12. UNA QUASI DICHIARAZIONE IN RIVA AL MARE
Lovie
-Lugh non si può essere offeso- Sarah fa spallucce e continua ad applicarmi l'ombretto.
Siamo nella nostra stanza. Beh, più che di stanza si potrebbe parlare di suite visto che abbiamo una camera da letto a testa e un salotto con un divano ad angolo. Tutto è arredato in tema marino. Dalle pareti azzurro pallide con tanto di gabbiani dipinti al pavimento che sembra sabbioso. Qui non si può dimenticare di essere al mare. Dalla finestra socchiusa entra il profumo di salsedine. Le tende si muovono tanto da sembrare spettri.
-Tu non l'hai visto come l'ho visto io... chiunque fosse quella donna... non lo so, era strano, lo ha sconvolto
Sarah bofonchia qualcosa d'incomprensibile, si tira indietro, aggrotta la fronte. –Aggiungerei un po' di glitter sulle palpebre
-Non so se stasera ho voglia di venire alla festa
Sarah lancia un gridolino e si porta le mani alle guance a imitare l'urlo di Munch. –Ma non puoi tirarti indietro adesso
-La partita è persa
-La partita è in corso- scuote l'indice davanti al mio naso.
-Hai visto come si comporta Alya con Nicolas, sono una coppia- deglutisco. Dirlo fa più male di quanto avrei creduto, ma non posso non pensare a quello che mi ha detto Lugh. Forse ha ragione. –Non c'è posto per le scuse
-Cre...
Colpi alla porta. Ci blocchiamo entrambe.
-Aspetti qualcuno?- mimo con le labbra.
Sarah scuote la testa e fa un passo verso la porta.
-Lovie?
Sussulto. –Nicolas?- chiedo con un filo di voce.
Sarah unisce pollice e indice nel segno di okay.
-Stavo pensando che sarebbe piacevole fare una passeggiata
Il cuore mi salta in gola. –Una passeggiata?
Sarah mi dà un colpo sul braccio e mima qualcosa con le labbra che non capisco.
-Sì, pensavo che sarebbe stato divertente fare una passeggiata- continua Nicolas.
-Ne è felicissima- urla Sarah.
Le do un calcetto sulla caviglia.
-Questa è la tua occasione- mi sussurra.
-Non so se...
-Due minuti ed esce- Sarah mi spinge verso lo specchio, afferra il pettine, mi raccoglie i capelli in uno chignon. –Meravigliosa- mi bacia sulla guancia. –E adesso esci a conquistarlo- mi liscia l'abito rosso scuro. –Buona fortuna e ricorda che hai il mio braccialetto portafortuna, non può andare male
Non ne sono sicura. Ci sono moltissime cose che potrebbero andare male. Mi aggrappo a una ciocca di capelli che attorciglio al dito. Devo affrontare la situazione. Posso farcela.
Sono tanto nervosa che riesco a malapena a biascicare qualche parola. Lascio che sia Nicolas a portare avanti la conversazione. Non che riesca a seguire con precisione il suo discorso. Sono un automa. Scendiamo in spiaggia e costeggiamo gli scogli. L'aria del tramonto e fresca e ci soffia addosso la salsedine.
-Lo sai ogni anno quante specie marine rischiano l'estinzione per l'inquinamento delle barche?- Nicolos si china a raccogliere una conchiglia.
-Ehm, parecchie?- unisco le mani in grembo. Ammetto di essermi sempre interessata più di romanzi che di ambiente.
-E ogni anno le cose vanno peggio- si rigira la conchiglia tra le mani. Mi piace la sensibilità di Nicolas verso l'ecosistema, ma adesso vorrei qualcos'altro. Magari che mi parli di noi due. Siamo in un paesaggio da sogno. Le onde s'infrangono contro gli scogli e producono una dolce melodia. Non sarebbe perfetto per una dichiarazione d'amore? –Il mondo sta andando in pezzi e nessuno fa davvero qualcosa per aggiustare le cose
-Orribile
Nicolas annuisce. –Ti piace?- mi mostra la conchiglia, al centro del suo palmo.
-Molto- il cuore fa le capriole. Me la vuole regale? È un pegno d'amore? Precede una dichiarazione? Non sarebbe romantico?
-Alya l'apprezzerebbe?
Ecco il momento esatto in cui il mio cuore si stacca a metà. Ci vorrebbe una fotografia della mia espressione per poterla attaccare sotto la voce: "Mai illudersi". –Alya?- ho la gola secca. –Non credo che apprezzerebbe una conchiglia, la troverebbe troppo romantica- e poi è da ambientalista portare via una conchiglia dalla spiaggia?
-Sì, Alya odia le cose romantiche- aggrotta la fronte.
-La conosci bene
Capisco dalla sua espressione che ho usato un tono troppo caustico.
-So che Alya non ha un carattere semplice- mormora.
-Non ha im...
-Volete fare un bagno al tramonto?
Il cuore mi si schianta contro le costole. Lugh compare dal nulla per frapporsi tra me e Nicolas. Ha i capelli umidi, come se fosse appena uscito dalla doccia. Gli occhi azzurri brillano. Indossa una maglietta nera e un costume in tinta.
-Perché non mi dispiacerebbe- ride.
-In realtà stiamo facendo una passeggiata- Nicolas si sposta di lato. Lugh gli scivola davanti e m'impedisce di vederlo. Non so se essere arrabbiata o divertita. Ma dove vuole arrivare? È tutto assurdo.
-Mmm, allora passeggio anch'io- balza avanti, mi viene accanto, mi passa un braccio intorno alle spalle. –Su, Cenerentola, ho proprio voglia di fare una camminata
Apro la bocca per protestare, ma la richiudo. Forse Sarah non ha tutti i torti. Magari un po' di gelosia riuscirà a scuotere Nicolas. E se così non fosse, beh, non so cosa fare. Perché questa situazione è assurda.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Non poteva mancare l'arrivo di Lugh!
Grazie a tutti! E ricordate di votare e commentare!
A lunedì!
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