13. NON MI TOCCARE
Lugh
Stiamo scherzando? Non credevo che Nicolas avrebbe tentato un approccio così diretto.
L'ho sottovalutato. Ho creduto che se avesse pensato che io e Lovie stavamo insieme non avrebbe cercato di corteggiarla. Che Nicolas fosse un idiota con un senso dell'onore. Sbagliavo. Poco male. Dovrò improvvisare.
Naturalmente non posso lasciarlo fare.
Prima di tutto perché ho bisogno di Lovie per il piano. E poi lui mi sembra troppo stupido per lei.
Le faccio un favore.
Per questo sono corso qua non appena li ho visti insieme. Ora mi trovo ad ascoltare i discorsi di Nicolas. Qualcosa sui gabbiani che stanno scomparendo. O sono gli avvoltoi? I pescecani forse. Ma che ne so. Annuisco e mi tocca fingermi interessato.
Lovie mi fissa con sguardo omicida. Indossa un abito rosso che le sta largo sui fianchi. Sospetto che sia di Sarah. Ha il glitter sulle palpebre e il mascara. Questo è di sicuro opera di Sarah. Strano come quel trucco non la renda più adulta. Le rivolgo un sorriso divertito. E sì, un po' provocatorio. Almeno la sua attenzione è su di me e non su Nicolas. Non so se è un punto a mio favore. È...
Vengo afferrato alle spalle. Il gelo cade su di me.
Sono di nuovo piccolo.
Sono di nuovo legato.
Sono di nuovo a pezzi.
Mi divincolo con tutta la forza che riesco a mettere insieme.
Una voce femminile grida e vengo lasciato.
Barcollo avanti.
-Ma che fai?
Mi giro e trovo Alya che mi fulmina con lo sguardo. -Sei impazzito? Volevo farti uno scherzo
-Mai toccarmi senza il mio permesso- ringhio. Ho il cuore che scava nel petto. Mi costringo a sorridere. Il sorriso funziona sempre. Scaccia il dolore. Un grumo rimane conficcato nello stomaco. È un peso che potrebbe ricondurmi nel buio.
Non qua.
Non di nuovo.
Non voglio affogare.
È già capitato.
L'oceano mi ha inghiottito. Sono annegato nel dolore.
-Tu sei fuori- Alya si picchietta la tempia con l'indice. -Non stai nemmeno agli scherzi
-Non dovevi piombargli addosso di sorpresa- esclama una vocina sottile.
Mi giro. Mai mi sarei aspettato che Lovie intervenisse. Tanto meno con questa veemenza. È di solito tanto pacata da far dubitare che sia vera. Adesso sembra tutto tranne che pacata. Ha le guance paonazze e le labbra contratte in una smorfia.
-A nessuno fa piacere essere presi di sorpresa- tiene il mento alto. Sembra una guerriera. È incantevole.
-Che cazzo te ne frega?- Alya si frappone tra di noi.
Lovie trema. Immagino il cuore che le martella nel petto. È spaventata, ma non arretra. Sostiene lo sguardo di Alya. -Me ne frega se dai fastidio a un mio amico
So che lo fa solo per mettersi in contrasto con Alya. La cosa però mi piace. Chissà perché il pensiero che mi sta difendendo, beh, è... confortante.
Nicolas guarda prima l'una, poi l'altra. Ha la bocca spalancata. Il solito stupido.
Alya fa un passo avanti.
Balzo davanti a Lovie. -Nicolas, che ne pensi di portare la tua ragazza da qualche altra parte?
Lovie geme. Le ho fatto male. La cosa, chissà perché, non mi rende felice. Sono uno stronzo, ma è la mia vendetta perché ha preferito Nicolas.
-Credo che sia meglio- Nicolas prende la sua amichetta per il braccio. Lei si fa portare via con un tornado di commenti contornati di parolacce.
-Una vera signora- grido.
-Dovevi proprio mandarli via insieme?- la vocina di Lovie suona esile.
Prendo un profondo respiro e mi volto a fronteggiarla. Questo è il momento per metter...
Lovie ha gli occhi lucidi. Di colpo è una bambina nell'abito di un'adulta. Il rosso la rende pallida. È una bambola di pezza. -Che volevi fare?- cerca di superarmi.
La placco. Inclina indietro la testa. Il suo respiro mi brucia le labbra. -Siamo amici, ricordi- allargo le braccia. Lo faccio per poterla afferrare se dovesse cercare di superarmi. Non voglio che si umili dietro a quell'idiota. Non ne vale la pena.
Un favore per un favore, no?
-Tu mi hai difeso, no?- continuo.
-Non l'ho fatto per te- Lovie sbuffa. La vedo per quello che è. Una bambina. Quasi mi dispiace per lei. Quasi.
-Per chi l'avresti fatto?
-Non è giusto che si comporti così
La risata mi scava la gola. -Cazzo, il mondo non è giusto, non è una fiaba, Nicolas non ti vuole, perché non lo capisci
Lovie sussulta. È una bambola che sta andando a pezzi.
Una parte di me, piccola e graffiante, vorrebbe rincollare i cocci.
-Tu sei cattivo- ha le iridi che luccicano. Sta per piangere? Cazzo, non mi piacciono le donne che piangono. Di solito lo fanno perché vogliono ottenere qualcosa.
-Non piangere
-Non sto per piangere- la voce è già rotta.
-Si vede proprio che non stai per piangere- mi guardo intorno. La spiaggia è deserta ed è immersa nella luce del tramonto. Scommetto che si stanno tutti preparando per la festa di questa sera. -Non so consolare le persone
-Non ho bisogno di essere consolata da te- scivola di lato. Ha le labbra contratte, ciocche scure sugli occhi, la fronte increspata. Il glitter sulle palpebre brilla. E poi la vedo.
Una lacrima le riga la guancia. Voilà, inizia il pianto.
-Piangi per uno scemo, sai?
Lovie s'irrigidisce. -Tu che ne sai?
-Non è il principe azzurro
-Lo saresti tu?- la lacrima è in bilico sul suo zigomo e riflette la luce dorata del tramonto. Mi chiedo come sarebbe raccoglierla sul polpastrello. Renderebbe questa storia ancora più strana.
-No, proprio no, ma almeno ne sono consapevole, non cerco d'ingannare le persone- mi conficco le unghie nei palmi.
-Questo non toglie che tu sia odioso e crudele
Le sue parole bruciano. -Perché ho spezzato i tuoi sogni? Povera Cenerentola, persa nel suo mondo fatato- incrocio le braccia. -Ti annuncio una cosa, la colpa è tua, perché è chiaro che Nicolas non ti voglia
Lovie sussulta. -Sei un bugiardo- fa un passo verso di me, i pugni chiusi. Sembra una belva. -Bugiardo
Non l'ho mai vista così. È fuori di sé. L'abito le si muove intorno, come fiamme.
Di colpo non so cosa fare. Lovie Non mi da tempo di pensare fa una mezza giravolta, i piedi che le affondano nella sabbia e si allontana. Non posso fare altro che vederla allontanarsi. Senza poterla fermare.
C'è qualcosa di diverso in lei. Una sfumatura di rabbia che non avevo mai notato. Devo dire che non mi dispiace. Renderà tutto più divertente.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Come state? Avete passato un buon weekend?
Ho deciso di dare a questa storia un titolo più appropriato che rimandi alla storia di Cenerentola. Che ne dite di Quando Cenerentola incontrò il drago?
Vi piace?
Resto in attesa della vostra opinione. Votate e commentate se la storia vi sta piacendo!
A mercoledì con il nuovo capitolo
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