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D i c i o t t o

-scene violente-


"Ciao a tutti." Josephine salutò allegramente i suoi amici mentre si sedeva insieme a Theodore in Sala Grande per la colazione.

"Finalmen- oddio!" Pronunciò Blaise mentre alzava lo sguardo su di lei, "Ma che ti è successo?" Si accigliò con aria smarrita, ma prima che Josephine potesse rispondere ricevette un coppino da Draco. "Ahia!" Gridò, massaggiandosi la nuca, "Ho solo chiesto cosa è successo, sono sempre l'ultimo a sapere le cose."

Josephine ridacchiò, "Non sei l'ultimo tranquillo, si tratta di una malattia della pelle, ma niente di grave non preoccuparti. Mi provoca solo queste macchiette sul corpo."

Blaise rimase in silenzio, senza sbattere le palpebre, "Per Salazar, Jo, ci hai fatto preoccupare a morte solo per delle lentiggini?" Alzò la voce, incredulo, facendola scoppiare a ridere, "La prossima volta se magari hai un brufolo gigante sulla punta del naso, mi raccomando rinchiuditi in una torre su un'isola deserta."

"Che schifo, Blaise." Commentò Pansy con una smorfia disgustata in viso, "Se lo avessi io quel brufolo non mi vedreste più."

"Possiamo provare." Propose Draco, facendo ridere tutti tranne Pansy.

"Ti mancherei troppo, Dracuccio." Scivolò qualche centimetro più vicino a lui e gli accarezzò i capelli.

"Scollati." Scostò bruscamente la testa per evitare il suo tocco.

Pansy, rattristata, andò a rifugiarsi da Blaise che le accarezzò la spalla per consolarla e Draco riprese a mangiare prima di posare lo sguardo su Josephine e Theodore davanti a lui. Il ragazzo le stava dicendo qualcosa all'orecchio e qualsiasi cosa fosse, la fece sorridere molto. Continuò a sussurrarle cose, ma questa volta si guardarono negli occhi per alcuni secondi e lei posò un delicato bacio sulla sua guancia. Vedendoli così affiatati, Draco sentì una grande voglia di dare fastidio a Theodore. Sapeva benissimo che la cosa che lo turbava di più in assoluto era essere interrotto durante un momento dolce con la sua migliore amica.

Tornò con lo sguardo sul suo piatto e con voce ferma disse, "Allora Jòsephine, oggi-"

"Si dice Josephine." I suoi occhi grigi saettarono in quelli scuri di Theodore con uno sguardo frustrato, "Se vuoi chiamarla per nome almeno fallo bene."

Josephine non riuscì a capire bene cosa stesse succedendo mentre Blaise e Pansy si parlavano a bassa voce, guardando i loro due amici scambiarsi sguardi di fuoco, "Lo vedi anche tu?" Domandò Pansy.

"Sì, e non so se è divertente o preoccupante." Rispose Blaise mentre si portava il bicchiere alle labbra.

Josephine capì che tra i due al momento non scorreva buon sangue e decise di intervenire, "Teddy, non importa." Gli diede una leggera spallata, "Meglio Jòsephine che Blake, anzi in realtà suona anche bene." Vedendo che la situazione non era cambiata di una virgola e che Draco e Theodore continuavano a guardarsi con sfida, continuò a parlare, "Non trovate anche voi?" Si rivolse agli altri, "Blaise?!" Sgranò gli occhi con impazienza per incitarlo a fare qualcosa.

"Sì, certo non è così male in fin dei conti." Si avvicinò a Draco e avvolse il braccio intorno alle sue spalle, "È alternativo, no?"

Draco ruppe il contatto visivo per rivolgerlo a Blaise, "Infatti, a me piace di più Jòsephine."

Anche Theodore si distaccò e fu come se fosse uscito da uno strato di trance, "Che ti è preso, Teddy?" Sussurrò Josephine. Non si era mai comportato così prima d'ora, soprattutto con Draco.

"Tranquilla, sono solo ancora un po' nervoso da ieri sera grazie a lui."

"Cosa è successo?"

"Lascia stare, andiamo in classe." Si alzò e salutò i suoi amici, seguito da Josephine.

Una volta allontanati, Blaise si gettò su Draco e sussurrò, "Da quando la chiami Jòsephine? Cosa mi sono perso?"

"Veramente nulla."

"E invece vuoi spiegarmi perché hai provocato Theodore in quel modo ieri sera?"

"Il solito. Mi piace stuzzicare, dovresti saperlo ormai." Scrollò le spalle.

"Dovevi farlo proprio mettendo in mezzo Jo?"

"Come colpirlo se non attraverso il suo punto più debole?" Mostrò un ghigno.

Blaise ridacchiò cupamente, "Sei proprio crudele, amico. Lasciatelo dire." Scosse la testa.

"È quello che mi riesce meglio e mi diverte." Affermò Draco con superiorità.

"Ciao." Una voce sottile e femminile con un accento particolare richiamò l'attenzione di Draco, intento a studiare seduto sull'erba mentre Josephine dipingeva. Alzò lo sguardo e si ritrovò in piedi davanti a lui una ragazza dai capelli biondi lisci e gli occhi scuri della Beauxbatons, vestita di blu, che lo guardava dall'alto.

"Ciao." Rispose Draco con un ghigno, tirandosi su per stringerle la mano, "Draco Malfoy."

"Adèle Budois, molto piacere Draco." Gli strinse la mano mentre sorrideva con occhi intensi.

Josephine dava le spalle ai due ragazzi, ma quando capì che si era aggiunta una nuova compagnia, ruotò un po' la testa per vedere una bellissima ragazza e Draco che si guardavano sensualmente. Allora, accennò un sorriso e si rigirò, lasciandoli parlare.

"Cosa posso fare per te?" La scrutò dall'alto verso il basso.

"Volevo chiederti se avessi voglia di accompagnarmi in un posto in cui parlare..." Si guardò intorno finché il suo sguardo non atterrò su Josephine, girata di nuovo di spalle, "...in pace." Concluse la frase con una smorfia di disprezzo.

Draco si ricordò che c'era anche lei con loro e, essendo un ragazzo ben educato, decise di presentarle prima di andarsene con quella bella ragazza, "Ma certo-" Adèle tornò con l'attenzione su di lui e gli sorrise mentre lui le faceva l'occhiolino, "Jòsephine?" Lei si voltò, "Posso lasciarti tutta sola mentre io vado a fare un giro con la signorina?" Domandò, inclinando la testa verso la ragazza francese.

"Certo che sì." Gli fece l'occhiolino e mostrò un sorriso malizioso, "Divertitevi."

Adèle si accinse a lanciare uno sguardo minaccioso a Josephine, ma appena Draco le fece cenno con la testa di andare, il suo viso esplose in una smorfia di disgusto, "Oddio, ma cos'hai in faccia?" Alzò la voce, "Sei cascata nel fango?"

"Come scusa?" Chiese Josephine con le labbra unite in un modo più che furioso.

"Mio dio, dovresti lavarti, cara, sei tutta sporca." Continuò a farsi beffe di lei e a prenderla in giro per le sue lentiggini, "Non credi, Draco?" Si rivolse a lui.

Lui, però, era tutt'altro che d'accordo, "Ma che stai dicendo?" Ringhiò con la fronte corrugata e un tono più che irritato.

"Sto dicendo che la tua amichetta non sa cos'è il sapone." Indicò Josephine, "È lurida, guardala!"

"Attenta a come parli-" Draco decise di prendere in mano la situazione, fino a che non venne interrotto da uno scatto improvviso.

"Che cosa hai detto, Pepè la puzzola?" Josephine si avvicinò minacciosamente verso la francese e ora si ritrovavano faccia a faccia.

"Come mi hai chiamata?" La spinse, facendola indietreggiare, "Stammi lontano, schifosa. L'unica che puzza qui sei tu." Ridacchiò, posando lo sguardo su Draco, pensando che stesse ridendo anche lui.

Invece, Draco la fissava con la rabbia che gli fumava dagli occhi e, nel momento in cui stava per aprire bocca, Josephine si catapultò su di lei e la spinse ripetutamente, "Chi cazzo ti credi di essere, brutta stronza?" Ribollì mentre le gridava in faccia, e la prese per i capelli per buttarla a terra.

In un secondo, le due ragazze vennero circondate da una cerchia di studenti che guardavano la scena di Josephine che continuava a tirarle i capelli biondi e Adèle, sotto di lei, che si dimenava per togliersela di dosso, ma senza successo. Draco, davanti a questo scenario, non mosse un muscolo. Non solamente perché gli piaceva vedere due ragazze litigare, ma per godersi il lato di Josephine che più adorava.

Ora che la vedeva così, ne rimase ancora più affascinato. Non le separò perché era concentrato su di lei che si era trasformata di nuovo in una leonessa. Anche se cercava di svegliarsi per fare qualcosa e farla smettere, non ci riuscì. Gli erano sempre piaciute le ragazze con il fegato.

"Jo!" La voce di Theodore si fece strada tra gli studenti, "Ma che diavolo fai?" Corse da lei e la afferrò per la vita, tirandola su mentre lei continuava a dimenarsi.

"Adèle!" Due ragazze della Beauxbatons andarono in soccorso della loro amica che era rimasta a terra a piangere, "Stai bene?"

"Lasciami andare!" Gridò Josephine, cercando di allentare la presa di Theodore dalla sua vita.

"Calmati, Jo!" La portò lontano, "Blaise!" Chiamò l'amico che era andato a prendere Draco.

"Amico, vieni-" Gli fece cenno di seguire Theodore e lui fece come gli aveva detto, "Tu sai cosa è successo?"

"Qualcosa di epico."

"Jo, lo sai che adoro quando tiri fuori gli artigli ma cosa diavolo ti è saltato in mente?" Le chiese Theodore mentre la fissava fare avanti e indietro davanti a lui nella sala comune.

"Hai picchiato una ragazza della scuola che ospitiamo, questa è davvero grave." Blaise si grattò la nuca.

"Lo sai cosa è davvero grave?" Interrogò Josephine ancora arrabbiata, "Che quella stronza mi abbia detto che sono sporca per colpa di queste dannate lentiggini, se l'è meritato."

"Cosa vuoi fare, allora? Picchiare tutti i bulli a scuola?" Theodore alzò la voce.

"Con me l'ha fatto." Intervenne Draco.

Il moro si voltò verso di lui, la rabbia nei suoi occhi, "Tu eri lì, avresti dovuto fermarle."

"Senti Nott, quella francesina l'ha chiamata lurida e l'ha presa per il culo. Io sono dalla sua parte, cazzo." Rispose con voce ferma, indicando la ragazza con il capo.

"Dovevi separarle in ogni caso, Malfoy."

"Forse avrei dovuto, ma Jòsephine è stata grandiosa e si è fatta valere davanti a quella stronza perché è così che funziona." Disse Draco con voce severa, "Non l'ha nemmeno picchiata, le ha solo tirato i capelli quindi si è anche ben controllata. Se fossi stato io al suo posto avrei fatto peggio."

Gli occhi di Josephine si sciolsero alle parole di Draco. Non le importava che non l'avesse difesa davanti a quella ragazza e che non le avesse separate, anzi si sarebbe arrabbiata se l'avesse fatto. Conosceva le sue capacità e non aveva bisogno di essere protetta dagli altri.

"Ha ragione." Affermò Blaise, "Theo, non puoi negare che quella ha esagerato. Tu che avresti fatto se un ragazzo avesse detto le stesse cose a Jo?"

Theodore ridacchiò nervosamente e scosse la testa, "L'avrei ucciso." Posò lo sguardo sulla sua migliore amica e le sorrise, invitandola ad abbracciarlo e lei lo fece all'istante.

"E pensare che Pepè la puzzola aveva chiesto a Draco di uscire."

"Davvero?" Blaise spalancò gli occhi, "Anche se è una bastarda è molto bella."

Draco ridacchiò brevemente prima di tornare serio subito, guardandosi le scarpe. Sì, era bella e se non si fosse avvicinato così tanto a Josephine adesso sarebbe chissà dove con lei. Draco di solito andava d'accordo con le bulle come lui, ma percepì che qualcosa era cambiato. Non gli era piaciuto affatto quello che aveva detto a Josephine ed era sul punto di difenderla prima che lei si scagliasse su Adèle.

Salazar, stava per difenderla - realizzò Draco al ricordo delle parole che avrebbe voluto dire alla francese per averla chiamata sporca. Ma meglio che fosse andata così da una parte, se l'avesse difesa si sarebbe mostrato molto legato a lei quando in realtà non lo era.

Draco non aveva un obiettivo preciso con Josephine e fino ad ora il suo più grande traguardo era stato chiamarla per nome. Quello l'aveva lasciato esterrefatto, ma la cosa importante era che ora si stava abituando e non gli dispiaceva così tanto. Se lo meritava dopo tutto quello che le aveva fatto passare negli anni precedenti.

Eppure, ora capiva il timore che aveva Josephine di farsi vedere in giro. Aveva paura di questo e che non riuscisse a controllarsi, e probabilmente aveva sbagliato a reagire in modo aggressivo, ma a Draco non importava niente. Era stata fantastica ed era rimasto affascinato, ancora una volta, dalla sua energia.

"Ma chi è Pepè la puzzola?" Chiese Blaise, confuso.

Alla sua domanda Josephine scoppiò a ridere insieme a Theodore che erano gli unici a sapere chi fosse, "Un personaggio francese di un cartone babbano." Spiegò il ragazzo.

"Sarebbe questa francesina che ci ha provato con Draco?"

"Oh sì e lui non vedeva l'ora di portarla a vedere il tramonto, vero Don Freezer?" Josephine lo canzonò un po'.

"Ti sembro un tipo da tramonto?" Le chiese Draco freddamente.

"I ragazzi farebbero di tutto pur di baciare una ragazza." Josephine sbuffò.

"Non sono nemmeno un tipo da baci." La corresse, scuotendo la testa.

"Certo come no." Roteò gli occhi.

"Draco, ti piacciono le mie tette?" Blaise imitò l'accento francese con un cuscino infilato sotto la maglietta per spremere il suo seno finto addosso al biondo.

Draco scoppiò a ridere mentre cercava di spingerlo via, "Non sei il mio tipo, Zabini."

"Hai ragione, il tuo tipo è Pepè." Continuò Josephine, ridendo.

Draco alzò gli occhi, "Chi lo sa." Mormorò, sorridendole.

"Comunque se ci uscirai, assicurati che stia lontana da me." Lo avvertì severamente.

"Dopo quello che ti ha fatto non ti importa se esce con lei?" Le chiese Theodore, il suo volto confuso.

"Pepè uscirebbe con lui, mica con me." Josephine puntualizzò, alzando le spalle e mostrandosi indifferente davanti alla questione.

"Me lo annoterò." Draco le fece un cenno col capo. Ma Josephine non aveva capito che a Draco non importava nulla di quella ragazza.

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