Capitolo 2
"Cassie, patatina, vieni da zia", diceva con tono dolce Lucy alla sua nipotina, un fagottino di poco più di un anno.
Di comune accordo sua sorella e Calum avevano deciso di scoprire il sesso della bambina solo una volta nata, proprio come avevano fatto i suoi genitori con lei e Alice. Era una sorta di tradizione e Alice aveva deciso di continuare con questa.
Da lì, era inevitabile che iniziassero le scommesse sul sesso del fagottino e, strano ma vero, gli unici ad aver vinto erano stati Ashton e Louis - quest'ultimo sosteneva di indovinare sempre le cose , che era una dote di famiglia, "C'è chi è bravo nella scrittura, chi nelle lingue, chi nelle materie scientifiche; io sono il prototipo di indovino perfetto, e scommetto che se mi impegnassi potrei anche predire il futuro." Quando scoprì di aver avuto ragione non aveva fatto altro che ripeterlo a tutti, a partire da Kirby per arrivare ai giardinieri Josh e Tyler. Lo aveva detto persino al loro cane Ketchup, un trovatello portato al castello per la gioia di Calum.
Rebecca la guardava giocare con la bambina con un sorriso, con lo stesso sorriso guardava anche il suo ventre, leggermente sporgente.
Già, perché dopo la gravidanza di sua sorella era lei, quella che aspettava un bambino.
Lei e Luke avevano deciso che se fosse stata una femmina la avrebbero chiamata Eleanor, mentre se fosse stato maschio Michael.
Quando Rebecca lo aveva saputo aveva pianto di gioia per almeno due ore, li aveva abbracciati stretti stretti sussurrando dei grazie così sinceri da farle capire quanto la ferita della morte di Michael fosse ancora così fresca e profonda, e che probabilmente se non ci fossero stati loro, tutti loro, a sorreggerla, Rebecca sarebbe caduta, avrebbe ceduto alla sofferenza e non avrebbe neanche tentato di rialzarsi, vittima di se stessa e del suo stesso dolore.
E si era anche accorta che Zayn la amava. Non sapeva dire se la amasse ancora o di nuovo, ma sapeva che l'amava.
Se n'era resa conto da come la guardava ad un metro di distanza (sufficientemente vicino da poterla ammirare in tutta la sua eterea bellezza, ma non abbastanza vicino da corroderla). La guardava con gli occhi che brillavano di ammirazione e con una dolcezza attribuibile solo all'amore, quello vero.
Bisognava dire che anche lei, però, ammirava Rebecca, che con dolcezza e coraggio guidava il regno e che prosperava come solo secoli fa poteva prosperare.
E poco importava se quando l'aveva vista di persona la prima volta aveva avuto la tentazione di spararle alla tempia, perché ormai lei la riteneva un'amica come poche prima e dopo di lei lo erano.
E avrebbe solo voluto vedere l'amore attraversare i suoi occhi come un tempo, come quando Michael era ancora lì, fra loro.
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