Il buio inizia a dominare le  strade di Phoenix.

Appoggiata al muro di mattoni,vedo Hazel con un cappuccio tirato sulla testa.

-Hazel.- la chiamo.
-Pronta?- annuisce.

Ci dirigiamo verso casa di Rose.

-È quella.- afferma Haz facendomi cenno con la testa.

-Tipico.- scuoto la testa davanti ad un Citroen interamente rosa.

-Sky.E se ci beccano?- chiede Hazel preoccupata.

Povera,piccola,Hazel.
Mi lascio sfuggire una risatina.
-La vera domanda è se ti beccano.-

-Ma...tu avevi...-la interrompo.
-Ti ricordi il favore che mi devi?- annuisce -È ora Hazel.-

Le faccio cenno di andare.
Inizia a guardardarsi intorno incerta.

-Sky,io non...- mi guarda.

-Hazel.Fallo.Subito.- le ordino.

Si avvicina all'auto e inizia a spargere intorno la benzina.

Prende i fiammiferi e si gira verso di me.
Annuisco come per darle il via.

Le fiamme divampano e avvolgono l'abitacolo.

Inizio a correre seguita da Hazel.

Dopo un po' ci fermiamo con il fiatone. -Sky.Io...- scoppia a piangere.

La guardo storto.Piange.Perchè?

-Calmati.- le dico.
-Non dirò nulla di ciò che hai fatto.- le dico sorridendole.

-Io?Ma...- piange più forte.

-Ssth.Tranquilla.Ma mi devi un'altro favore.- le dico prima di incamminarmi verso casa.

Tiro fuori una sigaretta ed inizio ad aspirare il veleno.

Le converse battono sul parciapiede e la Luna è a malapena visibile.

Hazel.Cara Hazel.
Non sai in che guai ti sei cacciata.

-Skylinne,è arrivata Lucy!- la madre la chiamò.

La bambina corse giù dalle scale.
La sua amica l'aspettava lì sulla soglia di casa.

-Sky.Ciao!- la salutò Lucy.

Aveva le solite due treccine con dei fiocchi alla fine che a Sky davano parecchio fastidio.

Ma non voleva farglielo notare.

La bambina le sorrise e insieme uscirono di casa.

-Che facciamo oggi?- chiese la biondina.
Fece spallucce.
Non sapeva cosa volesse fare.
-Andiamo in centro?- annuì.

Sembrava una buona idea.

Le bambine rimangono a fissare la vetrina del negozio di scarpe.

-Entriamo?- chiese Lucy con una strana luce negli occhi.
Sky alzò gli occhi al cielo e annuì.

-Wow.Guarda!- Lucy indicò qualcosa avanti a lei su un ripiano.

Skylinne si affacciò.
Delle calze bianche con delle applicazioni in pizzo rosa alle estremitá.

A Skylinne davano il voltastomaco ma non lo disse a Lucy.

-Le vuoi?- chiese Skylinne.
-Non ho i soldi.- Lucy abbassò lo sguardo triste.

-Puoi prenderle in prestito se ti va.- le disse Skylinne.

-Vuoi dire...rubare?!- sussurrò l'ultima parola come se fosse proibita.

-No.Ho detto:prendere in prestito.- la corresse la bambina dai capelli corvini.

-Sky.Posso aspettare me le prenderà la mamma.- cercò di convincerla la biondina.

Skylinne scosse la testa.
-Perchè  aspettare?Tanto tua mamma dará comunque i soldi, no?-

Lucy annuì convinta.

Si guardò intorno.
Poi alzò la gonna posizionando il paio di calzini nella parte laterale delle mutandine.

Non l'aveva mai fatto prima.
Il cuore le martellava nel petto.

Skylinne era riuscita a trascinare nell'ombra anche Lucy.

Uscirono dal negozio in fretta.
Corsero fino a Main Centre Park.

-E se le telecamere ci avessero inquadrate?!- Lucy sembrava davvero preoccupata.

-Mh.Lucy saresti davvero nei guai.- scosse la testa Skylinne.

Probabilmente anche lei era spaventata.

-Ma tu mi hai detto di farlo!- strinse i pugnetti lungo i fianchi.

-No Lucy!Tu hai rubato, non io!-
Skylinne si mise a correre fino a casa.

Skylinne si sentiva tranquilla.
Sapeva di non essere stata lei a rubare. E sapeva di saper manipolare chiunque.

Non aveva paura.
Di nulla.Perchè nulla sarebbe riuscito a fermarla.

Non era soltanto una schizofrenica incurabile ma anche una criminale.

Fin da bambina.
Crimini su crimini su crimini.

Nessuno sapeva niente.
Nessuno sospettava della piccola innoqua Skilynne.

D'altronde poteva una dolce, tenera,bambina di undici anni compiere tali misfatti?

Sapeva di avere il controllo della situazione e non se ne preoccupava.

Aveva anche letto un libro.
'Tribunal case'.

Sapeva cosa sarebbe successo in caso l'avessero beccata.

L'avrebbero dichiarata innocente.
Solo perchè schizofrenica.
E perchè incapace di intendere e di volere.

Ma la realtá era ben diversa.

Il suo stato di schizofrenia non era così grave,era leggero.

Ma chi oltre a lei lo poteva sapere?