Capitolo 3
"Buongiorno, signori" esclamava Rebecca mentre entrava nella sala riunioni, dove c'era al centro una tavola rotonda che aveva comprato insieme a Niall e lui sosteneva che "così fa più figo". Zayn doveva ammettere che non si stupiva, visto che se c'era un film che Niall adorava era quello di Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda - lo aveva imparato a sue spese.
Quando poté vederla in tutta la sua bellezza, non riuscì a fare a meno di provare gelosia per il fatto che tutti, come lui, la potessero ammirare.
Si sentiva ridicolo.
Rebecca era bellissima, come sempre, con i suoi capelli rosa pastello raccolti in una morbida e lunga treccia laterale, che terminava in un semplice fiocco nero, mentre sul capo poggiava la sua corona, che un tempo era appartenuta a sua madre, il trucco semplice e a malapena accennato, mentre portava un vestito color prugna lungo fino a terra, che nascondeva le sue ormai tanto amate vans.
Zayn non poté fare a meno di sorridere al ricordo del giorno in cui stava imparando a guidare il suo carro armato rosa brillantinato (il primo regalo di Natale che le aveva fatto da quando era regina) con lui accanto a spiegarle tutto, e lei che gli aveva confidato che da quando aveva provato quelle scarpe non era più riuscita a farne a meno, sia per l'incredibile comodità, sia perché le ricordavano Michael.
E non gli importava se lei non lo amava, perché gli bastava il fatto che pronunciasse il suo nome con la stessa dolcezza di un tempo, che lo guardasse con affetto e che di tanto in tanto gli rivolgesse qualche sorriso sincero.
Rebecca ignorò senza volere tutto ciò che passava per la testa di Zayn, tenente e anche amico, e si sedette al solito posto, sulla sedia più imponente di tutte. Rivolse a tutti un sorriso quando la salutarono e sorrise ancora di più per il fatto che, oltre che Zayn e Louis, sedeva al tavolo anche Ashton, che aveva finalmente accettato la sua proposta di aiutarla in veste di consigliere. "Vi ho riuniti tutti qui per informarvi che iniziano oggi le vostre ferie estive, e siete liberi di tornare dalle vostre famiglie. Divertitevi, e ci rivedremo fra due settimane."
Tutti si alzarono ringraziandola, chi a parole, chi con un semplice sorriso, e uscirono dalla stanza accompagnati da un leggero chiacchiericcio.
Poco prima che Zayn andasse via, sentì la voce di Rebecca chiamarlo, "Zayn, posso parlarti un momento prima che tu vada?"
Si fermò immediatamente e si girò verso di lei, sorridendole, "Certo, dimmi pure."
Lei scosse la testa, "Non mi sembra opportuno dirle qui. Che ne diresti di andare in giardino?"
"Nessun problema."
"Mi aspetteresti accanto al portico principale mentre mi cambio qualche minuto? È un po' ingombrante questo vestito."
"A dopo, allora", disse incamminandosi.
"Grazie."
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