Festa
*Alla festa*
Janet's p.o.v.
Ho appena finito di vestirmi per la festa, ora mi manca solamente il trucco e poi sarò definitivamente pronta. Pronta a divertirmi, senza dover più pensare ai miei problemi.
Mi guardo allo specchio, dall'alto al basso, per vedere se sto bene: indosso un vestito lungo azzurro tutto luccicante, piuttosto largo a dir la verità, delle scarpe con un po' di tacco sempre azzurrine abbinate, e un cerchietto per capelli dello stesso colore. Ho lasciato i capelli scuri sciolti a lato del collo, e mi sono messa pure lo smalto.
Come risultato non è male, anzi, mi piace. Sorrido soddisfatta, ed esco dalla mia stanza.
Percorro a tentoni il lungo corridoio della casa per andare a cercare zia Rita e per farmi truccare da lei. Questi tacchi non sono il massimo, non ci so camminare bene e ogni tanto mi capita di inciampare.
Quando finalmente dopo cinque lunghi minuti arrivo alla porta della sua camera, busso e aspetto una sua risposta.
Mia zia viene ad aprirmi di persona, e non appena mi vede mi squadra da capo a piedi.
《Uh! Janet, dove vai vestita così tutta in tiro? Non starai mica andando ad una festa?》caccia un urlo di sorpresa, portandosi le mani alla bocca.
《Zia, stasera una mia compagna di scuola ci ha invitato a casa sua per festeggiare il suo compleanno, così mi sto preparando per l'occasione. Mi manca solo il trucco, che come tu ben sai, non mi so mettere bene..》spiego, con un sorriso sghembo, cercando di farle capire cosa mi serve.
《Caspita! Ti sei data da fare, per il vestito e il resto! Complimenti, Janet! Comunque vieni, entra, entra pure》esclama, portandomi dentro la sua stanza e facendomi accomodare su una sedia.
Dopo averle dato qualche dritta su come vorrei che mi truccasse, mentre lei è già all'azione con il mascara, comincia a parlare.
《Allora, con chi vai alla festa? Con Gabriel?》
《A dire la verità, no. Voglio dire, ci andiamo ma non insieme. Lui a quanto pare va già con una ragazza, e lo stesso vale per me》dico, abbassando la testa e tentando di non ripensare a quando mi è capitato di parlarci ieri, dopo scuola.
《Ah.. mi dispiace》commenta zia Rita, abbassando lo sguardo imbarazzata.
Poi estrae da un piccolo astuccio tantissimi rossetti, e, dopo averne scelto uno, comincia il suo lavoro di precisione. Truccare non è facile, ma questo silenzio mi fa sentire in tensione.
《Non devi dispiacerti, zia, è tutto ok. Io vado con un mio amico. Si chiama Yohan》dico, interrompendo il silenzio imbarazzante che si era creato.
La zia annuisce, dopodiché, a lavoro finito, mi fa alzare in piedi e mi congeda.
《Grazie, zia, bravissima come sempre!》la ringrazio abbracciandola e chiudendo gli occhi.
Mi ha truccato esattamente in tinta con il vestito e le scarpe, e penso che nessuno avrebbe potuto essere più abile di lei.
《E di che! Divertiti, Janet》risponde la zia, dandomi una pacca sulla spalla e chiudendosi la porta alle spalle.
Mentre me ne torno in camera a prendere la borsetta prima di andarmene, mi imbatto però in qualcuno di inaspettato. Gabriel.
Colui che l'altro giorno stava spudoratamente abbracciando una ragazza, una qualsiasi ragazza della mia scuola, davanti a tutti. Io l'ho visto bene, e non so quanto ho sofferto.
Pensadoci bene la ragazza misteriosa potrebbe essere quella famosa Kim Eun Ji, ma a questo punto non sono più tanto sicura di tutti i movimenti di Gabriel. Non devo più pensarci e basta. Stasera esistono solo Yohan e la festa.
Ignoro spudoratamente Gabriel, per poi voltarmi dall'altra parte e andare a prendere tutto ciò di cui ho bisogno.
Una volta finito, dopo circa dieci minuti, scendo giù al cancello e aspetto che arrivi Yohan con suo fratello.
***
《S-sei bellissima, Janet》sussurra Yohan al mio orecchio, mentre siamo già in viaggio verso la villa.
《Grazie, anche tu lo sei, Han》rispondo con un sorriso, guardando il mio amico.
Indossa uno smoking che sembra appartenere al fratello maggiore, ma che gli sta comunque benissimo. I capelli sono stati tirati indietro col gel, e se mi avvicino un po' a lui posso sentire chiaramente un odore di un profumo che sembra molto costoso.
Oggi poi ha evidentemente deciso di togliersi gli occhiali, e mi fa stranissimo vederlo così. Di solito gli occhiali sono una componente che non gli manca mai, e senza di essi è stranamente.. più bello.
Scuoto la testa per scacciarmi di dosso questi pensieri insensati, e inizio a parlare a vanvera.
《A-allora.. come credi sarà la casa di Ahn Mi Ran?》dico sottovoce, guardando fuori dal finestrino e vedendo una Seoul quasi del tutto immersa nel buio serale e piuttosto trafficata.
《Non sono mai stato a casa sua, ma molte voci a scuola dicono che sia una villa magnifica che ti lascia senza fiato: oltre alla piscina, ci sono anche un campo da calcio, uno da basket e uno da pallavolo, per non parlare dei suoi immensi giardini..》spiega Yohan, incantandomi solo con le parole.
《Wow, deve essere veramente incredibile》dico con un sospiro, immaginandomi emozionata questa casa in ogni suo dettaglio.
Ma la mia emozione non è solo per il fatto che sto per andare nella casa dei sogni, ma per il fatto che sicuramente Ahn Mi Ran avrà organizzato qualche attività tipica delle serate di questo tipo, anche se non riesco ad immaginare che cosa possa essere.
《Siamo arrivati》parla il fratello di Yohan, facendoci sussultare improvvisamente.
Ora è veramente arrivato il momento di partecipare a questa festa, e nessuno potrà tirarmi indietro.
***
《Bene, bene, bene! Allora, che ne dite di fare un bel giochino?》cinguetta Ahn Mi Ran al microfono situato al centro del suo salone enorme, quando ormai mezza città è arrivata alla sua festa.
Io e Yohan ci guardiamo perplessi, mentre io cerco con lo sguardo la presenza di Gabriel fra la folla. Vederlo qua mi agiterà, quindi se ha deciso di non venire, tanto meglio.
Tutti iniziano a urlare eccitati, dopo che la festeggiata ha parlato, così Mi Ran espone la sua idea:
《Shhh, silenzio! Vi piacerebbe un giochino accattivante, vero? Allora, premettendo che l'ho inventato io, il gioco funziona così: una ragazza scelta a caso fra la folla avrà 5 minuti di tempo per nascondersi da qualche parte nella villa o anche fuori di essa, e altri due ragazzi, sempre estratti a sorte, una volta che sarà scaduto il tempo, dovranno cercarla. Il primo che la troverà dovrà riportarla qui in questa stanza, e potrà ballare con lei tutta la serata, mentre l'altro.. dovrà buttarsi in piscina vestito!》
Ma è seria..? Che gioco stupido da quattro soldi.
Ma, nonostante questo, grida riempiono l'enorme salone della villa di Mi Ran, si sentono fischi qua e là e qualche urlo sconclusionato. Sono tutti molto felici, a quanto pare.
《Bene, vedo che vi piace! Allora, come prima cosa bisogna scegliere la ragazza, e poi i due ragazzi!》dice la padrona di casa, aguzzando gli occhi verso l'area dove ci troviamo io e Yohan.
Fa' che non scelga me, ti prego. Fa' che non scelga me.
Sto pregando in silenzio una qualche divinità oscura sperando che mi aiuti a non essere scelta, quando..
《La ragazza col vestito lungo azzurro brillante! Janet Jang, sì, proprio tu!》
Dannazione.
Accidenti a me a quando ho deciso di venire a questa stupida festa. E poi, come fa a sapere il mio nome?
Una folla enorme di tipo trecento persone si volta verso di me, che me ne stavo in fondo sperando di essere ignorata, fissandomi stranita.
Dopo un iniziale silenzio di tomba, tutti esplodono in grida e applaudono come degli scemi.
Mi volto verso Yohan per cercare un minimo di conforto, e vedo che è più allibito di me. Ha gli occhi spalancati e se ne sta in silenzio, a differenza di tutti gli altri.
《Bene, Janet, a quanto vedo la folla ti acclama! E tu, ragazzo che stai affianco a lei, che ne dici di essere uno dei due "cercatori"?》grida Mi Ran, indicando Yohan che la sta fissando allibito.
《I-io?》chiede Yohan, spalancando gli occhi.
《Sì, tu! E come secondo ragazzo.. uhm, vediamo.. tu! Il ragazzo con lo smoking vicino alla pianta dell'ingresso!》continua Mi Ran, indicando colui che fra tutti i presenti avrei preferito non ci fosse. Gabriel Lee.
Insomma, neanche a volerlo, Ahn Mi Ran mi ha rovinato anche la mia ultima speranza di divertimento di questa sera.
Gabriel mi fissa sorpreso, quasi più di Yohan, e annuisce in direzione di Ahn Mi Ran senza proferire parola. Che palle, questa festa.
《Janet Jang, i 5 minuti iniziano a partire da.. adesso! Corri finché puoi, e non farti trovare!》esclama di nuovo la festeggiata, fissando l'enorme orologio dell'ingresso e intimandomi di uscire.
E così.. devo andare a nascondermi e Gabriel e Yohan dovranno trovarmi? Che cosa stupita e insensata.
Mentre sto per andarmene dalla grande stanza spingendo la pesantissima porta di ottone, sento all'improvviso una presa familiare al mio braccio destro.
《Janet, ti troverò io per primo, e poi balleremo insieme. Te lo prometto》mi sussurra Yohan all'orecchio, per poi lasciarmi la presa.
Allora ci tiene veramente a me.. spero mi trovi lui. Sarebbe troppo imbarazzante danzare con Gabriel, e io non voglio farlo.
L'ultima cosa che vedo prima di uscire dalla stanza è l'occhiolino amichevole di Yohan, per poi essere spinta fuori dalla sala quasi di forza da persone a caso, e ritrovarmi in un immenso corridoio, quello da cui sono entrata.
Janet, pensa a dove nasconderti.
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