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Capitolo 21 Proteggere

- What's wrong? You're tense-

Proteggere

Boom

Mi svegliai di botto dopo aver sentito un tonfo provenire alla mia destra, spaventata accesi subito la bajour "che cazzo stai facendo?" Chiesi con voce rauca per via del sonno.
Stroppicciai gli occhi con le nocche delle mie mani, quando misi a fuoco la scena davanti a me sbuffai per l'irritazione.
Justin aveva fatto cadere una valigia. Una stupidissima valigia mi aveva svegliata, come poteva un vampiro dalle mille qualità non essere capace di tenere una fottutissima valigia in mano?

È troppo chiedere di dormire almeno fino alle sette?

Privandomi bruscamente dalle lenzuola, mi diressi verso il bagno per iniziare a vestirmi. Dall'irritazione chiuso eccessivamente la porta.
Il Vampiro mi salutò con un sarcastico buongiorno. Io scossi la testa facendo finta di non averlo sentito parlare e Justin non insistette.

Alcune volte so di esagerare, a primo impatto potrei sembrare una ragazza che si da delle arie e che giudica tutti e tutto. Riconosco di avere un pessimo carattere, sono cinica, distaccata e talvolta narcisista ma a mia discolpa posso affermare di non essere mai stata rapita prima d'ora.

Non ho mai avuto molti amici, quelli che tollero posso contarli sul palmo di una mano e avanzerebbero anche molte dita. La mia fiducia non l'ha nessuno, l'unica persona su cui posso realmente fare affidamento sono io.
Per un breve lasso di tempo ho provato ad estendere la mia fiducia a Demetria, la ragazza con cui sono cresciuta. Quando però ho iniziato a sentirmi oppressa dall'ansia e dalla preoccupazione, sono ritornata a essere sola.

Con Ariana e successo tutto troppo velocemente, lei era l'unica ragazza in quella dannata casa, sapeva cosa stavo provando perché erano gli stessi sentimenti che aveva provato anche lei e mi sono ritrovata con l'esserle amica,con lei parlavo perché avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno e lei era sempre lì, pronta ad ascoltarmi e ad aiutarmi.
Anche se all'inizio la trovavo troppo appiccicosa e mielosa.
Sempre con quei suoi vestitini dai colori pastello e i capelli legati o sciolti a mò di bambola.

Era troppo da sopportare per me, tutto sommato le apparenze possono ingannare, non era poi così ingenua come voleva far credere.

Si era rivelata una buona...amica?

"Selena hai fatto?" Domando il Vampiro bussando alla porta del bagno con insistenza.
"Ci stai zitto un minuto? Ho i miei tempi capito? Non sono una dannata vampira che in cinque secondi riesce a fare tutto!" Lo attaccai senza una ragione precisa.

Quando finalmente ebbi finito di lavarmi e di vestirmi aprii la porta non trovando più Justin in camera,forse l'ho fatto innervosire? Non è di certo colpa mia se è così invadente.
Quando capirà che non siamo fatti per stare insieme, io gli darò ragione.

Spostando la mia attenzione sulle valige vidi che erano aperte e quasi tutte vuote.
Aggrottai la fronte e aprii i cassetti, nell'armadio potei vedere tutti i miei vestiti appesi. Aveva sfatto le valige anche per me.

Attesi il ritorno del Vampiro per mezz'ora, quando compresi che non sarebbe ritornato in camera andai su tutte le furie. Mi aveva svegliata alle sei dopo che eravamo arrivati a Buenos Aires a mezzanotte e per cosa?
Contai fino a dieci e mi misi sotto le coperte senza nemmeno rimettermi il piguama, a questo punto me ne fotto.
Chiusi gli occhi pronta a entrare nel mondo dei sogni.

***

"Che hai? Sei tesa" si avvicinò a me poggiando una mano sulla mia spalla.

Posai lo spazzolino al suo posto dopo averlo sciacquato, e portai via il dentifricio dalla mia bocca con l'acqua del rubinetto.
Quando mi asciugai, mi guardai attraverso lo specchio vedendo solo la mia immagine. Nessuna traccia di Justin anche se ora era dietro di me con entrambe le mani sulle mia braccia scoperte.

"Ho un pensiero che continua a tormentarmi " confessai mordendo il mio labbro inferiore
"Parlane con me" disse facendomi girare verso la sua figura permettendomi di vederlo in faccia "Non ha fatto nulla"
"Chi Selena?" Chiese posando le sue mani sulle mie guance, sentendomi a disagio mi allontanai leggermente in modo che le sue mani non mi toccassero più.
"Il Supremo! Insomma, sa che cosa abbiamo in mente, sa che per mano mia lui morirà. Ma allora, perché non ha ancora mosso un dito? Non ha assolutamente alcun senso!" Risposi frustrata e angosciata.
"Ho paura Justin, non si tratta solo di me. Sono partita pur sapendo che tutte le persone a cui tengo si faranno del male e forse sta già succedendo mentre noi stiamo parlando!" Il mio battito cardiaco aumentò così come il mio modo di respirare,divenne più veloce.
"Sel calmati okay? Ci sono Ryan e Bill là giù. Non toccherà nessuno" annuii in risposta tornando piano piano al mio modo di respirare normale.

Venni attrata in un forte abbraccio che mi colse alla sprovvista facendomi rimanere a bocca aperta. "Non arriverà mai a te se prima non arriva a me. Non permetterò che ti sia fatto alcun male" mi sussurrò in un orecchio "lo so" risposi rilassandomi tra le sue braccia ancora per qualche secondo.

JUSTIN'S POV

Chiusi gli occhi per qualche minuto, volevo godermi questo momento.
Era raro che si aprisse con me, e soprattutto era raro che mi lasciasse toccarla per più di un minuto. Dopo il nostro bacio era diventata più fredda del normale. Evitava ogni contatto che non fosse estremamente necessario.
Non era una persona affettuosa, era riservata e con i piedi per terra.

Ma io l'amavo così come era. L'essere cosciente che ciò era vero mi provocava dei brividi lungo tutto il corpo. Odiavo sentirmi così debole quando si trattava di Selena. Come potevo anche solo pensare una frase del genere?

A volte Selena aveva delle crisi di nervi, piangeva senza emettere un solo fiato, non era arrabbiata o triste. Restava semplicemente a fissare un punto fisso mentre le lacrime scendevano lungo le sue guance.
Ero arrivato alla conclusione che questi problemi erano dovuti al non essere in grado di relazionarsi con me.
Da quando non aveva più Ariana, Selena non aveva nessuno con cui sfogarsi o confidarsi e sfogava tutta questa frustrazione con le lacrime.
Non doveva essere per forza così, il lega che sento di avere con lei è molto forte, se lei soffre una parte di me fa lo stesso. Provare ad aiutare lei farebbe bene anche alla mia salute mentale. Alcuni giorni mi sentivo diviso in due, come se dentro di me ci fosse più di una persona. A volte faccio persino fatica a capire se ciò che sto provando è vero o è solo ciò che sta provando Selena.

Quando si staccò dal mio abbraccio premette le labbra insieme per poi uscire dal bagno e chiudere la porta dietro di lei. Sospirai sciacquandomi la faccia svariate volte per sentirmi meglio,il più delle volte funziona come metodo ma in questa occasione non è così.

Uscii dal bagno cercandola nella stanza e quando la vidi dal dietro attraverso il vetro della porta-finestra che dava l'accesso al balcone mi sentii sollevato.
Avrei voluto parlarle e cercare di risolvere i problemi che la affliggevano ma sapevo che aveva bisogno del suo spazio e glielo avrei dato se era questo che voleva.

Mi sedetti sul letto accendendo la televisione per distrarmi un po'. Il mio cervello doveva pensare a qualcosa che non fosse Selena o sarei diventato pazzo.
Ovviamente mi fu impossibile portare la mia concentrazione a qualcosa che non fosse lei.
Ripensai alla nostra conversazione sul Supremo,posso mentire a lei ma non posso mentire a me stesso. So che aveva ragione,a quest'ora ci avrebbe dovuto già aver creato problemi, eppure eccoci qua, sani e salvi.

Presi il telefono dalla tasca posteriore dei miei Jeans e composi il numero di Ryan sperando di avere buone notizie.

X:Justin? Finalmente.

Quella voce non apparteneva a Ryan.

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Hola hola c:

Secondo voi che cosa è successo nell'ultima parte?

Prossima storia ad essere aggiornata: Il ragazzo nell'ombra

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