Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 3: Una giornata diversa!


Era passata una settimana da quell'incontro con i fratelli Strauss, Lisanna era talmente felice di rivedere la sua famiglia dopo un anno, che il tempo libero lo dedicava a loro e purtroppo non ne avevano molto, visto che erano pieni di compiti e di studio già da inizio anno.
Quella che si prospettava per quella domenica, era una giornata che le due ragazze volevano dedicare con Mirajane ed Elfman, per recuperare quell'anno di separazione e tenuta in contatto con solo delle semplici chiamate e videochat.
La mattinata difatti era passata tranquillamente, erano stati in un piccolo bar vicino casa, tutto per iniziare la giornata insieme e con una buona colazione, parlando e raccontandosi vicende divertenti.
Lucy aveva raccontato del primo anno passato in quell'università privata, dove frequentavano solo ragazze e di come era stata presa di mira dalle sue compagne, tutto perché era bravissima nelle materie e poi perché l'insegnante di mitologia greca era un uomo davvero affascinante e le dedicata troppe attenzioni, del tutto non richieste dalla Heartphilia.
Purtroppo, anche se promossa, aveva scelto di allontanarsi dalla scuola, aveva passato vari casini e in più non riusciva a concentrarsi con tutto quell'astio e disprezzo che le lanciavano addosso.
Certo c'erano anche altre cose da poter raccontare, ma decise di tralasciare, non voleva far preoccupare i tre Strauss, era una faccenda che doveva affrontare da sola e risolverla con le proprie mani.
Le due ragazze avevano saputo da Mira che tra qualche mese, per la precisione verso fine luglio ed inizio agosto, ci sarebbero stati dei provini per idol e questo accese particolarmente l'interesse della bionda, mentre la più grande delle albine le sorrideva dolcemente, essendo a conoscenza dei sogni dell'amica.

Il pomeriggio era appena iniziato e i quattro ragazzi avevano da poco finito di pranzare, così se ne stavano nel giardino della villa Strauss, godendosi il totale relax, poi all'improvviso Lucy si alzò in piedi e si diresse dentro casa sotto lo sguardo confuso dei tre Strauss.
- Lucy-chan dove stai andando? - le chiese curiosa l'albina dai lunghi capelli mentre si alzava e la seguiva all'interno del salone, dove poi vennero raggiunte dagli altri due.
- Eh eh ho dimenticato una cosa importante, sapete lo studio e i compiti... scusatemi, ci vediamo dopo! - e così dicendo, corse fuori dalla casa e si diresse al centro, doveva trovare qualche negozio e poi tornare nel suo appartamento e lavorarci su! Si, ce l'avrebbe fatta a finire il tutto entro sera.

Ora si trovava in una via molto affollata del centro di Magnolia, era alla ricerca di un negozio di tessuti, ma proprio con quel via e vai di gente, non riusciva a guardarsi bene intorno per localizzare ciò che gli serviva, così alla fine si mise davanti ad una vetrina e che osservandolo bene, capì che si trattasse di un negozio dell'usato.
Posò la schiena dietro di sé, sul muro marroncino e vecchio dell'edificio, incrociò le braccia sotto i seni e incominciò a pensare sul come risolvere questo problema.
Di certo non poteva gettarci una bomba, anche perché non ne aveva, ma tralasciando questo particolare, alla ragazza non veniva in mente proprio nessuna soluzione e la cosa le stava mettendo su una tristezza, che ormai era arrivata sul punto di arrendersi e tornare a casa.
Magari avrebbe accettato di prendere un piccolo pensiero in qualche negozietto di poco conto in periferia, anche se il pensiero la faceva sentire a disagio.
Improvvisamente, nel suo campo visivo, fecero bella mostra di se dei capelli corti, sbarazzini e di una colorazione che ricordavano i fiori di ciliegio, quest'ultimo dettaglio era quello che più attirò la sua attenzione, facendola alzare gli occhi al cielo.
< Oh no, ti prego fai che non sia lui. > tale pensiero le fece scappare un sospiro e quando vide degli occhi color pece e dai riflessi verdi, si ritrovò a spalmarsi una mano sul volto esasperata, perché il personaggio che, a quanto pare, le stava venendo incontro, altri non era che Natsu Dragneel, il suo insegnante di motoria.
- Ma ciao signorina Heartphilia, per caso si è persa e separata dalle sue amicizie? - dal suo tono sembrava stesse ironizzando, il che fece saltare un nervo all'interpellata, che gli lanciò uno sguardo, che se potesse dar fuoco, a quest'ora del giovane sensei rimarrebbero solo le ceneri.
- La pregherei di non prendersi gioco di me e le ricordo che non siamo all'università, quindi farebbe meglio a lasciarmi in pace. - non voleva essere così antipatica eppure, eccola rispondergli con stizza, come se la sua presenza fosse un disturbo, ma alla fine non lo era e come poteva esserlo se manco lo conosceva!? Beh sta di fatto che lo era stata quindi doveva chiedergli scusa... il punto era il come, visto quanto sapeva essere orgogliosa.
- Quindi deduco che eri da sola fin dall'inizio. - quel commento, quella constatazione del rosato, per giunta corretta, le fece assottigliare lo sguardo e ciò non portò altro che un sorriso smagliante da parte del ragazzo.
- Che diavolo sorridi! - voltò lo sguardo furiosa, ma la verità e che non era arrabbiata anzi, stava cercando di apparire così per evitare di mostrare il suo imbarazzo, nascondendo così il rossore e facendolo passare per la rabbia che stava mostrando.
Tutto questo però non passò inosservato del Dragneel, aveva compreso bene che la giovane era in imbarazzo, ciò che però non comprendeva era il perché lo fosse, eppure l'unica cosa che aveva fatto era stuzzicarla e farle un sorriso, no? Era proprio quest'ultima cosa ad averla fatta arrossire, perché la bionda non aveva mai visto un così bel sorriso e le aveva fatto sciogliere il cuore, nonché fatta sentire una stupida per non essersi ancora scusata.
- È per via di tutta questa gente che ti sei appartata al lato della strada? - le chiese subito dopo, mantenendo un'aria gentile, il che la fece sentire strana, vedere quell'espressione così tranquilla la inondava di uno strano calore e non sapeva se rispondergli oppure ignorarlo.
- Si, così non riesco a trovarlo. - si ritrovò a sospirare, solo dopo si accorse di avergli risposto e di avergli appena detto la verità, eppure sentiva che poteva dirgli la verità, che poteva fidarsi, probabilmente perché era un professore.
- Il tuo ragazzo per caso? - gli chiese mettendo su un ghigno divertito, ma sentiva uno strano fastidio nello stomaco, che decise di ignorare perché sapeva che non era un buon segno dargli importanza, avrebbe potuto portare a conseguenze non piacevoli o altrimenti sbagliate.
- Eh? No! Non ho alcun ragazzo e sinceramente non ci tengo ad averlo! - gli confessò la bionda diventando sempre più rossa in volto, infondo non aveva mentito, lei non voleva avere un fidanzato, anche perché se si fosse scelta un ragazzo che le avrebbe fatto battere il cuore, uno che avrebbe amato con tutta se stessa, si sarebbe ritrovata ad avere problemi e voleva evitarlo, infondo era riuscita ad avere la libertà di scegliere del suo futuro, dell'università da frequentare e di poter vivere in un appartamento scelto da lei stessa.
- Allora cosa stai cercando? Restare così in bella vista, da sola, non rischi certo di passare inosservata. - le fece notare il sensei di motoria e ciò la sorprese molto, il tono che aveva usato poi... si stava preoccupando per lei? Davvero?! Quel pensiero le fece mancare un battito, era la prima volta che qualcuno si preoccupasse di lei, certo al di fuori dei fratelli Strauss, infondo loro erano come una famiglia per lei.
- Beh non pensavo ci sarebbero state così tante persone a quest'ora del pomeriggio e io devo assolutamente trovare il negozio di tessuti! - si ritrovò a confessare con un sorriso nelle labbra, sentirlo preoccupato per la sua sorte le faceva piacere, anche se sapeva essere antipatico, visto come si era sempre atteggiato di fronte a lei, anche se in un certo senso sembrava sempre così protettivo.
- Ce n'è uno non troppo distante da qui, ti ci accompagno. - quelle parole la colpirono, cos'era quell'improvvisa gentilezza?
- Guarda che non sono così duro e severo come dimostro all'università! Devo pur comportarmi come un insegnante in quel luogo, scema. - eccolo di nuovo con quel caratteraccio, ma forse gli donava di più quel comportamento un po' rozzo e così, senza nemmeno rendersene conto, si ritrovò a ridere divertita.
- Visto che non sembra essere così vicino, come vorresti fare a portarmici al più presto, prima che si faccia sera? - incrociò le bracci sul petto, evidenziando innocentemente la dimensione prosperosa dei propri seni, dove lo sguardo di Natsu si posò per qualche secondo, per poi spostarlo altrove evidentemente in imbarazzo, cosa che fece scappare una nuova risata a Lucy.
Adesso era lui quello che veniva stuzzicato dalla ragazza e doveva ammettere che era divertente vedere la situazione capovolta, cosa che non nascose e lo dimostrava con un sorriso.
- Tu seguimi e capirai come ci andremo. - e con questa frase la prese per mano e le fece strada in mezzo alla gente, ma la giovane Heartphilia per quanto fosse stata confusa dalla sua risposta, si era concentrata nel calore di quella mano, per non parlare del fatto che era più grande della propria e la rinchiudeva facilmente, facendola sentire così protetta e al sicuro.

In breve tempo erano giunti ad un parcheggio vicino ad una piazza, davanti ai loro occhi c'era una Ducati Supersport S del 2018, era nera metallizzata con disegnato delle fiamme nei lati e ciò lasciò la ragazza sbalordita e con la carnagione sbiancata.
- Cos'è, hai paura biondina? - la stava prendendo in giro di nuovo ed il suo orgoglio le imponeva di dimostrarsi forte, infondo lei era Lucy Heartphilia, no?
- Assolutamente no! - infatti gli rispose con stizza, in pratica normale routine fra di loro, ora doveva riprendere il controllo di se stessa e soprattutto quando ricevette un casco rosa dal ragazzo.
- Rosa? Devo dedurre che non sono la prima ragazza che ti porti dietro. - gli disse ironicamente anche se ciò lo pensava davvero, ma a lei non doveva importare, infondo erano fatti di quello stramboide del suo insegnante.
- Solo mia madre e mia sorella minore. - si sentì in dovere di farglielo presente mentre saliva sulla moto, non sopportava quando le persone fraintendessero e lo giudicavano per la persona che non era, nemmeno da una sua studentessa, manco se il suo cognome era Heartphilia.
- Non c'era bisogno che ti scagionassi, non ti stavo giudicando. - ridacchiò divertita sedendoglisi dietro, quel Natsu sembrava nascondere molte cose di sé, come se ci fosse bisogno di farlo, come se magari potesse deludere le persone di cui si circondava.
- Tieni forte! - Lucy non seppe spiegarsi il perché ma... sentiva di dover temere quel viaggio e non appena il rosato partì con la Ducati, la biondina dovette aggrapparsi ai suoi fianchi e nemmeno si era resa conta che lo stesse abbracciando.

Era giunta la sera e ora i due ragazzi si trovavano davanti all'appartamento della ragazza, il giovane insegnante le stava di fronte mentre lei stava di fronte alla porta, o meglio ce l'aveva alle spalle.
Da poco aveva smesso di piovere e bene o male i ragazzi si erano bagnati poco, però la bionda doveva ora occuparsi del lavoro che doveva fare, infondo era per Mirajane e Elfman.
- Beh... grazie del passaggio Natsu. - era così timida che il ragazzo sentiva l'impulso di arruffarle i capelli, ma cercò di trattenersi dal farlo, eppure si ritrovò a fare un passo verso di lei e nello stesso istante stava pure allungando la mano, ma tutto ciò che ottenne fu solo, uno scivolamento sul pavimento in mattonelle bagnato e le proprie labbra premute su quelle di Lucy, le sue mani ai lati del suo volto, posate sulla porta, e una sensazione ma provata prima invadere il corpo e non fu l'unico a provare tali emozioni.


Angolo Autore

Mi sono impegnato tanto per finirlo in un giorno, ho mandato a quel paese anche i parenti pur di scrivere, tutto perché volevo dedicarlo come regalo di compleanno per ZiaBunny quindi... TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO HITSU, ti voglio tanto bene ❤

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro