Due anni fa, accompagnai i miei due cugini in piscina. Guardandoli, chiesi a mia madre di iscrivermi. Osservando i ragazzi che scattavano di qua e di là, non credevo fosse così difficile.

Passati due o tre mesi, arrivò il mio primo giorno. Avevo il cuore che si agitava come le onde del mare. Mi si presentò l'istruttore, Antonio, e andò tutto bene... ma, alla fine della lezione, dovevamo imparare a tuffarci.

Avevo molto paura di tuffarmi, ma Antonio mi incoraggiava.

- Facciamo un gioco. Chiudi gli occhi e immagina di saltare.

Non me ne ero accorto, ma ero riuscito a tuffarmi. Era un banale salto di braccia e, uscendo dall'acqua, scossi la testa mandando piccoli schizzi dappertutto. Guardai l'istruttore con un sorrisetto.

- È facile!

- Hai visto? è un lancio in acqua, non puoi affondare. Hai imparato a nuotare, sei già bravo.

Risi sempre più forte ed uscii dalla vasca felice e contento.