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Permesso

Gabriel's p.o.v.

Stupido. Sono solo uno stupido.

Mi ero ripromesso che oggi, se ci fossimo imbattuti l'uno nell'altra, avrei cercato di parlarle, di spiegarle la realtà dei fatti, senza farmela scappare. Volevo dirle che in verità io amo lei, e che non esiste nessuna Kim Eun Ji che mi fa battere il cuore.

Quella che io amo veramente è lei e soltanto lei. Janet Jang. La ragazza con cui ho vissuto la maggior parte della mia vita, e che ho capito di amare troppo tardi, e alla quale volevo confessare il mio sincero amore nei suoi confronti.

L'ho incontrata pure stasera, mentre stavo rientrando a casa dopo le lezioni serali, e non l'ho nemmeno salutata. Ho abbassato la testa imbarazzato, e mio malgrado ho deciso di filarmela dall'entrata posteriore della casa.

Non sono riuscito nella mia missione. Non ce l'ho proprio fatta a prendere coraggio e ad andare a dirle la verità. Sono un codardo.

Mi mostro sempre come un ragazzo dal carattere forte, ma in realtà mi sono reso conto che non lo sono per niente. Sono tale e quale a mio padre Junho.

Ricordo le diverse volte in cui lui mi ha raccontato dei momenti in cui aveva avuto a che fare con mia madre Stefania, quando se l'era ritrovata improvvisamente in casa, e quando, sebbene si fosse innamorato di lei a prima vista, la trattava male per cercare di reprimere i suoi sentimenti.

Mi scappa un sorriso al solo pensiero, che però subito si trasforma in una smorfia, per la rabbia che provo verso me stesso. Prima o poi dovrò trovare la forza di esporle ciò che provo. Devo solo aspettare l'occasione giusta.

Però, adesso che ci penso, fra una settimana ci sarà la festa di compleanno di Ahn Mi Ran. E scommetto qualsasi cosa che Janet ha deciso di andarci con quel suo amichetto di nome Yohan. Per caso mi è capitato di origliare un loro discorso, e sembrava che Janet volesse andarci a tutti i costi.

A detta di Mi Ran poi, alla sua festa ci saranno un sacco di divertimenti, quindi suppongo che ci sia anche un qualche ballo organizzato da lei, magari di coppia.

Se decidessi di partecipare anche io alla festa, potrei approfittare di un qualche ballo per cercare di risistemare le cose. Devo solo sbrigarmi, perché più passa il tempo e più Janet mi ignorerà, anzi, nel peggiore dei casi mi odierà, se non ha già iniziato a farlo adesso.

Sì, devo risistemare le cose al più presto.

E, dal momento che la notte porta consiglio, decido di andare a dormire subito, anche se è ancora molto presto.

Erika's p.o.v.

Quando ieri sera, grazie a Stefania, sono venuta a conoscenza del fatto che Gabriel ha scaricato mia figlia Janet, ho immediatamente capito perché quest'ultima ha deciso di restare a casa di quel suo amico.

Conosco mia figlia, e quando c'è un problema da affrontare preferisce filarsela e non pensarci più. Sicuramente non avrà voluto imbattersi in Gabriel, perché a detta sua sarebbe stato troppo imbarazzante vederlo girare per casa dopo quello che è successo.

In un certo senso posso dire che la capisco. Ricordo chiaramente anche io tutti i dolori patiti a causa di Wooyoung, i problemi avuti insieme, e poi lo sbocciare del nostro amore. Io e mio marito ne abbiamo passate veramente tante finora, ma alla fine siamo ancora innamorati, alla nostra veneranda età, e nessuno ci potrà mai separare. Il nostro amore ci ha reso più forti di come eravamo prima.

Forse i nostri figli sono ancora troppo piccoli per capire cos'è il vero amore, e si fanno troppi problemi inutilmente. Lo so, perché mi ricordo perfettamente come ero io alla loro età: una ragazzina apparentemente spensierata, ma con mille pensieri che mi frullavano in testa.

《Ciao, mamma》sento dire, improvvisamente. Mi volto di scatto, e vedo mia figlia sulla soglia del portone di casa, con un'espressione piuttosto sollevata in volto.

È un giorno intero che non la vedo, e ai miei occhi sembra piuttosto sollevata, anche dopo quello che le è successo.

《Janet..》comincio, ma lei subito mi interrompe, senza lasciarmi parlare.

《Fra una settimana ci sarà la festa di compleanno di una mia compagna di scuola, si chiama Ahn Mi Ran. Ci ha invitati tutti alla sua villa di campagna per festeggiare, e.. posso andare?》chiede, avvicinandosi e guardandomi con occhi supplicanti.

《E chi sarebbe questa Ahn Mi Ran? Una tua amica?》chiedo, a braccia conserte.

È anche solo lontamente possibile che io non sappia mai nulla dei compagni di scuola di mia figlia? Perché è così riservata e non me ne parla mai? Io so di potermi fidare di lei al cento per cento, ma a volte sono anche abbastanza preoccupata per la sua incolumità. Non si sa mai da chi potrebbe andare e cosa potrebbe succederle.

《No, ma ha invitato tutta la scuola a casa sua per la sua festa, te l'ho già detto》risponde con un tono di voce scocciato, incrociando le braccia al petto a sua volta.

《E chi ti accompagnerebbe?》domando di nuovo.

《Yohan mi ha detto oggi a scuola che suo fratello sarebbe disponibile sia per accompagnarci che per venirci a prendere》risponde concisa.

《Mmm.. d'accordo, potete andarci》acconsento, pensando che in fondo ormai Janet ha quasi quindici anni, e una festa una volta tanto non le farà male. Sempre che non ci siano dei poco di buono, ma ne dubito fortemente. Sono tutti dei ragazzini della sua stessa età.

《Puoi andarci, ma ad una condizione: non puoi tornare a casa più tardi di mezzanotte》aggiungo poi, attirando nuovamente l'attenzione di mia figlia che stava sorridendo felice, e trasformando la sua espressione, che diventa immediatamente irritata.

《Di' un po' mamma, non sarò mica Cenerentola?》esclama, arrabbiata.

《Ti ho detto che o così o niente. A te la scelta》ribatto, nervosa, tornandomene in camera e chiudendomi la porta alle spalle. Alle volte mia figlia mi fa veramente venire un gran nervoso, anche se è abbastanza matura per la sua età.

Ma scommetto che accetterà comunque la mia condizione, perché meglio andare ad una festa e starci per poco, piuttosto che non andarci proprio.

Sospiro, stendendomi a letto e cercando di addormentarmi il più velocemente possibile.

Yohan's p.o.v.

《Hyung, dimmi che ci accompagnerai, ti prego》supplico mio fratello maggiore, che sta leggendo tranquillamente il giornale, seduto sul divano del salone.

《Assolutamente no. Perché dovrei lasciarti anche solo andare a questa festa? Potrebbe essere pericoloso》ribatte lui, continuando a tenere gli occhi sul giornale, impassibile.

In questo modo riesce solo a farmi innervosire, e mi dà proprio fastidio.

《Dai, Hyung.. non ho nessun altro che possa accompagnarmi. Mamma è sempre così occupata col suo lavoro, e papà, che è sempre in viaggio, non potrebbe di certo portarmici. Hyung.. mi rimani solo tu. E questa festa per me è importantissima. Potrei trovare l'occasione di passare tempo con Janet, e di dirle..》comincio a divagare, per cercare di persuadere in tutti i modi mio fratello maggiore.

《Yohan, lasciami leggere》sbuffa, senza calcolare le mie parole.

Allora mi avvicino a lui sempre di più, parlando chiaro:
《Hyung, ti dico una sola parola: Janet. Lei è la mia vita, e tu lo sai bene. Questa festa potrebbe essere l'occasione perfetta per..》

《Kang Yohan, sei proprio un tipo cocciuto》afferma lui, posando il giornale sul tavolo e guardandomi negli occhi. Poi continua a parlare:
《E va bene, ti ci porterò, ma a mezzanotte ti verrò di nuovo a riprendere. La mattina dopo devo andare all'università, e se vado a letto troppo tardi, il mio rendimento ne risentirà. Ah, e buona fortuna con Janet》mi risponde lui, cercando di mascherare il fatto che mi vuole bene con una semplice scusa dell'università.

Ma non importa, io gli voglio bene lo stesso. È pur sempre il mio caro Hyung.

《Grazie mille, Hyung, ti adoro》dico, cercando di saltargli addosso per abbracciarlo dalla gioia, e ricevendo una fredda occhiata da parte sua.

《Sì, sì. Su, ora fila a letto》mi liquida velocemente, con un gesto della mano.

《Certo, mio caro Hyung》dico con un sorriso, enfatizzando il "caro".

Lui sbuffa e poi mi lascia andare in camera a dormire, dopo avermi salutato.

Io so che fa tutto il freddo per mostrarsi forte, perchè di certo un ventenne come lui non potrebbe fare altrimenti, ma in realtà mi vuole un bene dell'anima. Lo prova il fatto che sia sempre pronto ad ascolare ogni mio bisogno in qualsiasi momento.

Mi stendo a letto tutto emozionato, e mi addormento pensando a come sarà questa festa, e a cosa potrei fare per tirare su di morale Janet.

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