta si spalanca e sbatte contro il muro tanto forte che  l'acqua nel mio bicchiere trema. Ma chi...

Una ragazza se ne sta sulla soglia, una mano sul fianco. Sembra uscita da una confezione gigante della Barbie fa un passo avanti. Ha lunghi capelli biondi, occhi azzurri, pelle di porcellana. L'abito a balze azzurre le disegna un corpo da top model.

Ho avuto paura della competizione con Alya, ma la nuova arrivata è su un altro livello. Alya è la sorellastra brutta di Cenerentola al suo confronto.

Mi sento inadeguata.

Lugh mi afferra il braccio in un gesto che non riesco a decifrare.

-Mi sono persa qualcosa?- la nuova arrivata butta indietro la chioma e inarca la schiena, in una posa da ballerina.

Kayla si tocca la fronte con il dorso della mano e mima uno svenimento. Lugh impreca.

-Chi è?- sussurro.

-Hilda- Madame Blackwood si alza e corre incontro alla nuova arrivata. -Tesoro, quanto sei bella! Lugh, non trovi che sia incantevole?- l'abbraccia e la fa girare verso il figlio.

-Quanto un mal di dente al mare

-Lugh!

Hilda ridacchia, una mano davanti alle labbra coperte di rossetto rosa. -Maman, lo so che Lugh ama scherzare

La chiama maman? Ho una brutta sensazione.

-Hilda, tesoro, tu sì che capisci il mio Lugh

Kayla fa una smorfia. -Non si è ancora arresa- mormora.

-Di cosa?- chiedo.

-Lascia perdere- Lugh mi accarezza il dorso della mano con il pollice. -Ignorala

Come se fosse semplice.

-Non gliel'hai detto- Kayla passa lo sguardo da me a lui.

-Cosa?- ho la nausea.

-Non c'è nulla da dire- Lugh fa spallucce, si porta la mia mano alle labbra e ci deposita un bacio leggero che ustiona la pelle.

-C'è molto da dire invece- Kayla alza gli occhi al soffitto. -Hilda è la ragazza che Lugh avrebbe dovuto sposare

Ed ecco spiegata l'antipatia di Madame nei miei confronti. Beh... competizione non ce n'è... ma Hilda è troppo perfetta per essere vera... di sicuro c'è il trucco, no?

Per il resto della cena devo sopportare la splendida Hilda. Racconta di come ha vinto il quinto concorso di bellezza dell'anno, di tutti gli esami che ha dato, collezionando voti altissimi, della proposta di matrimonio di uno sceicco che ha dovuto declinare.

-Perché il mio cuore è altrove- strizza l'occhio a Lugh.

Sprofondo.

Lugh sbuffa. -Dovresti accettare la proposta dello sceicco invece

-Ma cosa dici?- Hilda ride e batte le palpebre.

-Lo faccio per il tuo bene, non certo per il suo- biascica l'ultima parola. Mi rendo conto che la bottiglia di vino davanti a lui è mezza vuota. Quanto ha bevuto?

-Perché devi sempre essere così indisponente?- Madame Blackwood sbuffa.

-Perché questa famiglia deve fare tanto schifo?

La gola mi si chiude. La situazione sta sfuggendo di mano. Sarah direbbe qualcosa per placare gli animi.

-Lugh- Madame Blackwood si alza e colpisce con i palmi delle mani il tavolo. Una forchetta cade sul pavimento. -Ti senti come stai parlando?

-Parlo come voglio

-Lugh è solo nervoso- Hilda ridacchia, le mani intente a sistemarsi i capelli. -Non è vero, tesoro?- ammicca con un occhio.

-Sono stufo, è diverso, e non chiamarmi tesoro- Lugh spinge indietro la sedia. È paonazzo. -Vi lascio nel vostro piccolo mondo- si alza e se ne va.

Non attendo un attimo. Balzo in piedi, afferro la sedia che traballa, lo seguo.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Come va?

Ed ecco a voi Hilda! Che ne pensate?

A mercoledì!

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