XXI-Fermo
Pov you
Interruppi per un momento il ragazzo.
<aspetta! Qualsiasi cosa tu abbia da dirmi... Dopo devo confidarti qualcosa anche io... >
Dette quelle parole il suo sguardo si fece leggermente cupo, ma continuò a parlare.
<In questi giorni, durante il mese... Ho fatto delle scelte, che hanno comportato a dei problemi e anche sofferenze... >
Intanto arrivarono i nostri piatti con le ordinazioni.
<però, come ti ho detto la sera scorsa, non riesco più a stare senza te, mi manchi, mi manchi da morire >
L'atmosfera si era alleggerita, non vedevo né sentivo nessuno intorno, percepivo solo il ragazzo davanti a me.
Sorrisi spontaneamente a quelle parole e i miei occhi si illuminarono.
<T/N, ti amo ancora>finí lui sorridendomi e alzandosi dalla sedia per poi raggiungermi e chinarsi, arrivando al mio livello.
Lo fissai con dei rossori sulle guance, era bellissimo.
<io ti volevo parlare proprio di questo>ridacchiai lasciandolo confuso, giusto per smorzare la timidezza.
<ho lasciato TaeTae perché provo ancora qualcosa per te, anzi, non ho mai smesso di amarti, Jimin>
A quelle parole lo vidi irrigidirsi.
<come.... In che senso "mai" >ripeté lui lasciandomi quasi perplessa.
<... Vuol dire quello che vuol dire... Io ho... Mantenuto la mia promessa>confessai abbassando lo sguardo verso il suolo.
<non dire bugie>uscì lui lasciandomi spiazzata.
<tu mi hai rimpiazzato tempo fa>continuò facendomi serrare gli occhi.
<No! Cosa dici!! Sei tu che ti sei messo insieme a Yami! >urlai, riviltando l'attenzione di tutte le persone nel locale, su di noi.
<abbassa la voce>mi disse provocandomi un grande fastidio.
<e comunque non provare a mentirmi>
Il tono serio che utilizzava mi faceva venire i brividi, non ci capivo più nulla.
<ma cosa dici?!>ripetei ancora< Ti sei impazzito?!! Mi hai proprio stufata! >presi la mia borsetta dallo schienale della sedia, poggiai le mani sul tavolo e lo guardai negli occhi.
<ma cosa ti salta in mente, Jimin?! >esclamai, una lacrima rigò la mia guancia, per poi convincermi ad andare via da quel locale, lasciandolo solo, in balia della sorte.
Volevo solo restare tranquilla ed elaborare le sue parole.
Credeva davvero che io lo avessi tradito?
Tanti pensieri continuavano a uscire ed entrare nella mia mente, non ci capivo più nulla e sentivo di stare per svenire.
Quella che doveva essere una serata tranquilla, era diventata un modo per litigare più a fondo.
Mi guardai leggermente intorno per capire dove mi trovassi, evidentemente mi ero persa.
Accesi il telefono e controllai lo schermo, notando che Jimin mi aveva mandato dei messaggi.
Mi stava seguendo.
Iniziai a cercare un luogo o una piccola via dove non potesse vedermi.
La strada in quella zona era molto scoscesa e non vi era nessuno.
Tentai di guardarmi attorno, prima di essere presa per il polso senza vedere il ragazzo in volto.
<Jimin... Sei tu? >domandai insicura, ma allo stesso tempo quasi arrabbiata.
Sentii la mia schiena sbattere contro una parete di una casa.
<Jimi->mi fermai ossrrvando e notando che il ragazzo non era il biondo che in quel momento odiavo.
Cercai di spostarmi leggermente per andare via.
Si leggeva la mia paura negli occhi, mi tremavano le mani e respiravo male.
<zitta dai>disse con voce bassa e roca.
Tentai di liberarmi, ma sentii le sue labbra posarsi sul mio collo e iniziare a muoversi, lasciando baci delicati.
<lasciami! >dissi fermamente appena capii il suo scopo.
<oh no! >riprese ciò che stava facendo, così decisi di urlare.
<AIUTO!! VI PREGO! >la voce si fermava in gola, ancora di più quando la sua mano premette di scatto contro la mia cuancia, lasciandomi un segno delle sue cinque dita.
<zitta ho detto>sussurrò accarezzandomi.
Appena sentii le sue mani alzarsi dai miei fianchi fino al mio petto, continuai a dimenarmi<VI PREGO!! AIUT->
<Basta! >urlò sferrandomi un pugno nello stomaco.
Sentii gli occhi inumidirsi, le sue mani tentare di sorpassare il tessuto dei miei vestiti.
Chiusi gli occhi, sperando che qualcuno arrivasse, le gambe mi tremavano, le lacrime solcavano veloci le guance e non avevo più la forza di urlare.
Non riuscivo a respingere il ragazzo, che mi aveva quasi spogliata.
<t-ti prego>gli sussurrai.
Ma lui non mi ascoltò e continuò.
Passarono minuti, quando finalmente decise di lasciarmi in pace, corse via facendomi cadere a terra, e piangere su me stessa.
Una macchina familiare arrivò, fermandosi a pochi centimetri da me e frenando di colpo.
Jimin uscì dal veicolo, correndo subito in mio aiuto.
<T/N!! T-TI PREGO RISPONDIMI! STAI BENE? >era veramente preoccupato,ma immagini orribili continuavano a mostrarsi nella mia mente, immagini di quel ragazzo che mi faceva del male.
Non riuscivo a parlare, così mi limitai ad osservarlo mentre mi prendeva in braccio.
Lo vidi poggiare il capo sul finestrino dell'auto.
<scusa, scusami dovevo arrivare prima>e una lacrima dal suo occhio cadde sulla mia guancia, prima che cadessi in un sonno profondo.
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Heyy come va?
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SE NON AGGIORNO DA TANTO... Ma è l'ultimo periodo di scuola e, veramente non ho un attimo di tregua...
SPERO DI RIUSCIRE A PUBBLICARE UN'ALTRO CAPITOLO OGGI.... idk... DIPENDE.... ci proverò...
Detto ciò... BYEE!!!
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