Rigido, seguiva spasmodicamente tutte le istruzioni della hostess leggendo e rileggendo il foglietto illustrativo.

Controllò, non sapeva neanche lui quante volte, che la cintura di sicurezza fosse ben chiusa, la posizione della seduta, le bocchette d'aria e il sacchetto di carta antipanico. L'ambiente era ampio così come la seduta.

Hermione aveva insistito per prendere due posti in business class. Aveva fatto bene, se si fosse trovato in un ambiente più piccolo circondato da tutti i lati da persone estranee, l'attacco di panico l'avrebbe ucciso.

Quando il comandante iniziò a fare rollare i motori dell'aereo, stritolò la mano della sua donna.

«Severus, sai al ritorno dall'Australia andrò a cena con Draco, non ti dispiace, vero?», aveva uno sguardo da cerbiatta, con i grandi occhi spalancati e la voce dolce mentre lo diceva, ma lui non si sarebbe fatto raggirare, poteva scordarsi di uscire con quello!

«Cosa?! Dopo quello che ti ha fatto? Non dovresti neanche parlarci!», lo sguardo che lanciava dardi e la voce era bassa e minacciosa.

«E tu che ne sai di quel che mi ha o non mi ha fatto?», ora era il suo tono a essere un po' troppo stridulo.

«Il libro, è strano, pensavo di leggere ancora di noi, di ciò che è successo dopo che abbiamo fatto sesso per la prima volta, e invece mi ha raccontato di te e di Draco. Dimmi la verità. Ne soffri ancora? Se lui non fosse stato un vigliacco a quest'ora stareste ancora insieme», la voce si era fatta timorosa, bassa e cercò di sottrarre al mano da quella della donna.

«Severus, non so cosa tu abbia letto sul libro, ma ti assicuro, anche se Draco non mi avesse lasciato, perché spinto dai pregiudizi da cui è afflitto, lo avrei lasciato io dopo averti incontrato. Il mio cuore non ha mai battuto tanto forte per nessuno come per te. Il mio corpo non ha mai subito un richiamo così impellente e non ha mai bruciato, anche al solo pensiero, di un'altro corpo come per il tuo. La mia mente non è mai stata così attratta e stimolata da un'altra mente come per e dalla tua. Credimi, non vorrei, e non potrei, essere da nessun'altra parte se non accanto a te».

La mano che le circondò la nuca intrecciandosi con i capelli era grande, forte e con tante piccoli cicatrici dovute a scottature o a tagli, preparare le pozioni non era un rischio esente da pericoli, ma anche amorevole nel suo essere autoritaria nel portarle il viso a contatto con il suo per un bacio mozzafiato.

«Wow! Questo sì che era un bacio! E, non so se te ne sei accorto, ma siamo in volo», l'occhiolino che gli fece era quanto di più indisponentemente delizioso avesse mai visto.