17. MAI GIOCARE CON LA BOTTIGLIA
Lovie
-Ho in mente un nuovo gioco- Sarah sorride, una mano che spinge indietro il ciuffo di capelli biondi.
Siamo seduti in tondo sotto un gigantesco ombrellone nella spiaggetta privata che Sarah ha prenotato per la giornata. Ho il cuore che batte all'impazzata. Afferro una ciocca di capelli e cerco di stare attenta a non sfiorare Lugh con la coscia. Ci manca solo che si faccia delle idee strane, o che...
Niente.
Vorrei solo correre a nascondermi sotto il letto e non uscire più fino alla fine delle vacanze. Purtroppo non è possibile.
Nascondo le braccia dietro la schiena. Ieri sera mi sono accorta di aver perso il bracciale che mi ha dato Sarah. Spero che non se ne accorga.
Lugh allunga le gambe. La sua caviglia tocca la mia. Brucia. Ritraggo le gambe. Ho la gola secca. Cerco di non guardarlo, ma con la coda dell'occhio non posso farne a meno. La maglietta nera con una formula matematica stampata sopra e i jeans strappati in tinta sembrerebbero banali su un'altra persona, ma a lui danno un aspetto... ehm, della serie non ti tolgo gli occhi di dosso. Oh, sono proprio messa male per pensare questo di lui.
-In che consiste?- Alya si lega i capelli. Sfiora con il gomito la spalla di Nicolas. Una contrazione mi attraversa lo stomaco.
-Da da da- Sarah infila una mano in borsa. -Non appena l'ho vista su Amazon non ho potuto fare a meno di volerla a tutti i costi
-Non tenerci sulle spine- Jack avvicina il volto al suo.
-Ecco a voi il gioco della bottiglia digitale- estrae una bottiglia di plastica piena di lucine che sta sdraiata su un quadrato di feltro ricoperto di disegni.
-Il gioco della bottiglia digitale? Non ci posso credere- Alya balza avanti. Tra il top corto e i pantaloncini di jeans è provocante. È... non è me. Lo stomaco si contorce.
-Volete provarlo?
-Naturalmente
Sarah s'inginocchia e appoggia la bottiglia sulla sabbia. -Su prendete posto, dovete stare a qualche centimetro l'uno dall'altro in modo che non ci si possa confondere su chi punta la bottiglia
-Oh, prevedo una grande giornata- Lugh ride.
Cerco di non guardarlo, perché se lo guardo non posso fare a meno di pensare alle nostre ginocchia incollate insieme e alla sensazione di calore che ho provato. La pelle mi formicola. Mi tiro una ciocca di capelli e mi concentro sulle scritte sotto la bottiglia.
Si va dal classico bacio a chiedimi qualsiasi cosa. In pratica c'è l'imbarazzo della scelta. Senza contare che nel mezzo della bottiglia c'è un piccolo display accanto a un pulsante rosso. Che sia l'autodistruzione?
-Chi comincia a girare?- chiede Jack.
-Comincio io- Sarah gira la bottiglia. La osservo rallentare fino a fermarsi su un paio di labbra rosse. Il bacio. -Questa è facile- si getta su Jack con le braccia spalancate e lo stringe. -Ti copro di baci
-Non vale, dovevi girare di nuovo la bottiglia- protesta Alya.
-Mio il gioco, mie le regole- Sarah si spinge indietro i capelli e ridacchia, sempre attaccata a Jack. -E poi non potrei mai baciare un altro
-Allora decido io il mio obbligo- Alya indica la parte: bacio, e poi Lugh.
Lugh? Lo stomaco si attorciglia.
-Vieni qua- Alya si spinge sulle ginocchia, allarga le braccia, butta le labbra in fuori.
Ho la nausea.
-Ehm, io passo- Lugh si lascia cadere indietro, le mani nella sabbia, e mette tra di loro più distanza possibile.
-Ehi, non puoi tirarti indietro
-E tu non puoi decidere
-Ti stai rendendo ridicola, Alya- Sarah ride. -Vero, Lovie?
-Io ridicola?- Alya si mette in bilico sulle ginocchia. Dalla posizione in cui sono posso vedere il solco tra i seni. Sopprimo una smorfia.
-Tocca a me- Lugh non aspetta, si spinge avanti e gira la bottiglia.
Gira, rallenta, scivola sulla scritta "7 minuti in Paradiso", accompagnata dal disegno di una nuvoletta.
-Questo sì che mi piace come opzione- allarga le labbra in un enorme sorriso. -Scelgo io?
-Gira- lo incita Alya.
-Sarah non fa parte della scelta- interviene Jack.
-Se la bottiglia si ferma su di lei non avrà scelta- Lugh afferra la bottiglia. -Le regole del gioco sono chiare, chiunque la bottiglia scelga passerà sette bollenti minuti con me
Perché doveva sempre concentrarsi su quelle cose? Possibile che non riuscisse a pensare a quanto fosse bello stare lì in spiaggia? Di sicuro la sera precedente mi ero sbagliata quando avevo creduto che ci fosse un pizzico di dolcezza in Lugh.
-Tre- Lugh muove la bottiglia. -Due- stringe il collo tra il pollice e l'indice. -Uno- la fa girare.
Trattengo il respiro. La bottiglia gira.
Rallenta. Ho i battiti del cuore che mi esplodono in tutto il corpo.
Supera Sarah che si abbandona a un lungo sospiro.
Rallenta ancora.
Punta su Alya che strizza l'occhio a Lugh.
Se i sette minuti fossero con lei, beh...
La bottiglia scivola avanti per fermarsi su di me. Fisso la punta della bottiglia. Artigli raschiano sul fondo del mio cervello.
-Lovie, cara, sei tu la fortunata vincitrice dei sette minuti bollenti con il sottoscritto
Sprofondo. Non ci posso credere. Deve essere un orribile scherzo del destino. Cerco lo sguardo di Sarah, nella speranza di ricevere un sostegno. Siamo amiche, no? Non mi può abbandonare così.
-Dove possiamo passare questi sette minuti?- Lugh è divertito. Mi porge la mano che fingo di non vedere.
Sarah è paonazza. Fa spallucce e mima qualcosa con le labbra che assomiglia molto a "scusami".
Ho la gola secca. Possibile che vada tutto male?
-Non sei obbligata ad andare- Nicolas balza in piedi.
Me li trovo di fronte entrambi. Lugh e Nicolas. Il primo in nero, il secondo con una maglietta e dei pantaloncini bianchi. Non potrebbero essere più opposti. Ombra e luce. Un demone e un cavaliere.
-Mmm, mi dispiace, Nicolas, ma che posso dirti... incrocia le dita e aspetta il tuo turno- Lugh mi prende per il polso. I polpastrelli premono nella mia carne.
Nicolas chiude i pugni. -Non è...
-Fai pace con il cervello e accetta la sconfitta- e mi trascina con sé.
NOTE DALL'AUTRICE:
Ciao!
Ecco qua il nuovo capitolo e scusate il ritardo!
Ammetto che il gioco della bottiglia è un po' un cliché, ma alcuni cliché non sono poi così male.
Che ne pensate?
Sono curiosa di conoscere le vostre reazioni a questo capitolo!
Grazie a tutti per il sostegno che mi state dando.
Votate e commentate!
A lunedì!
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