SCOROSE♡
19 ANNI PRIMA
1st September 2017
Rose's POV
Era il suo primo giorno di scuola.
Era al binario 9 e 3/4.
Stava per partire alla volta di Hogwarts.
Era con la sua famiglia.
Cosa volete di più?
"La mia lettera per Hogwarts, a dir la verità, ma shhh, dettagli, io con la storia non c'entro".
Rose era emozionatissima. Erano giorni che controllava e ricontrollava il suo baule, nella speranza di non aver dimenticato nulla.
Ed erano giorni che controllava anche il baule di Albus: così, non si sa mai.
Erano settimane che leggeva la lista delle cose da portare, nonostante avesse un doppione di quasi tutto, praticamente, eccetto la bacchetta, una 13 pollici flessibile, con il nucleo formato dalla corda di un cuore di drago.
Erano mesi che parlava di Hogwarts a spada tratta, che si faceva film mentali su quello che avrebbe studiato, sulle cose che avrebbe fatto.
Erano anni che aspettava questo momento. E il momento era finalmente arrivato.
Da parecchie ore, infatti, in casa Weasley/Potter c'era un gran trambusto, che non li abbandonò neanche alla stazione di King's Cross.
Da fuori sembrava super eccitata, soprattutto quando attraversò il famoso muro sul quale suo padre e suo zio, a loro tempo, si erano schiantati. Ma questa è un'altra storia.
La realtà era che Rose aveva paura di una cosa sola: la casata dove l'avrebbero smistata.
-"Se non finisci in Grifondoro"- stava dicendo ora suo padre Ron -"ti diserediamo. Ma non voglio metterti pressione."-
-"RON!"-
Ma ormai l'aveva detto. Lo aveva detto, e Rose stava cominciando ad agitarsi, quando vide il papà scambiare uno sguardo d'intesa con lo zio Harry.
Rose seguì le traiettorie dei loro occhi, che ricaddero su tre figure: una donna bruna, di bell'aspetto, un uomo con i capelli color platino, e un ragazzino che poteva avere la stessa età della piccola Weasley.
La famiglia Malfoy.
Rose sapeva chi erano, sapeva tutta la storia.
-"Signore e signori ecco a voi Scorpius Malfoy."- commentò suo padre -"Cerca di batterlo in tutti gli esami, Rosie. Per fortuna hai il cervello di tua madre"- e poi continuò -"Non dargli troppa confidenza. Nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue."-
E Rose lo sconfisse, innumerevoli volte, in innumerevoli esami. Sotto questo aspetto aveva portato a termine alla perfezione il pensiero del padre, che ovviamente scherzava.
Sotto l'altro...No.
Scorpius' POV
La guardò di sottecchi. Era bella, bellissima. Ma non era roba sua.
Quanto diamine si sbagliava...
Allora non poteva avere idea di quella che Rose Weasley sarebbe diventata per lui, non aveva idea di quello che sarebbero diventati loro due insieme.
Scorpius allora ancora non lo sapeva, ma Rose gli avrebbe insegnato un'importante verità:
NOI SIAMO QUELLO CHE SIAMO NELLA MANIERA IN CUI CREDIAMO DI ESSERLO.
Lì per lì sembrava tanto una barzelletta, ma per il ragazzo simboleggiava la sua intera esistenza.
Quando lei glielo avrebbe insegnato, questo credo, per Scorpius si sarebbe aperto un mondo, in cui avrebbe potuto vivere senza paura.
Quella frase stava a significare che per quanto noi possiamo essere la somma di diverse cose (esperienze,emozioni vissute, azioni, parole, giudizi..), l'importante è vedersi per come si è, non per come gli altri percepiscono la nostra persona.
Concetto difficile, Malfoy lo sapeva, ma per lui valeva tanto, sopratutto perché sarebbe stata Rose a inculcarglielo a forza nelle vene, quasi avesse usato la penna della Umbridge.
Quella ragazza, sebbene non lo sapesse ancora,sarebbe stata la sua.
6 ANNI DOPO
1st September 2023
Scorpius' POV
Come ogni anno, Scorpius Malfoy si trovava ad attendere, puntuale come un'orologio svizzero, il famigerato Hogwarts' Express, che lo avrebbe portato verso il suo sesto e penultimo anno di studio, insieme alla sua fidanzata, Rose Weasley, restando appoggiato ad una delle colonne di mattoni rossastre.
Ad un tratto si trovò a sorridere al ricordo della scenetta che ebbe luogo in quello stesso punto, sei anni prima.
La vide per la prima volta, circondata dell'affetto della sua famiglia, splendente di gioia e agitazione, raggiante nella consapevolezza della stima che avevano per lei le persone che osservavano ammirati il gruppetto di teste rosse e occhi verdi.
A quel pensiero, però, Scorpius si ricordó degli sguardi che, invece, venivano rivolti a lui e alla sua, di famiglia, sguardi carichi di tutto il disprezzo di cui l'uomo poteva essere capace.
Erano passati anni, vero, e la situazione dei suoi genitori fu più più volta esaminata e perdonata, dopo la caduta del Signore Oscuro, ma erano sempre dei Malfoy.
A Scorpius,infatti, non piaceva il cognome che portava. Secondo lui, era uno di quelli che le persone usavano per giustificare la loro voglia di incolpare qualcuno.
Fin da piccolo, aveva avuto gli stessi tratti distintivi del padre e del nonno, ovvero un viso scarno,bianco come il latte,candido, un paio di occhi grigi, di quelli che ti congelano con un solo sguardo, e dei capelli di un biondo platino che lui portava sempre spettinati, come se questo piccolo gesto di ribellione servisse a far capire agli estranei che lui non approvava tutti i trascorsi della sua famiglia.
Purtroppo, quando conosceva nuova gente,non serviva presentarsi,dato che i suoi connotati arrivavano sempre prima di lui.
Non poteva dimenticarsi di quando la madre lo portava a Diagon Alley,da bambino,per giocare a palle di neve con gli altri futuri maghetti, quando molti bisbigliavano alla sua vista, quando tanti genitori prendevano per mano i figli e giravano a largo.
Scorpius non voleva essere un Malfoy, nessuno gli aveva mai chiesto di esserlo, non aveva mai firmato nulla,nessun contratto che lo vincolasse per sempre all'idea che gli altri avevano di lui,ovvero di un ragazzo mangiato dai pregiudizi, un ragazzo intriso di male e voglia di procurarlo.
Il giovane Malfoy si trovava, all'alba dei suoi 16 anni, a trovarsi pieno di rimpianti, rimpianti non proporzionali all'età che aveva, e l'unica persona capace di liberarlo da questi pensieri, era una ragazza dai capelli rossi e crespi, con occhi azzurri, una spruzzata di lentiggini sul nasino delicato e un aspetto mingherlino, nonostante fosse capace di metterti KO con un solo sguardo, infiammandosi e diventando rossa come le fiamme del simbolo della casata cui apparteneva. Questa ragazza era Rose Weasley.
Scorpius e Rose si conoscevano da una vita: lui aveva sempre frequentato casa di lei, era il migliore amico del cugino Albus, e passava dalla famiglia Potter/Weasley una gran parte delle vacanze estive. Insomma, era abbastanza abituato a vederla girovagare per casa, a vederla addormentarsi davanti il caminetto con un libro chiuso sul viso, a vederla preparare la tavola durante il pranzo di Natale, a vederla spostarsi i capelli dietro l'orecchio mentre terminava i compiti per casa con largo anticipo, a vederla allenarsi sulla sua scopa da Quidditch e a vedersi battuto ogni volta che erano in squadre avversarie. Qualche volta l'aveva anche vista vestita con abiti fuori dalla sua portata, ma che addosso al suo fisico stavano d'incanto.
Solo una cosa lo sconvolgeva irreparabilmente: quando lui la vedeva, pareva sempre essere la prima volta:una secchiata di acqua gelida, una porta di legno sbattuta sulla faccia, un fulmine in piena estate: Rose gli creava un uragano, dentro, e finalmente il ragazzo capí perché ai tornado si dia nome femminile.
Ormai erano fidanzati da 1 anno e 3 mesi, (Scorpius portava il conto, nonostante cercasse di nascondere questo suo lato affamato di amore), ma quando la vide venirgli incontro, sorridente, alla stazione di King's Cross, non riuscí a trattenersi, e la bació, davanti a tutti, esiliandosi volontariamente dal mondo e da tutto quello che avrebbe potuto pensare di male.
In quel momento sentirla sotto il palmo delle sue mani, poterla toccare, inebriarsi del suo profumo, sembrava essere una delle droghe più potenti del mondo.
Lei era la sua salvezza, la sua ancora, il suo modo per fuggire dalle cattiverie,dolorose come 100 maledizioni Cruciatus, che sparavano sul suo cognome, come se lui non fosse abbastanza umano da provare vergogna per cose di cui, tra l'altro, non aveva neanche fatto.
Lei era la sua scappatoia,la sua via di fuga, come se, in un certo senso,
Rose avesse assunto il ruolo di Peter Pan e lui quello di Wendy.
"Take me to Neverland"...
Sembrava incredibile: Scorpius era famoso per la sua freddezza e insensibilitá apparente, e spesso veniva paragonato ad una lavagna, una di quelle nere come la pece, che per quanto tu possa scriverci sopra, non riuscirai mai a lasciarvi un segno permanente.
Ma Rose ci riuscí, Rose riuscí a segnarlo, a marchiarlo a fuoco lento, a calcarlo con tutta la forza di cui era capace, gli aveva straziato il cuore, aveva buttato giù tutto e vi aveva costruito sopra. Aveva i segni dell'amore cuciti addosso.
Per lui Rose era sempre bellissima, bella più del fiore di cui portava il nome; mentre le circondava il corpicino con le braccia, mentre immergeva le mani nella sua chioma rossa, mentre assaporava le sue labbra, pensó che avrebbe potuto portarla all'altare in quel momento stesso, anche senza l'approvazione dei rispettivi genitori: non gli sarebbe importato.
L'amava troppo, e lei amava lui più di qualsiasi altra cosa:lo sapeva, se n'era accorto dai piccoli gesti che Rose compiva, come mettere giù il libro di Aritmanzia per saltargli addosso, preparargli la Burrobirra fatta in casa nonostante non fosse una cuoca provetta, svegliarsi la mattina presto per guardare l'alba prima delle lezioni a Hogwarts, provare a fargli usare le stelle natalizie dei babbani senza conseguenze troppo gravi, fargli ripetizione non solo di Storia della Magia ma anche dei canali del canone TV, scoppiando a ridere fragorosamente ogni volta.
Avevano fatto tante cose insieme, anche non completamente positive: erano finiti in punizione insieme al primo anno, per uno stupido litigio durante le prime lezioni di volo, quando lui già sapeva di avere davanti un demonio di cacciatrice Grifondoro; erano sopravvissuti agli scherzi di Pix il poltergeist e agli sguardi letali del Mondo Magico.
Erano forti da soli, lo sapevano, ma era insieme che le cose cambiavano.
Tempo prima Scorpius avrebbe dato tutto per un barlume di felicità, ma ora che aveva scoperto la sua Weasley preferita, aveva capito che quando trovi la persona giusta non devi fare rinunce: quella persona ti porgerá il mondo nella sua mano, e tu dovrai solo stringerla.
Spazio autrice
Hi everyone!
Questa è la mia OS per il concorso organizzato da:
RosalineW, tra l'altro la giudice della mia generazione,
LilyEvanss_ e
SonoUnoSnaso_24
Sono,in tutto, 1702 parole, e spero che questa mia prima "opera" (infatti questo libro ne conterrà 6, tutte destinate al concorso) possa piacervi, ma naturalmente accetto critiche costruttive e consigli! ^.^
Il mio personaggio sarà, per le prime tre prove, Scorpius Malfoy, appartenente alla New Generation, su cui adoro fantasticare, in quanto la Rowling ci ha lasciato un ampio margine di immaginazione.
Ringrazio tutti gli unicorni che hanno letto questa OS, e che l'ansia e il disagio siano sempre a vostro favore!
All the love,
//E♡
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