"IL MIO MARE"
NARRATIVA GENERALE.
TRAMA:
"Elio è un ragazzo di 19 anni che soffre di depressione e derealizzazione.
Per questo la relazione che ha con le persone è complicata e difficile.
Fa fatica a farsi capire e si sente solo. Ha una relazione con un ragazzo ma sta per rovinare tutto quando incontra Viola, una ragazza conosciuta su instagram. "
🌻
La storia narra quindi di due ragazzi, uno più fragile dell'altro, uno che soffre in silenzio, uno che nuota in un mare di incertezze ma senza salvagente, alla fine i risultati possono essere molteplici ma c'è solo una piccola percentuale di possibilità che possa essere salvato da qualcuno, è difficile intravedere un faro nel mezzo della nebbia quando si è circondato di squali e la voglia di vivere non è poi così alta.
Alla fine si viene divorati, si viene trascinati giù come se si avesse un mattone legato al piede, un mattone pesante che con il tempo le insicurezze sono andate ad aumentarne di peso, le delusioni si accumulano e alla fine si pensa di non essere all'altezza di ciò che si sta vivendo, perché si sa, ad un certo punto della vita è difficile raccogliere tutti i cocci e quel ragazzo di specchi ne ha rotti abbastanza guardandosi dentro essi e non accettando il suo essere.
Il pavimento e così trasparente e tagliente, pezzi di vetro da evitare, da cercare di non calpestare, da raccogliere e ricongiungere insieme, ma è quasi impossibile camminare sui vetri senza essere feriti o ferire.
Ma chi infondo si accetta del tutto, chi infondo pensa di essere all'altezza?
Non tutti però si lasciano appesantire dal peso delle proprie emozioni, non tutti sprofondano, ma per chi non sente la terra sotto i piedi c'è soluzione?
Camminare in bilico tra la paura di essere e la voglia di osare, alla fine cosa prevalica su cosa?
Si sente fuori posto e quando ciò succede nessuno può porre rimedio, eppure c'è chi ci prova, c'è qualcuno che li porge la mano e che nonostante tutto li rimane accanto ma non è sempre così facile, si ha sempre la guardia alta, non ci si fida delle persone perché si crede che esse possano prendersi il gioco di quest'ultimo, oppure nel peggiore dei casi chi sta così male non vuole trascinare affondo anche il prossimo allontanandolo, anche se questo gesto lo ferisce ancora più, ma il loro animo è buono, si sentirebbero ancora peggio se facessero sprofondare altre persone insieme a loro.
Meglio smettere di esistere soli che portando con sé il peso della coscienza altrui.
Derealizzazione, non sentirsi collegato con il proprio corpo, non sentire l'ambiente circostante, non sentire addirittura le proprio emozioni se non solo un senso di destabilizzazione e di barcollo emotivo e fisico.
C'è rimedio o il protagonista, Elio, anneghera nel mare del suo dissenso per sé stesso?
È come se qualcuno continuasse a spingerlo giù nella propria vasca da bagno, ma non c'è nessuno, il vapore acqueo che si forma sullo specchio non è nient'altro che il respiro che riprende a circolare nel corpo, Elio che riprende a respirare, ma sarà così?
O anneghera nella sua vasca di incertezze?
baderlife ora siamo sicuramente tutti più curiosi, come finirà la storia?
Elio camminerà solo sui cocchi della sua esistenza andata in frantumi o qualcuno li porgerà la mano?
Quanti si voi si sentono come Elio con la paura di ammetterlo?
E tu, cara/o autrice/autore, su quali cocchi stai camminando?
Siete pronti a scoprirlo cari lettori?
BUONA FORTUNA AVVENTURIERI! 🦋
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