O t t a n t o t t o
"A quanto siamo?" Domandò Josephine con l'attenzione completamente puntata sulla partita di Quidditch.
"10 a 8 per i Grifondoro." Rispose Hermione, "Harry sembra molto carico oggi."
"Non sei l'unica che l'ha notato." Mormorò, alzando un sopracciglio.
"In che senso?"
"Guarda Draco." Annuì verso la figura del ragazzo che volava sulla scopa, "Non ha mai smesso di fissarlo con gli occhi infuocati dall'inizio della partita."
Hermione scosse la testa, "Smetteranno mai di essere rivali?"
"Scherzi?" Posò il suo sguardo incredulo su di lei, "Lo saranno per sempre."
"Merlino, Jo, guarda-" Hermione alzò la voce e sobbalzò mentre indicava col dito Harry e Draco che volavano uno di fianco all'altro.
"Harry Potter e Draco Malfoy si contengono il boccino d'oro." Si sentì la voce amplificata di Lee Jordan, il commentatore della partita.
"Voglio bene a Harry, ma spero vivamente che lo prenda Draco." Sussurrò Josephine con lo sguardo puntato unicamente sul suo Serpeverde che volava sempre più velocemente.
"Sapevo l'avresti detto." Hermione ridacchiò, dandole una gentile carezza sulla spalla.
"Cazzo, sì!" Josephine sganciò un urlo non appena Draco riuscì a superare Harry, avvicinandosi sempre di più al boccino d'oro, "Vai, Draco! Fagli il culo a strisce!" Batté le mani, ansiosa di vederlo vincere.
Draco allungò il braccio mentre Harry gli stava ancora alle calcagna, cercando di superarlo, ma lui non aveva alcuna intenzione di farlo vincere - questa partita era sua.
Volando dietro il boccino, passò davanti agli spalti e in lontananza percepì un - 'Continua così, Draco!' e non ebbe nemmeno bisogno di vedere di chi era quella voce, l'avrebbe riconosciuta tra mille.
Dopo aver preso un respiro profondo strinse maggiormente la mano intorno alla scopa e aumentò la velocità, allungando il braccio sempre di più.
"Malfoy sta quasi per afferrare il boccino d'oro." Disse Lee Jordan al microfono.
"Ci sei, ci sei-" Mormorò Josephine ansiosamente con gli occhi fissi su di lui.
All'improvviso Draco si sporse talmente tanto che cadde a terra, rotolando sul campo, "Maledizione-" Sputò Josephine mentre si precipitava giù dagli spalti per raggiungerlo con la speranza che stesse bene.
Ma, non appena mise piede nel campo, si bloccò sul posto alla vista di Draco seduto sull'erba con lo sguardo fisso sull'oggetto della vittoria tra le dita.
"Draco Malfoy ha preso il boccino d'oro, Serpeverde vince!"
La folla di studenti ed insegnanti applaudì, fischiò e urlò, esultando per la vittoria e l'intera squadra di Draco volò intorno a lui per applaudirgli, specialmente Blaise che scese con i piedi a terra per dargli un'orgogliosa pacca sulla schiena.
"Sei stato grande, amico." Sorrise allegramente dopo essersi accovacciato accanto a lui, "Guarda." Mormorò, alzando il capo per invitarlo a fare lo stesso.
Draco alzò lo sguardo sugli spalti da cui gli spettatori continuavano ad applaudire e, per la prima volta, si sentì acclamato da qualcuno per aver fatto una bella cosa.
Ruotò la testa intorno a tutto il campo fino a che i suoi occhi non atterrarono su una particolare ragazza all'entrata - la stessa ragazza di cui prima aveva sentito la voce in mezzo a tutte le altre, ora lo stava guardando divertita con le braccia incrociate al petto, la bocca arricciata e un sopracciglio alzato mentre scuoteva la testa.
Si era preoccupata per lui inutilmente.
Sulle sue labbra si inarcò un ghigno e, subito, scattò in piedi per saltare nuovamente sulla scopa, prendendo il volo. Josephine si accigliò, non capendo le sue intenzioni e lo guardò mentre veniva verso di lei.
All'improvviso, senza che se ne accorgesse, si staccò da terra e si ritrovò seduta a gambe aperte, attaccata al corpo di Draco, petto contro petto, mentre le mani del biondo tenevano saldamente la scopa.
"Cazzo-" Gridò per la sorpresa con le braccia avvolte intorno al corpo di Draco che ridacchiava.
"Eri corsa da me?" Mormorò, guardandola intensamente negli occhi mentre volava sempre più in alto, seguito dagli occhi di tutti. Sapeva benissimo di non dover fare questo tipo di scene in pubblico insieme a lei, ma non era riuscito a resistere e voleva sfogare la sua gioia con lei.
"Non illuderti." La avvertì fermamente con voce severa, "Stavo solo andando via perché mi stavo annoiando, ma poi ho visto che avevi fatto vincere la nostra casa."
Draco roteò gli occhi e, nello stesso momento in cui posò di nuovo gli occhi nei suoi, le sue pupille si dilatarono notevolmente nei suoi occhi azzurri.
"Vieni qui, stupida." Disse prima di schiacciare le labbra sulle sue con i capelli di lei che svolazzavano, accarezzandogli il viso.
Nel frattempo si erano allontanati abbastanza da non poter essere più visti dal campo di Quidditch, volando nei dintorni non troppo distanti.
Josephine si staccò dal bacio e si schiarì la gola, "Lo sai che puzzi, Draco?"
Lui si lasciò scappare una risata, "Hai ragione, mi dispiace."
"Sì beh... vai a farti una doccia."
—
"Comunque ho capito perché la gente ti trova così spiritosa." Disse Draco mentre camminava al fianco di Josephine per andare nella sala comune Serpeverde.
"L'hai capito?" Chiese curiosamente, alzando un sopracciglio.
"È perché sei svitata." Affermò con le mani nelle tasche dei pantaloni.
"Cosa?" Alzò la voce con disappunto, "Io mi chiedo perché ti sei impuntato su questa cosa, oltretutto non vera."
"Ah, no?" Scattò, sollevando entrambe le sopracciglia, "Ti devo ricordare di quella volta che hai fatto la danza della pioggia perché era troppo caldo?"
"Per quello non puoi dirmi niente-" Sibilò subito per giustificarsi, fermandosi davanti l'entrata della sala comune, "Perché aveva funzionato e anche molto bene."
"Oh, sì - Purosangue" Ridacchiò mentre diceva la parola d'ordine per entrare, "Sono sicuro che aveva iniziato a piovere perché una squilibrata si era messa a ballare in giardino."
"Ma certo." Disse fermamente, "Sennò per cosa esiste la danza della pioggia?"
Draco sbuffò e roteò gli occhi, "Per fortuna sei bella." Borbottò a bassa voce, ricevendo un'occhiataccia da lei.
Lui, in risposta, ghignò, "Hai da fare?" Si appoggiò con la spalla contro il muro, "Tipo adesso?"
Josephine alzò un sopracciglio, "Cos'hai in mente?" Mormorò con voce rauca e sensuale al tempo stesso.
Draco scrollò le spalle, guardandola intensamente, "Potrei avere una ricompensa per la mia grandiosa bravura che ha fatto vincere i Serpeverde."
A quelle parole sulle sue labbra crebbe un sorrisetto malizioso mentre faceva un passo verso di lui per toccargli delicatamente il ciuffo biondo con le dita e posò un bacio sulla sua fronte.
"Questo ti basta?" Sussurrò lascivamente, facendo appesantire il respiro di Draco.
Lui scosse lentamente la testa, "Baciami il cazzo, piuttosto." Ringhiò schiettamente, avvolgendo il braccio intorno alla sua vita per tirarla più vicino.
"Proposta allettante." Sorrise con soddisfazione mentre portava le mani sul suo petto, spingendolo all'indietro mentre camminava verso la camera di Draco. Quando la sua schiena si scontrò con la porta tirò giù la maniglia ed entrarono, baciandosi con foga.
"Ehm, scusate?"
Entrambi sussultarono non appena Blaise si schiarì la voce per catturare la loro attenzione e si voltarono di scatto, fermandosi a guardare Theodore e Blaise seduti sui loro rispettivi letti.
"Ciao, ragazzi-" Josephine li salutò, ridacchiando per il leggero imbarazzo.
"Ciao-" Borbottò Theodore con gli occhi spenti su di lei.
I lineamenti del suo viso teso si rilassarono e si avvicinò lentamente con aria preoccupata, "È successo qualcosa, Teddy?"
Lui prese la lettera poggiata sul suo letto e gliela porse, senza riferire parola. Delicatamente la prese in mano per leggerla attentamente con le sopracciglia aggrottate.
Il suo respiro si faceva sempre più pesante mano a mano che andava avanti nella lettura e ansimò appena aumentò notevolmente il suo battito cardiaco.
"Teddy-" Sussurrò, scioccata, portandosi la mano sul petto, "Io-io non so cosa..."
"È arrivata la stessa lettera anche a me." Disse Blaise mentre mostrava il foglio di carta che teneva tra le dita.
"Mi sono perso qualcosa?" Domandò Draco in cerca di una spiegazione.
Josephine prese un respiro profondo mentre teneva gli occhi ancora fissi sulla lettera, "Teddy e Blaise riceveranno il marchio nero dopo la fine della scuola."
Lo stomaco di Draco si contorse alla menzione del marchio e si toccò istintivamente il braccio sinistro, stringendo i denti al ricordi del dolore atroce che aveva provato quando Voldemort aveva quasi conficcato la bacchetta nel suo braccio.
Il suo viso prese colore per il caldo che si divampava dentro di lui. Succedeva ogni volta che ripensava al suo obbligatorio giuramento di fedeltà al Signore Oscuro.
Ma ora anche i suoi amici lo avrebbero ricevuto e non avrebbe potuto andare peggio di così.
"Mi dispiace molto." Mormorò Josephine con occhi tristi mentre alternava lo sguardo tra Theodore e Blaise.
"Lo sapevamo già." Theodore le regalò un piccolo sorriso forzato, allungando la mano per accarezzare gentilmente i suoi capelli, "Era solo questione di tempo."
Blaise sospirò pesantemente e, di colpo, accartocciò la lettera e la lanciò fuori dalla finestra, "Ragazzi-" Disse con tono fermo e le mani sui fianchi. Tutti ruotarono la testa e lo guardarono con perplessità.
"Ho un'idea, ma ho bisogno del vostro aiuto."
"Dicci." Josephine lo incitò con un cenno del capo.
"Prima che diventi un mangiamorte voglio fare una cosa." Continuò seriamente Blaise sotto gli occhi curiosi di tutti, "Voglio sposare Daphne."
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro