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17- I didn't want to kill you

3800 N May Eve, Oklahoma City.

3800 N May Eve, Oklahoma City.

3800 N May Eve, Oklahoma City.

3800 N May Eve, Oklahoma City.

3800 N May Eve, Oklahoma City.

"Puoi chiudere la bocca per trenta secondi e smettere di ripetere l'indirizzo?" Mi urla Harry dopo almeno la ventesima volta che mi ripetevo l'indirizzo detto poco fa da Nick.
Chiudo la bocca sentendomi lo sguardo di Harry bruciare sulla pelle per poi abbassare lo sguardo continuandolo a ripeterlo nella mia testa.
"Sono stato scortese?" Chiede poi Harry preoccupato per le sue urla ed io scuoto la testa non dicendogli niente.
"Non mi rispondi perché stai continuando a ripeterlo nella tua testa vero?" Chiede esasperato ed io inclino i lati delle mie labbra in un piccolo sorriso colpevole mentre Rapunzel alza gli occhi al cielo.

"Dory faceva così per tenere a mente l'indirizzo" Dico e per qualche stante Harry mi guarda non sapendo cosa dire oppure contenendosi dal dire qualcosa di offensivo per poi inspirare e fingere che io non abbia detto niente voltandosi verso Nick.

"Come fai a sapere che questo è l'indirizzo giusto?" Chiede poi Harry e il moro alza le spalle controllando il biglietto che gli ha dato la sua vicina.

"La vecchia ha detto che c'è un solo orfanotrofio ancora attivo qui in questa città, deve per forza essere questo, ma parliamo di qualcosa di più interessante, stavate per riprodurvi sul mio tappeto?" Chiede Nick alzando ed abbassando le sopracciglia più volte ed io essendo dietro ad Harry in silenzio annuisco vigorosamente al moro.

"Rossa, ti conviene non star annuendo alle mie spalle" Mi avvisa Harry senza neanche guardare ed io spalanco gli occhi, come diamine ha fatto a vedermi? Cosa nasconde sotto quei ricci?
"No non stavamo facendo niente di tutto quello che le vostre menti perverse potevano immaginare" Dice Rapunzel e Nick sbuffa, già amico, già.

"Dunque?" Chiede poi Rapunzel voltandosi verso di me con il biglietto tra le mani ed io mi mordo il labbro alzando le spalle.
"Dunque andiamo, credo" Dico non troppo decisa e il riccio annuisce prendendo le sue cose in camera lasciandomi sola, continuo ad osservarlo mentre estrae in cellulare dalla sua tasca prima di chiudersi la porta alle sue spalle.
Guardo poi Nick il quale si accerta che Harry sia lontano per poi avvicinarsi a me.

"Ragazza, eravate soli, uno sopra l'altro, in una casa vuota, perché diamine di motivo tu non eri senza maglietta?" Chiede ed io lo guardo male per poi incrociare le braccia al petto.
"Non piaccio ad Harry e lo sai bene" Rispondo e Nick alza gli occhi al cielo.
"I ragazzi dicono sempre queste cose, fanno i preziosi, ma basta che una ragazza si tolga la maglietta e puf, scatta la scintilla, fidati, provaci, non puoi sprecare occasioni con lui, perché non appena tornerete a casa quel riccio se ne andrà da te, farà finta che tu non esista" Dice ed io corruccio lo sguardo ascoltando le sue parole.

"Harry non è così" Dico e Nick alza un sopracciglio.

"Dolcezza, piccola notifica per te, tu non lo conosci affatto, da quanto vi conoscete, tre giorni? Sei? Non sai niente di lui" Dice convinto ed io mi mordo il labbro abbassando lo sguardo.

"Neanche tu lo conosci" Dico ribattendo e Nick si mette le mani sui fianchi alzando le sopracciglia ed assumendo una posa da ragazza con i tacchi a spillo e trucco perfetto pronta a sbattermi in faccia ogni verità.
"Ti dice niente Hardin Scott? Cameron Dallas? Justin Bieber? Darcy?" Chiede ed io lo guardo confusa, cosa centra ora?

"Dolcezza, ho molte ore libere e leggo molte fan fiction" Dice ed io alzo gli occhi al cielo pronta per ribattere ma la voce di Rapunzel ci interrompe.
"Oh, anche te soffri di quel problema lì?" Chiede Harry e Nick lo guarda male mentre il riccio mi passa il mio zaino gentilmente prima di guardarmi sorridendo.

"Andiamo?" Chiede ed io annuisco guardando poi Nick il quale guarda Harry in modo strano.
"Sì, andiamo" 



"Rossa, per tutto il viaggio non hai fatto altro che parlare, cantare, twerkare e urlare quando non chiedevo altro che un po' di silenzio, ed ora sei più silenziosa di un muto, che ti succede?" Chiede Rapunzel mentre continua a guidare per le strade poco affollate di Oklahoma City, smetto di guardare la strada e quello che ci circonda per voltarmi verso Harry e mordermi leggermente il labbro.
"I miei genitori non mi hanno più chiamato, neanche un messaggio, non è strano?" Chiedo io guardando ancora il cellulare e lui abbassa lo sguardo sul telefono per qualche istante per poi alzare le spalle.

"Non credo sia strano, magari si fidano di te" Dice con tranquillità ed io alzo un sopracciglio.

"Fidarsi di me? No, mia madre mi chiama qualcosa come sei volta al giorno quando sono via con Jessica e mi manda minimo tre messaggi al giorno se non riesce a vedermi per colpa del lavoro, questo è troppo strano" Dico e il riccio alza le spalle.

"Forse si sono arresi al fatto che tanto tu saresti andata comunque a scoprire la verità, no?" Chiede ed io storco il naso.
"Forse, ma resta comunque tutto troppo strano" Ripeto e Harry rimane in silenzio per qualche istante per poi puntare il suo sguardo dritto davanti a noi e sorridere leggermente.

"Eccolo qui" Dice Rapunzel ed io guardo davanti a noi notando una casa dalle pareti chiare, una casa a quattro piani con un tetto scuro ed un piccolo e curato giardino sia davanti che dietro, osservo le serrande delle finestre di colore verde scuro e la porta d'ingresso dello stesso colore con scritto sopra; Casa Di Dio.
"Sembra accogliente come posto" Commenta Harry parcheggiando sul davanti ed io rimango immobile a guardare l'edificio senza sapere cosa dire o cosa fare.

"Alcune finestre sono spalancate, vuol dire che qualcuno c'è" Commenta ancora Harry ed io continuo a rimanere in silenzio, lì ci sono tutte le verità che mi sono sempre state nascoste, tutti i miei dubbi, lì dentro ci sono le mie risposte.
Risposte che non sono sicura di dover sentire.

"Hey" Mentre sento il mio respiro diventare corto una mano si appoggia sulla mia coscia dolcemente distraendomi e facendomi abbassare lo sguardo puntando l'attenzione su una mano grande quasi quanto la mia coscia, di un colore leggermente più scuro del mio e con dei piccoli tatuaggi sulle dita.

"Stai bene?" Chiede Harry ed io alzo la testa incontrando i suoi occhi verdi smeraldo mentre mi guardano preoccupati per la mia espressione persa e spaventata.
Inspiro profondamente senza rispondere guardandomi attorno sentendo tutto troppo addosso a me, tutto troppo vicino.

"Rebecca" Mi richiama Harry ma io lo ignoro ancora una volta stringendo nelle mani il cellulare e continuando a guardare fuori dal finestrino, senza guardare la casa ma guardando qualunque altra cosa, sono lontana da casa, una casa che in realtà non è mai stata mia, ed a pochi metri da me c'è tutto quello che nessuno ha mai voluto dirmi.

E se ci fosse un perché?

E se i miei genitori non avessero voluto dirmelo per un motivo?

Osservo la strada finché all'improvviso la macchina si accende e parte allontanandosi dalla casa e dal suo vialetto accogliente, confusa mi volto verso Harry il quale con le mani strette sul volante sta svoltando in un'altra via allontanandosi dall'orfanotrofio.

"C-cosa fai?" Chiedo non capendo e il riccio si volta per qualche istante verso di me prima di inclinare le labbra in un piccolo sorriso.
"Hai bisogno di una boccata d'aria rossa" Dice ed io lo guardo ancora confusa ma decido di non fare domande e lasciarlo guidare in pace mentre osservo alle nostre spalle l'orfanotrofio allontanarsi.


Lentamente Harry comincia a frenare ed io osservo davanti a noi l'enorme cupola di vetro illuminata dai raggi del sole pomeridiani, attorno ad essa ci sono alcune persone in fila, famiglie ed alcune coppie sorridenti davanti ad una biglietteria.
"Dove siamo?" Chiedo non capendo, mi volto verso Harry il quale si sta legando i capelli ricci con una bandana per poterseli togliere dalla fronte.
"Siamo al Myriad Botanical Garden, legati i capelli, è umido" Dice poi con tranquillità prima di scendere dalla macchina e chiudersi la portiera alle spalle lasciandomi seduta sul mio sedile in silenzio.

Perché mai mi dovrei legare i capelli?
No, Rebecca pervertita, non ora, rimani dentro e stai calma, non intendeva per quel motivo.

Scendo dalla macchina affiancandomi a Rapunzel il quale con un piccolo sorrisetto mi stava aspettando nel parcheggio davanti alla sua macchina, lo guardo non troppo convinta mentre lui si sistema la sua bandana blu e rossa trai folti capelli ricci.

Sarò sincera ho visto molti ragazzi con strani codini in testa che invece di assomigliare a modelli tirarti sembravano più scopettini del bagno e ragazzi con bandane che cercavano di sembrare dei batteristi falliti, ma Harry non è niente di tutto ciò.
Non è solo bello, è quasi indescrivibile.

"Perché siamo qui Harry?" Chiedo non capendo e lui mi indica la cupola.

"Quando le cose si fanno troppo pesanti da gestire bisogna sempre prendere una boccata d'aria e rinfrescarsi, e credo che un giardino botanico faccia per noi" Dice cominciando a camminare verso l'ingresso con passo deciso lasciandomi indietro per poi voltarsi e sorridermi.

"Intendi stare lì immobile o seguirmi? Non vorrai mica perderti questo posto da sogno insieme a me?

E chi se la perde un'occasione del genere.


Giusto per farvi un'idea di quanto sia bello questo posto

"Okay, scusa, scusa, scusa, scusa" Dice Harry porgendomi il terzo bicchiere d'acqua e continuandomi a guardare preoccupatissimo mentre io lo guardo male rimanendo seduta sulla panchina sulla quale il dottore mi ha fatto sedere dopo avermi passato l'inalatore.

"Non ricordavo che fossi allergica al polline degli ulivi, e non pensavo ce ne fossero, giuro, oh mio dio, sembri fatta con gli occhi così rossi e lucidi, stavo per ucciderti, sono una persona orribile oddio" Continua Harry passandosi una mano trai capelli e cominciando a camminare avanti ed indietro leggermente in panico.
Il dottore del parco si siede accanto a me per riprendersi l'inalatore che ho dovuto usare per il mio asma allergico che mi era preso dopo essere entrata in quella cupola piena di alberi d'ulivo in fiore.

"Ha queste crisi spesso?" Chiede Richard, ovvero il dottore, guardando Rapunzel il quale sta spingendo una bambina lontana dalla macchinetta dell'acqua per poter prendere un'altro bicchiere per me.
"Almeno due al giorno, ma sta migliorando" Dico con ancora il fiato corto guardando il riccio mentre viene colpito in faccia da una mini scarpetta rosa lanciata da una bambina con un vestito azzurro, non ha apprezzato il fatto di essere stata superata da Harry.

"Okay, ti ho preso altra, acqua, te ne serve altra? Hai freddo? Vuoi da mangiare? Aspetta sei allergica anche all'acqua?" Chiede poi in panico il riccio ed il dottore ridacchia leggermente prima di alzarsi e appoggiarmi una mano sulla spalla.

"Signorina, stia lontana dal parco, e beh tenga lontano il suo amico dai bambini, potrebbero fargli del male" Dice Richard ed io annuisco salutandolo per poi guardare Harry con gli occhi ancora rossi e lucidi.

"Ti ho quasi ucciso" Dice Harry ed io alzo gli occhi al cielo sorridendo.

"Non è stata colpa tua, non lo sapevi, tranquillo, e smettila di portarmi acqua, non ho sete" Dico e il riccio si morde il labbro prima di sedersi accanto a me e giocare con i suoi anelli senza guardarmi in faccia, effettivamente non devo essere troppo bella in questo momento, ho gli occhi gonfi per il polline, le labbra arrossate e sicuramente la mia voce asmatica e bassa non è l massimo.

"Io volevo solo portarti in un bel posto per farti dimenticare la pressione che avevi provato davanti all'orfanotrofio, non ucciderti, certo a volte sei un po' fastidiosa ma non volevo davvero tentare di ucciderti con degli ulivi" Dice ed io sorrido per qualche istante prima di appoggiare la mano sulla sua coscia dolcemente facendolo tacere, osservo mentre i suoi occhi si puntano su di me confusi per poi abbassarsi sulla sua coscia.

"Pensi che appoggiando la tua mano sulla mia coscia tutto si risolverà? Ed io mi calmerò?" Chiede ed io annuisco tranquilla.

"Okay, forse hai ragione" Dice ed io sorrido per poi schiarirmi la voce.

"Harry è stata una cosa carina da parte tua" Dico a bassa voce e gli occhi verdi di Harry si puntano su di me confusi.

"Cosa? Cercare di ucciderti?" Chiede ed io scuoto la testa sorridendo.
"Portarmi in un posto così bello per farmi sentire meglio nessuno lo aveva mai fatto per me, e nonostante" pausa respiro corto "Abbia rischiato di morire, ti ringrazio" Pausa respiro "è stata una cosa davvero dolce" Respiro finale.
Ragazzi con l'asma, so che potete capirmi.

"Rossa, è quello che fanno gli amici, aiutarsi, non dovresti stupirti" Dice sorridendo ed io annuisco.

"Allora grazie per avermi aiutato e poi cercato di uccidermi, è stato dolce" Dico scherzando e lui annuisce sorridendo divertito per poi voltarsi verso la cupola in vetro illuminata dai raggi del sole tendente al tramonto, mi volto anche io per poter osservare la foresta nascosta al suo interno, l'ho potuta visitare per soli dieci minuti prima che i miei polmoni decidessero di collassare facendomi venire un attacco d'asma.

"Mi dispiace di averti fatto fare tutti questi chilometri per niente Harry, è che mi fa paura poter scoprire la verità, e se non fosse bella? E se scoprissi qualcosa di brutto? E se mi facesse male?" Chiedo guardando il riccio il quale osserva la mia mano ancora appoggiata sulla sua coscia per poi afferrarla e portarla sulla mia coscia insieme alla sua.

"Hai messo due mani sulla mia coscia per aumentare l'effetto calmante?" Chiedo ed il riccio sorride leggermente.

"Sta funzionando?" Chiede ed io annuisco sorridendo divertita per la sua stupidità.

"Non sono mai uscita da Malibù, non mi piace fare cose nuove, sono sempre rimasta in camera a leggere storie d'amore in cui tutto andava sempre bene in cui la protagonista non aveva mai da affrontare una realtà difficile, era tutto perfetto, e la mia vita non è perfetta ma non è neanche così brutta ed ho paura di scoprire qualcosa di talmente brutto da rovinarla, capisci"? Chiedo e il riccio rimane in silenzio per qualche istante.
"Se non te la senti io non ho alcun problema a voltare la macchina e tornare dritti a Malibù tu tornerai a leggere le tue storie perfette ed io tornerò al lavoro, cosa che dovrei fare visto che mi servono i soldi, sarei davvero felice di poter tornare a casa, smettere di guidare e andare a caso per Oklahoma, sarei anche felice di non sentire più la tua voce logorroica" Dice ed io abbasso lo sguardo sentendomi leggermente in colpa per averlo messo in una situazione da lui non voluta.

"Ma se le promesse fatte con i mignoli da ubriachi e con una forte voglia di sbattere le persone su un muro in un locale sono vere, allora io non ti permetterò di arrenderti così facilmente Rossa, dietro quella porta dell'orfanotrofio c'è una verità che non conosci, certo potrebbe essere brutta, ma se fosse bella? Se fosse una bella notizia? Se fosse un modo per concludere una storia?" Chiede ed io rimango in silenzio.

"Quando leggi una storia e tutto va bene cosa fai? Smetti di leggerla perché preferisci immaginartela perfetta e senza problemi? Cosa fai eviti le pagine in cui si scopre qualcosa di brutto? No, non credo proprio, tutte le storie hanno il momento brutto, ma non per questo non va letto" Dice ed io annuisco per poi guardarlo mentre il sole colpisce il suo volto abbronzato, osservo i suoi capelli ricci e mori colpiti dai caldi raggi rossicci e i suoi zigomi pronunciati per poi soffermarmi sui suoi occhi verdi smeraldo che mai prima d'ora mi erano sembrati così vivi e colorati.

"Harry, hai degli occhi bellissimi" Dico lasciandomelo sfuggire e il riccio sorride abbassando lo sguardo imbarazzato per poi guardare verso il sole e girarsi verso di me guardandomi negli occhi.

"Anche tu" Dice ed io scuoto la testa.
"No, io ho degli stupidi occhi marroni, i tuoi a momenti brillano" Dico e lui scuote la testa prima di alzarsi e mettersi di schiena al sole guardandomi e porgendomi una mano.

"Cosa?" Chiedo e lui mi afferra la mano facendomi alzare e mettendomi in piedi davanti a lui per poi spostarsi e farmi arrivare il sole in faccia.

"Non si riesce a capire quanto gli occhi marroni siano belli finché non li si pone sotto i raggi del sole per poi guardarli" Dice guardandomi negli occhi ed io sorrido sentendomi osservata da lui e lo guardo mentre continua a fissare i miei occhi.

"Hai dei begli occhi Rebecca, non sono verdi o azzurri, ma sono comunque più colorati di quanto tu possa pensare, a me piacciono" Dice ed io sorrido abbassando lo sguardo per poi guardare la sua mano mentre si avvicina al mio volto spostando una ciocca di capelli dal mio volto.

"Tu non mi credi ma sei una bella ragazza e sei speciale, smettila di crederti inferiore alla media" Dice ed io lo guardo confusa mentre è così vicino a me.

"Se sono così bella e speciale perché non ti piaccio?" Chiedo guardandolo negli occhi e lui mi guarda intensamente inspirando a fondo per poi abbassare lo sguardo e corrucciare la fronte.

"Ti stanno chiamando" Dice indicandomi il cellulare illuminato ed io abbasso lo sguardo afferrando il cellulare confusa notando il nome.
"Un numero sconosciuto?" 


Hey Everybody

Team occhi marroni bitches.

No okay tutti gli occhi son belli, bene chi sarà mai il numero sconosciuto? Perché a Harry non piace Rebecca? Chi altro soffre di allergia al polline degli ulivi oltre a me?

Nessuno, vabbè , beati voi, auguro a tutti una buona vita felice.

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