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Capitolo 2

Dopo le prime due ore di lezione (interminabili e soporifere causa prof di Greco Antico simpatica come il mignolo contro un mobile), Davide e Sebastiano si diressero verso il piano di sotto, seguiti a ruota da Minerva e, di nascosto, da Ludovico (aveva, infatti, la folle paura che Minerva lo tradisse, anche se non stavano insieme). Una ragazza dai capelli corti con un ciuffo colore verde acido sulla frangetta, gli occhiali da sole e la giacca di pelle li aspettava, appoggiata allo stipite della porta del bar. I tre amici la salutarono e lei si abbassò gli occhiali, facendogli l'occhiolino.
Questa figura dall'aria poco raccomandabile era Martina, la cantante della band, migliore amica di Minerva e cotta segreta di Seba.
Era una ragazza minuta, magra ma dal possente fisico, dato dal fatto che frequentava un corso di difesa personale da quando aveva 5 anni, e sempre attorniata da quelle che lei definiva "una montagna di escrementi organici anfibi comunemente detta merda" che equivalgono, nel linguaggio comune, alle ragazze snob che era obbligata a frequentare. Lei infatti era l'unica figlia (quindi ereditiera) di una importante famiglia benestante. I suoi genitori le avevano severamente proibito di ascoltare musica che non fosse classica e di frequentare Davide, Sebastiano e Minerva, ma lei non ne voleva sapere: era un'anima selvaggia e indomabile e neanche sua madre era riuscita a convincerla a desistere dalla sua passione quasi malata per il rock.
Quel giorno era in compagnia dalla snob della scuola: una certa Angela Borromei; una ragazza bionda quasi quanto Sebastiano e dal quoziente intellettivo leggermente inferiore a quello di un mandarino. Era però in concorrenza con Minerva, e sfruttava questo suo talento per copiare i compiti. E, come Ludovico, si dichiarava la legittima fidanzata di Sebastiano. Lei nutriva un'invidia profonda per Martina, perché sapeva che piaceva a Seb, per cui escogitava sempre modi per metterla in ridicolo. Ovviamente senza successo.
Insomma, quando Minerva salutò Martina, quest'ultima le chiese:-Allora, sei riuscita a fare capire a Bojack Horsem-volevo dire Ludovico che non sei interessata?
Minerva sospirò tristemente:-É più cocciuto di un mulo, quello lì.
Sebastiano rise:-Non mi stupirei se tornasse a casa trainando un carretto!
Una risatina generale serpeggiò tra il gruppo, che però sfociò in una risata isterica da parte di Angelica:-Come sei divertente, Sebastiano tesoro!
Sebastiano rabbrividì:-Potresti almeno evitare di chiamarmi così?
Angela scosse la testa in segno di negazione. Lui sospirò, esasperato, chiedendo aiuto con lo sguardo a Davide. Quest'ultimo alzò le mani per astenersi.
Ci fu un po' di silenzio, poi Martina prese la parola:-Allora, Davi, le prove si fanno da te, oggi?
Davide annuì:-Avremo il garage libero anche oggi. Seb, ti consiglio di portare le bacchette nuove, perché le altre le hai spaccate a metà entrambe.
Sebastiano si mise una mano sul petto, in segno di sconcerto:-Spaccarle in due? Moi? Ma come ti salta in mente!
Martina rise di gusto e Sebastiano arrossì e sorrise nervosamente.
Angela prese con rabbia la mano di Sebastiano e lo trascinò via, senza neanche dargli il tempo di salutare.
Martina si tirò su gli occhiali da sole, osservando i due che sparivano tra la folla di studenti:-Povero ragazzo...guarda te cosa deve sopportare...
Minerva annuì, accondiscendente:-Hai ragione, è veramente stato sfortunato ad incontrare una come Angela.
Annuì anche Davide, senza però proferire verbo.
Si diedero appuntamento al garage di Davide per le quattro meno dieci e si salutarono, appena prima del suono della campanella.

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