V e n t i s e t t e
"Quindi, tu ed Adrian..." Theodore ammiccò con un sorrisetto provocatorio mentre la guardava prepararsi per la festa.
Josephine roteò gli occhi, "Cosa ti ha detto?"
"Solo che non vede l'ora di uscire di nuovo con te e che vuole andarci piano." Rispose, accarezzando Bizet che si stava riposando sulle sue gambe.
La ragazza sorrise dolcemente, "Sono contenta."
"Tu che mi dici invece?" Alzò un sopracciglio, mostrando una certa curiosità.
Scrollò le spalle, "Non è come me l'aspettavo." Si girò verso di lui, seduto sul suo letto, mentre teneva una mano sul fianco, "Piuttosto, tu sapevi che ha una cotta per me dall'anno scorso?"
Theodore inarcò le sopracciglia, "No." Affermò prima di far comparire un ghigno sulle labbra, "Ma lo sospettavo." Ridacchiò maliziosamente.
"Dovevo immaginarlo." Sospirò uno sbuffo.
"Jo, Adrian è un bravo ragazzo, anche se ha una reputazione molto discutibile e da come parla di te si vede che gli piaci molto."
"Non gli piaccio." Scosse la testa, "Ha solo detto che lo incuriosisco."
Theodore allargò le braccia in aria, "È la stessa cosa."
"Beh, comunque ci stiamo conoscendo perciò non iniziare con i tuoi film mentali e robe varie. Come ha detto lui, andremo piano. Nessuno ha fretta." Disse fermamente mentre si allacciava le scarpe.
Lui annuì lentamente, "Ti ha anche detto che dopo aver ricevuto il suo primo due di picche da parte tua, non è più voluto andare con nessun'altra?"
"Ma non aveva accettato l'invito della francese?"
"Sì, ma per la disperazione. Se avesse rifiutato sarebbe stata la stessa cosa."
"Okay-" Josephine batté le mani, scattando in piedi, "Andiamo."
—
"Vedete Pansy da qualche parte?" Domandò Josephine mentre si alzava sulle punte dei piedi per setacciare la stanza.
"Credo sia con Stewart." Rispose Theodore.
"Ho già avvistato delle prede." Mormorò Draco, passandosi una mano tra i capelli mentre notava che alcune ragazze gli avevano già puntato gli occhi addosso.
"Siamo qui da letteralmente sette secondi." Josephine roteò gli occhi.
"Dammene altri sette e me ne andrò con una bella ragazza." Disse Draco con voce rauca, infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni, "Ci si vede." Sputò all'improvviso, allontanandosi da loro. "Ah...Jòsephine?" Si voltò nuovamente per guardarla, "Sta attenta." Lei gli fece un cenno del capo e lo guardò andare verso una ragazza che lo salutò con un bellissimo sorriso.
Mentre Josephine e Theodore rimanevano in piedi a chiacchierare vicino alla porta d'entrata, su un divano della sala erano seduti Marcus e Adrian insieme a tre ragazze; una seduta sulle gambe del primo, mentre le altre due erano particolarmente attaccate ad Adrian.
"Oddio quelli chi sono?" Sputò acidamente una delle due con un tono di superiorità appena si accorse delle due nuove presenze.
Adrian portò lo sguardo verso la direzione dove stava guardando e vide Josephine, "Ma com'è vestita quella?" Continuò con tono dispregiativo l'altra.
"Guardati tu." Ringhiò Adrian, scattando in piedi e lasciando le due ragazze da sole, "Josephine?" La sua voce fece voltare i due amici che lo videro avvicinarsi con un bicchiere in mano, "Sei venuta, alla fine." Sorrise gentilmente mentre le posava una mano sulla spalla.
"Non potevo perdermi una festa." Fece un sorrisetto prima di posare gli occhi su quello che stava bevendo, "Che cos'è?"
"Birra-" Prima che Adrian potesse rispondere, Josephine gli strappò subito il bicchiere dalle mani. La fissò mentre scolava la bevanda e posò il suo sguardo esterrefatto su Theodore, che annuiva lentamente, "Abituati." Sussurrò.
Dopo aver finito di bere, Josephine si pulì le labbra con la mano e passò di nuovo il bicchiere vuoto ad Adrian, "Che si fa per divertirsi?" Chiese, guardandosi intorno.
"Se vuoi ti faccio conoscere i miei amici." Il ragazzo si voltò per indicarli con lo sguardo. Le due ragazze avevano fissato Adrian parlare con Josephine per tutto il tempo e ora erano concentrate su di lei con occhi infuocati, "Ignorale." Le mormorò Adrian all'orecchio, "Se ti insultano per il tuo aspetto e i tuoi vestiti non prendertela troppo, sono solo stronze."
"Se mi dicono qualcosa, non le ignorerò di certo." Ringhiò con tono deciso, facendolo ridacchiare.
"Sapevo che l'avresti detto." Le fece l'occhiolino e fece un cenno col capo a Theodore, "Andiamo." Si passò una mano tra i capelli mentre li guidava.
Mentre camminavano Josephine spostò gli occhi alla sua destra e, istintivamente, si posarono su Draco che la stava già guardando. Era in piedi davanti a una bellissima ragazza, probabilmente più grande, con i capelli castani e lisci, seduta su un tavolino a giocare con i bottoni della sua camicia mentre gli parlava.
Ma Draco in quel momento non prestava la minima attenzione alle sue parole. Quando vide che anche Josephine lo stava guardando, fece un sorrisetto d'intesa mentre alzava il bicchiere che teneva in mano con un cenno del capo. Lei ricambiò e gli fece l'occhiolino, indicando con lo sguardo la ragazza davanti a lui. Draco tornò con l'attenzione su di lei, che gli sorrideva sensualmente mentre lo avvicinava, accarezzandogli la schiena.
"Marcus, tu conosci già Josephine." La voce di Adrian fece scattare la concentrazione della ragazza verso il suo amico seduto.
"Sì, ciao." La salutò freddamente con un cenno del capo.
"Lei è-" Iniziò a dire Adrian per presentare la bionda seduta sulle gambe dell'amico.
"Daphne, ciao!"
"Ciao Jo, adoro i tuoi pantaloni." Le sue dita toccarono il tessuto con grande interesse.
"Sono orribili." Commentò con tono duro una ragazza dai capelli rossi e lisci, facendo ridacchiare la sua amica. Josephine posò il suo sguardo irritato su di loro mentre Adrian inspirava profondamente.
"Beh, loro sono Amelie Ajax e Jade Berrycloth." Decise di presentarle comunque, sperando che non facessero altri commenti velenosi contro di lei. Josephine fece un cenno col capo mentre notava come quelle due continuavano a scrutarla dall'alto al basso, soffermandosi sui pantaloni a palazzo verdi che indossava, "E lei è Josephine."
Jade sbuffò, "Che razza di nome è?"
"Hai un problema con me?" Scattò con rabbia.
Ci risiamo - Theodore roteò gli occhi.
"Chi è questa, Adrian?" Amelie posò lo sguardo su di lui, che si stava palesemente innervosendo, "Adesso ti piacciono le bambine?" Domandò con tono derisorio.
"Finiscila." Ringhiò Adrian severamente.
"Credevo che più tardi saresti stato con me." Amelie ignorò la sua minaccia, facendo appesantire il suo respiro per il ribollire del suo sangue, "Invece vedo che preferisci una ragazzina che non si lava da anni per tutto lo sporco che ha in viso."
"Amelie!" Daphne la richiamò duramente.
"Sai che ti dico-" Josephine gridò furiosamente, avvicinandosi bruscamente a lei prima di venire bloccata da Theodore che la prese per le braccia.
"Uh, sto tremando." Amelie ridacchiò insieme a Jade.
"Ajax-" Adrian disse furiosamente il suo nome mentre si lanciava su di lei, mettendo le mani sullo schienale del divano per guardarla dritto negli occhi, così da far penetrare bene le sue parole, "La prossima volta che le parli così, ti giuro che ti farò pentire di aver osato anche solo aprire la bocca contro di lei." Ringhiò a bassa voce con il fiato pesante sotto gli occhi spalancati di Josephine.
"Anche solo se la guardi male, vedrai cosa sono capace di fare." Continuò con voce rauca e minacciosa, facendo spaventare Amelie. Non l'aveva mai visto così arrabbiato, "Tu per me conti meno di zero e non ti permetto di fare la bastarda che sei con lei."
Gli occhi di Amelie guizzarono nei suoi e sentì il suo respiro duro e caldo sulla sua pelle; la stava veramente spaventando. Tutti sapevano di cosa Adrian poteva essere capace e quando era arrabbiato diventava una bestia. Era un ragazzo premuroso e divertente, ma se qualcuno lo toccava nei punti sbagliati si trasformava completamente.
Adrian fissò la ragazza sotto di lui con tutta la rabbia che gli scorreva nelle vene e notò il suo corpo tremare leggermente, "Sono stato chiaro?" Ribollì con una voce molto cupa, facendola annuire velocemente.
Si staccò lentamente da lei, mantenendo il contatto visivo, e si passò una mano tra i capelli prima di voltarsi verso Josephine che era rimasta immobile, tenuta saldamente da Theodore. Entrambi lo guardavano con occhi sgranati.
Adrian si schiarì la gola e guardò i presenti intorno a lui, "Che avete da guardare?" Bastò quella frase per far riprendere la festa come se niente fosse successo. Si avvicinò a Josephine e la guardò con occhi mortificati, "Ce ne possiamo andare?" Sussurrò gentilmente e lei annuì, "Tu rimani?" Domandò a Theodore mentre lasciava delicatamente la presa dalle braccia dell'amica.
"Certo, voi andate." Le diede un bacio sulla guancia.
"Ti va di salire in camera mia?"
—
"Sicuro che posso?" Domandò Josephine all'entrata della stanza.
"Entra, dai." Adrian ridacchiò, invitandola con la mano ad avanzare, "Siediti sul mio letto, se vuoi." Lo indicò col dito una volta aver chiuso la porta.
La ragazza si tolse le scarpe e si sedette a gambe incrociate sul grande materasso rivestito da una coperta verde scura mentre annusava il buonissimo odore di liquirizia che regnava in quella camera, "Ti piace il mio profumo?" Chiese Adrian mentre si levava le scarpe.
"Stranamente, sì. Detesto la liquirizia, ma questo odore mi piace molto." Mostrò un piccolo sorriso mentre lo osservava sedersi accanto a lei con le gambe distese e le mani dietro la schiena. Adrian guardò in basso con occhi malinconici e rimase brevemente in silenzio, facendo capire a Josephine il motivo, "Vuoi parlare di quello che è successo prima?" Mormorò mentre giocherellava con i suoi anelli.
"Scusami." Sputò subito, alzando il suo sguardo sui suoi occhi trasparenti, "Mi dispiace che Amelie ti abbia detto quelle cose e non volevo che mi vedessi così."
"Ti sei trasformato." Josephine ridacchiò leggermente.
"Sono serio, Jo." Affermò duramente, "Non voglio che tu ti faccia idee sbagliate su di me." Scosse lentamente la testa, "Ci tengo." Mormorò mentre spostava gli occhi lontano da lei.
"Mi hai chiamata Jo." Gli fece notare con un sorriso morbido.
Inizialmente Adrian inarcò le sopracciglia, confuso, prima di annuire, "L'ho fatto...Ti ha dato fastidio?"
"No." Josephine rispose subito, "Ormai puoi avere questo privilegio."
"Ah, sì?" Adrian alzò un sopracciglio e inclinò la testa, "E perché?"
"Mi sono sentita come ti senti tu ora quando ho picchiato Draco l'anno scorso." Deglutì, abbassando lo sguardo, "E proprio come te, ho difeso qualcuno a cui voglio bene." Adrian sorrise e si sistemò con le gambe incrociate davanti a lei, "Non penso male di te, Adrian, non potrei mai farlo per così poco." Posò i suoi occhi dolci su di lui, "Anzi, ti ringrazio per avermi difesa anche se sono perfettamente in grado di farlo da sola."
"Lo so molto bene."
"Stai tranquillo, davvero." Gli fece un sorriso di consolazione, "In realtà, penso solo cose positive di te." Sul volto di Adrian spuntò un sorriso tenero, "Sei il primo ragazzo che mostra un interesse per me e questo non passa inosservato."
Lui ridacchiò per il leggero imbarazzo e decise di confessarle una cosa, "Sai che l'anno scorso ho cercato tante volte il coraggio per chiederti di uscire?"
"Perché non l'hai fatto subito invece di aspettare il ballo?"
"Onestamente..." Si grattò nervosamente la nuca, "Mi facevi un po' paura."
Josephine scoppiò a ridere, "Come potevi avere paura di me?"
"Eri saltata addosso a Malfoy come un orso e te lo sei sbranato, e poi Theodore era riuscito a malapena a tenerti in braccio per quanto ti ribellavi. Piuttosto mi chiedo come gli altri non abbiano paura di te."
"Caspita, Adrian Pucey aveva una paura fottuta di chiedermi di uscire." Annuì lentamente, "Entrerò nella storia." Scherzò, facendolo ridere.
"Dopo un po' di tempo, però ci sono riuscito." Fece spallucce.
"Sì, in fondo è solo passato un anno." Josephine lo canzonò, provocandogli una nuova risata.
"Sei divertente, Jo." Tornò serio mentre la guardava negli occhi e indugiò sul suo leggero sorriso, "Oltre che bellissima."
Cristoforo Colombo - Josephine sollevò un sopracciglio, "Chissà a quante altre prima di me l'hai detto."
Adrian si morse il labbro inferiore, sentendosi sconfitto, "Allora ti dico una cosa che non ho mai detto a nessuna."
La ragazza incrociò le braccia al petto per sfidarlo, "Spara."
"Mi piaci." Parlò con occhi sinceri, incastonati nei suoi, "Sei la prima a cui lo dico e ne sono convinto. Mi piaci dall'anno scorso e non riesco ad ignorarlo."
"E cosa vuoi da me?"
"Conoscerti." Affermò sinceramente, "Vorrei creare un legame con te, essere tuo amico. Poi se dovesse nascere qualcosa di più non mi tirerei indietro."
Josephine ridacchiò e abbassò lo sguardo prima di prendere un respiro profondo, "Capito." Alzò il capo, "Sono contenta che tu me l'abbia detto. Ci vuole coraggio ad esternare i propri sentimenti e l'ho apprezzato. Inoltre, anche a me piacerebbe conoscerti e creare un legame."
Adrian le regalò un grande e dolce sorriso, "Iniziamo, allora." Esclamò con entusiasmo, "Raccontami qualcosa di te."
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