3.
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POR FIN TE ENCONTRE'
CALI Y EL DANDEE – SEBASTIAN YATRA
'Y me dijeron que te vieron sola
Por qué estás sola
Suelta el pasado y déjame ser
el que te enamora
Y me dijeron que te vieron sola
Por qué tan sola
Si tú a mi lado vas a tener
al que más te adora'
<<Oh ma guarda queste ragazzine! Non solo hanno la fortuna di essere qui grazie ad una borsa di studio, si comportano anche male!>> dice una ragazza. Bionda, vestita di rosa e molto appariscente.
<<Scusa parli con me?>> la guardo dalla testa ai piedi. Effettivamente si, ho Barbie davanti.
<<Si cara, la prossima volta non comportarti male, il preside non può sempre convocarvi. E si, okay, è sicuramente un bel uomo, ma non credo possa mai interessarsi ad una ragazzina con la borsa di studio>> dice con una voce che mi risulta stridula e fastidiosa
<<Mi dispiace dirtelo ma non so di cosa tu stia parlando e non voglio stare qui a perdere del tempo con te.>> rispondo acidamente e continuo a guardarmi intorno cercando un volto simpatico a cui rivolgere la parola per trovare l'aula della lezione
<<Ehi Madison>> finalmente una persona che conosco. L'unica in realtà.
<<Vanessa>> mi sorride.
Madison mi sembra davvero una brava ragazza è da pochi giorni che la conosco ma mi è simpatica. Mentre parlavamo del più e del meno, prima che le potessi chiedere dell'aula, sentiamo delle urla.
<<Non azzardarti mai più perché la prossima volta ti mando in ospedale!>>
<<Ma chi è questo che urla?>> chiedo a Madison che è qui già da qualche mese e quindi conosce sicuramente più persone di me. Si era creata una folla davanti alla scena e quindi l'unica cosa che potevamo fare noi lì dietro era sentire.
<<E' Peter, è uno dei ragazzi più idolatrati, ha una famiglia molto potente economicamente e ha un trattamento "speciale" come d'altronde tutti quelli come lui. E' come un leader, tutti sono suoi amici o almeno cercano di esserlo, ha un sacco di ragazze ai suoi piedi e i ragazzi con le borse di studio hanno paura di lui.>>
<<Hanno paura?>>
Madison si limita ad annuire ed io continuo ad avere un punto interrogativo disegnato in faccia.
<<Credo sia il prezzo da pagare.. è comunque il college più importante d'America, bisogna davvero essere estremamente ricchi per poter pagare la retta ai propri figli. Non sempre avere soldi significa saper dare una buona educazione. D'altro canto per me è un onore ma come hai appena visto, o riesci a farti i fatti tuoi o non siamo ben accetti..>>
Mi sento così confusa..
<<Non capisco perché...>>
<<Beh all'inizio neanche io capivo ma poi ti abitui, a volte è anche questione di invidia, noi siamo in semplici stanze condivise con persone a caso, noi non abbiamo nessuno che possa davvero essere influente e toglierci dai guai...>> sospira <<Non tutti sono pronti ad accettarlo anche se a me basta pensare alle opportunità che avrò dopo questo college>> sorride alla fine ma mi sembra comunque esagerata quella situazione appena creatasi dinanzi a noi.
<<Quindi probabilmente non c'è un motivo valido per il quale stava discutendo con quel ragazzo?>>
<<Probabilmente sarà una di quelle persone che prova ad affrontarlo. Mi hanno detto che si arrabbia molto quando lo fanno.>>
<<Non ho parole.>>
<<Già..>> ritorna a sorridermi quasi per incoraggiarmi e io passo a chiederle dell'aula della lezione.
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