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Capitolo 20 Orgoglio e Pregiudizio

-You will be safe without me-

Orgoglio e Pregiudizio

"Cameron è andato in Argentina nel Viedma, Ian in Australia nel Cairns, recentemente Ashley è andata da Madison nel Regno Unito, a Londra e invece Lily in Italia, Sicilia" mi informò picchiettando le dita sul tavolo.
"Con noi verranno anche Ariana, Niall e Bill?" Domandai finendo di segnare ogni posizione sulla cartina geografica. "No, loro rimarranno qua a tenere sotto controllo l'operato del Supremo. Abbiamo bisogno di sapere ogni sua mossa" mi informò avvicinando la mia sedia verso la sua.
Le mie sopracciglia si aggrottarono e il mio sguardo si spostò verso il suo volto inscrutabile.
"Cosa stai facendo?" Domandai cercando di allontanarmi dal suo corpo ma ciò mi fu impossibile a causa della sua mano; posizionata pochi centimetri sotto il bordo della mia sedia.
Le sue labbra formarono un leggero ghigno e i suoi occhi divennero più lucidi.
"Hai bisogno del mio sangue?" Domandai nuovamente, aspettando titubante una sua risposta.
"No Selena, l'ultima volta che sei svenuta ho fatto rifornimento del tuo sangue." Mi spiegò facendomi sospirare dal sollievo.
"Voglio parlare di quello che è successo tra noi qualche ora fa." Disse avvicinando lentamente il suo viso al mio. Aprii leggermente le labbra nel tentativo di poter dire qualcosa ma mi fu impossibile e per qualche strana ragione da me non uscii neppure un suono.
"Non c'è assolutamente nulla di cui parlare, ero in preda al estasi del momento. Ciò vuol dire che ti sei approfittato della mia debolezza" dissi ottenendo da parte sua una espressione divertita. Il suo volto si spostava lentamente a destra e a sinistra mentre io premetti il labbro superiore contro quello inferiore.
Il Vampiro provò a dire qualcosa in risposta alla mia affermazione ma fu bloccato quando io portai il mio dito indice verso le sue labbra.
"Non temere, ti perdono" dissi portando la mano destra sul bordo della sedia e quella sinistra sul bordo del tavolo. "Però ora dovrei proprio andare a vedere come si sente Ariana" finii alzandomi dalla sedia per correre verso il piano superiore.
Appena raggiunsi la mia stanza mi assicurai di chiudere la porta dietro le mie spalle.
"Non basterà chiudere la porta per impedirmi di entrare qui dentro Selena" sentendo la sua voce, emisi un breve urlo causato dallo stupore di vederlo. Le mie mani coprirono la mia bocca e per la velocità con cui avevo voltato la faccia verso il Vampiro, la mia frangia poco più lunga del mio naso fini sopra il mio occhio sinistro.
"Come diamine hai fatto? Non mi hai superata durante il tragitto dalla cucina alla mia stanza. Io non capisco" dissi portando le mani tra i capelli nel vano tentativo di sistemarli.
"Dalla finestra" indicò dietro di se.
"Avevi detto che non potevi leggere nella mente delle persone, come hai fatto a capire che sarei venuta qui?" Domandai continuando a fissare la finestra aperta e il movimenti delle tende causato dal vento proveniente dall'esterno. "Infatti non mi è possibile." Ribadì facendomi sollevare le sopracciglia in completo stupore.
Poteva una persona essere così tanto prevedibile?

"Ero passata qui per" rimasi in silenzio per qualche secondo cercando qualcosa che sarebbe potuto rivelarsi utile in una tale situazione, poi i miei occhi individuarono il mio orologio sul comodino.
"Questo" dissi avvicinandomi all'ultimo regalo di mia madre. Sollevando l'oggetto metallico in aria aprii la porta di camera mia.
"Chiudi la porta prima di uscire o qui dentro si gelerà questa notte" dissi prima di uscire definitivamente dalla mia camera da letto.

Percorrendo il corridoio mi assicurai di legare il mio orologio intorno al mio polso e sorrisi amaramente difronte al mio riflesso.
Entrai nella camera di Ariana e avvicinandomi con passo lento al suo letto passai qualche secondo ad osservarla dormire. "Da quando mi hanno portato qui, l'unica che continua a rimetterci sembri essere te" bisbigliai serrando la mascella per studiare ogni singolo graffio che risaltava sul volto della rossa.
Passai diverse ore al suo capezzale fino a che non mi addormentai sulla sedia posizionata al bordo del suo letto.
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Delle leggere carezze sul volto mi costrinsero a svegliarmi e il viso di Justin mi fece grugnire in disapprovazione. "Che cosa vuoi?" borbottai alzando una mano per fargli segno di lasciarmi in pace.
Lui non si allontanò di un millimetro e prima che potessi rendermene conto mi ritrovai tra le sue braccia.
"Dobbiamo fare le tue valige, partiamo adesso" mi informò una volta entrati in camera mia.
"Come partiamo oggi? Non ci eravamo messi d'accordo per partire" dissi strofinandomi gli occhi con le nocche delle mie mani.
"Ho già iniziato a farle, vi ho messo dentro un po' di tutto. Ho solo bisogno di sapere se necessiti altro" mi disse indicandomi due valige ancora aperte ai piedi del mio letto.
Sbadigliando mi inginocchiai per controllare il contenuto delle due valigie e osservando che tutto quello di cui avrei potuto avere bisogno si trovava in quella valigia, rimasi stupita. "Avresti potuto lasciarmi dormire. Te la sei cavata brillantemente" commentai ritornando in piedi "ad eccezione di una cosa" aggiunse dirigendomi verso il bagno.
Aprii vari sportelli recuperando un pacco di assorbenti e una manciata di elastici per capelli. D'altronde chiedere a un Vampiro di provvedere ad ogni bisogno umano era decisamente troppo.
Ritornando in camera gettai le ultime cose nella valigia prima di scegliere un paio di pantaloni comodi e un maglione. Aggrottando le sopracciglia mi voltai per osservare il resto della stanza e la trovai vuota. Il Vampiro mi aveva lasciato un po' di tempo per prepararmi. Almeno una cosa la stava facendo giusta.
Schiarendomi la gola mi diressi nuovamente verso il bagno per lavarmi. Mi sfilai in tutta fretta il pigiama per indossare i vestiti scelti poco prima e aprendo la porta per entrare nella mia camera da letto mi ritrovai difronte il Vampiro intento ad usare il telefono. Non lo avevo mai visto prima di allora con un dispositivo elettronico e in qualche modo ne rimasi sorpresa. Poi quando mi avvicinai meglio al suo corpo mi resi conto che quello che teneva stretto nelle mani era il mio telefono.
"Da dove lo hai preso?" infastidita, dal fatto che era riuscito a prendermelo senza che io potessi rendermene conto, avvicinai la mia mano destra al dispositivo per poterlo riprendere ma, ovviamente, lui fu più veloce di me e mi impedì di riappropriarmi di ciò che mi apparteneva.
"Lo terrò io" disse ignorando la domanda che gli era stata posta solo qualche minuto prima.
"Hai tentato di scappare più di una volta e preferisco rispondere io ai messaggi che ti vengono inviati. Fatta eccezione per quelli di tua madre, ovviamente"
"Non proverò più a scappare, se tornassi a casa farebbero del male alla mia famiglia. Per quanto mi infastidisca, so che al tuo fianco sono più al sicuro" risposi aggrottando le sopracciglia, in segno di ostilità.
"Comunque adesso la mia unica preoccupazione è quella di uccidere il Supremo, di certo non potrei riuscirci se scappassi" dissi in fine incrociando le braccia al petto in attesa di una sua risposta.
"Per il momento non lo riavrai. Ora possiamo partite" mi informò una volta ispezionati i miei vestiti.
Alzando gli occhi al cielo, osservai il Vampiro mentre prendeva l'ultima valigia e la trascinava fino alla macchina. Il più velocemente possibile mi infilai le scarpe e appena aprii la portiera della macchina sentii due braccia circondare la mia vita il più forte possibile.
Sgranando gli occhi, rimasi immobile per qualche secondo prima di fissare gli occhi del Vampiro.
"Volevi andartene senza salutarmi?" Domandò Ariana una volta sciolto l'abbraccio. Ancora un po' turbata per quello che era appena successo mi voltai per poterle vedere il viso ancora offeso da alcune lesioni minori.
"Volevo lasciarti riposare" le risposi accennando ad un sorriso. Lei alzò un sopracciglio prima di ridacchiare "sono più resistente di quanto credi Sel, mi riprendo piuttosto in fretta" contrabbattè prima di essere affiancata da Niall. Il biondo portò il suo braccio lungo le spalle della ragazza per avvicinarla al suo corpo.
"Tornate presto" disse la rossa stringendo tra le sue mani la mia. Io rimasi a fissare quel gesto per qualche secondo prima di stringerla in un ultimo abbraccio.
Prima che potessimo dire altro, Justin mi invitò a occupare il sedile del passeggero, così chiudendo lo sportello della macchina osservai le sagome dei miei nuovi amici farsi sempre più piccole.
"Senza di me starete al sicuro" bisbigliai prima di rivolgere il mio sguardo verso il parabrezza.
"Direzione Viedma?" Domandai prima di ricevere un si mimato con i movimenti del volto.
"Staremo bene, non temere" disse il Vampiro distogliendo momentaneamente lo sguardo dalla strada per rivolgermi uno sguardo rassicurante.
"Partiremo da Miami con l'aereo che atterrerà a Buenos Aires. Da li arriveremo in Viedma in treno. Domani saremo arrivati, ho prenotato una camera in un albergo di Buenos Aires, così potrai riposarti" mi informò facendomi sospirare.
"Quindi ci aspettano dodici ore di macchina?" Domandai portando le mani alla fronte in un disperato tentativo di prepararmi per il resto del viaggio.
"Dodici ore, se tutto andrà bene" aggiunse facendomi perdere ogni speranza.
"Prevedendo una reazione del genere, ti ho preso un libro, lo trovi nei sedili posteriori" mi informò facendomi automaticamente voltare il viso verso i posti vuoti dietro di noi.
Bisbigliando un grazie mi voltai per raggiungere il libro.
"Orgoglio e Pregiudizio?" Domandai osservando l'immagine della copertina.
"È uno dei libri preferiti di Ariana, ho pensato che essendo amiche potevate avere gli stessi interessi" mi informò stringendo la presa del volante attorno alle sue dita. Scuotendo leggermente la testa, iniziai a sfogliarlo.
" Non sono mai stata attratta dai libri, la sera preferisco vedermi una serie tv piuttosto che leggere. Quindi non saprei quali sono i miei interessi nel campo della lettura" confessai continuando ad ispezionare il libro che tenevo tratto tra le mia mani.
"Quindi ti ho preso l'unica cosa che non è in grado di rilassarti?" Mi domandò facendomi immediatamente scuotere la testa.
"Sarà l'opportunità perfetta per iniziare" risposi facendolo annuire.

"È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie."
Iniziai con il leggere le prime due righe del primo capitolo e già capii che non era esattamente il mio genere letterario prediletto. Ad ogni modo continuai a leggere parola dopo parola.
Justin aveva provato a compiacermi cercando qualcosa con cui potessi passare il tempo del tragitto che ci divideva da Miami, e per questo le ero grata.
Forse il viaggio che avremmo intrapreso ci avrebbe avvicinati. Forse gli avrei permesso di avvicinarsi.

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Hey ragazze! Spero stiate trascorrendo delle piacevoli vacanze natalizie.
Volevo farvi notare che ho cambiato alcuni personaggi del 'libro'. Nel capitolo intitolato "Proprietà del Vampiro" troverete ogni personaggio con la rispettiva gif. Fatemi sapere cosa ne pensate del cast. Come sempre la vostra opinione è molto importante per me.

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