C e n t o - d o d i c i
"Raccogli quello che ti piace di più."
Le palpebre di Draco sbattevano molto lentamente mentre osservava con amore la sua ragazza inginocchiata sul prato, vicino alla bambina dai capelli biondi legati in due trecce ordinate. Le osservava da lontano mentre sedeva su una sedia fumando una sigaretta.
Si erano conosciute da pochi giorni, ma Dorothy si era legata a lei come se fosse sua sorella maggiore.
"Questo." La voce sottile e dolce di Dorothy fece sorridere Josephine, che sgranò gli occhi sul fiore tra quelle piccole dita.
"È un'ottima scelta." Le sorrise gentilmente, "E come mai ti piace?"
"Per il colore, mi piace il viola." Rispose la bambina mentre studiava con curiosità il fiore.
"Lo sai che tutti i fiori che vedi qui intorno a noi vogliono dire qualcosa?"
Draco sorrise affettuosamente appena sentì quelle parole e si immaginò che al posto di Josephine ci fosse la zia Maryam e che al posto di Dorothy, invece, ci fosse Josephine, come se volesse insegnare alla piccoletta quello che era stato insegnato a lei quando aveva la sua età.
La bambina spalancò la bocca, "Quindi i fiori parlano?"
Josephine ridacchiò teneramente, "In un certo senso sì." Annuì, "Contengono dei messaggi, un significato - si chiama il linguaggio dei fiori."
"E questo fiore cosa dice?"
"Beh, intanto il signor fiore ha un nome. Si chiama Croco e significa giovinezza gioiosa - il fiore più adatto che potessi scegliere per te." Sorrise mentre accarezzava i petali viola.
Dorothy alzò curiosamente lo sguardo sui suoi occhi azzurri luccicanti sotto i raggi del sole, "Ma come fai a sapere quello che dicono?"
A quella domanda il sorriso di Josephine si alleviò gradualmente mentre teneva lo sguardo sul fiore di Croco, spezzando il cuore di Draco. Vide la tristezza navigare nelle sue limpide iridi mentre la bambina aspettava innocentemente la risposta.
Draco stava per alzarsi e distrarre la situazione in un altro discorso, quando la vide sorridere di nuovo, "Una persona molto importante della mia vita mi ha insegnato tutto quello che riguarda i fiori e il loro linguaggio." Mormorò guardando dolcemente Dorothy negli occhi, "Avevo la tua età quando mi ha insegnato il primo fiore."
"E qual era?"
Josephine rimase brevemente in silenzio mentre continuava a sorridere, "La primula." Rispose a bassa voce, "Che è anche il mio nome."
Dorothy sgranò gli occhi dalla meraviglia, "Ti chiami come un fiore?" Domandò con entusiasmo, "Cosa dice la primula?"
Prima che Josephine potesse rispondere, qualcun altro la precedette.
"Rinascita." Mormorò Draco mentre si avvicinava a loro con gli occhi incastonati in quelli di Josephine, che gli sorrideva dolcemente. La testa di Dorothy guizzò verso di lui, "Felicità." Continuò percorrendo gli ultimi passi, "Gioia." Si fermò accanto alla bambina.
"Anche tu sai cosa dicono i fiori?" Domandò gioiosamente Dorothy.
Draco abbassò la testa per guardarla dall'alto e posò una mano sui suoi capelli biondi, "Li ho imparati grazie a lei." Inclinò la testa verso la ragazza in ginocchio davanti a loro.
"Li insegni anche a me?" Chiese la bambina prima di correre da lei per avvolgere le braccia intorno al suo collo e saltarle in grembo, "Per favore?"
Josephine ridacchiò e accarezzò la sua piccola schiena, "Certo, tesoro."
"Allora mi unisco anche io, così ripasso." Disse Draco e si accovacciò per sedersi sul prato accanto a loro con le gambe piegate al petto e le braccia appoggiate sulle ginocchia.
"D'accordo." Gli sorrise teneramente prima di guardarsi intorno e raccogliere un fiore, "Allora che fiore è questo, Draco?" Chiese mentre lo faceva ruotare tra le sue dita.
"Questo è facile." Sbuffò, trovandolo di una semplicità incredibile, "Coreosside e significa sempre allegro. Fammene uno più difficile."
Josephine gli alzò un sopracciglio contro e si guardò di nuovo intorno prima di sussultare e sporgersi per prendere un altro fiore, "Questo?" Domandò mentre glielo mostrava.
Gli occhi di Draco scintillarono nel momento in cui posò gli occhi sul fiore di Eustoma - la stessa tipologia di fiore che aveva rappresentato nel quadro che aveva dipinto per il suo compleanno.
Alzò il suo sguardo intenerito su di lei, che gli sorrideva con la dolcezza che le illuminava il viso, "Eustoma." Dichiarò mentre la guardava, "Apprezzamento."
Josephine inclinò leggermente la testa, "Non ero sicura che riuscissi a ricordartelo."
"Come potrei dimenticarmi?" Draco roteò gli occhi prima di posarli sulla bambina, "Dorothy, sapevi che Jo è molto brava a dipingere?" Domandò con un morbido sorriso in volto.
Vide i suoi occhi dolci illuminarsi mentre Josephine si schiariva nervosamente la gola, "Me la cavo." Lo corresse con le guance arrossate per l'imbarazzo.
"Jo, ti prego, mi insegni!" Strillò Dorothy mentre la scuoteva energicamente dall'entusiasmo.
"Un'altra volta, tesoro, d'accordo?" Disse gentilmente sorridendole e trascinò malvagiamente il suo sguardo su Draco, che si accigliò per il ghigno che vide sulle sue labbra, "Dorothy, non credi a Draco serva un bel taglio di capelli?"
"Oddio mio." Borbottò il ragazzo chiudendo gli occhi. Non sapeva perché ma da quale parte nella sua testa sapeva che volesse arrivare proprio lì.
"Che ne dici di aiutarmi?" Continuò Josephine sorridendo allegramente alla bambina sulle sue gambe.
"No." Scattò Draco mentre scuoteva seriamente la testa, "Te lo scordi che mi faccio toccare i capelli da lei."
—
"Cosa ho fatto di male nella vita?" Sussurrò Draco con voce addolorata mentre alzava gli occhi al cielo.
"Coraggio, Draco, non fare la femminuccia." Josephine si fece beffe di lui ridacchiando mentre prendeva le forbici dal comodino, "Dov'è finito l'arrogante principe Serpeverde?"
Draco posò il suo sguardo scocciato su di lei, "Non credevo che la mia ragazza fosse una vipera velenosa."
Lei sollevò curiosamente le sopracciglia, "Attento a quello che dici." Lo minacciò mettendo bene in mostra le forbici che teneva in mano.
Draco sospirò e roteò gli occhi, "Sei insopportabile."
"Non essere cattivo con Jo." Lo rimproverò Dorothy abbracciando protettivamente le gambe della ragazza in piedi accanto a lei.
"Adesso ho anche la guardia del corpo." Scherzò Josephine facendolo sorridere, "Iniziamo."
"Jo, per favore." Draco la pregò mentre lei si avvicinava a lui, "Non farmi toccare da lei." Sussurrò facendo riferimento alla piccola.
"Rilassati." Gli fece l'occhiolino prima di sezionare una ciocca bionda e tagliarla, mostrandola allegramente davanti agli occhi annoiati di Draco. Continuò così per tutta la testa fino a raggiungere il suo solito taglio perfetto e ordinato.
"Sei divino." Lo prese in giro mentre lo accompagnava a guardarsi allo specchio. Draco studiò nel dettaglio i suoi capelli, così attentamente da spazientire Josephine, "Oh smettila e dimmi che ho fatto un bel lavoro." Disse ad alta voce gesticolando.
"Beh, sì." Mormorò lui distrattamente mentre continuava ad analizzare il suo riflesso, "Non sono male." Confessò spostando l'attenzione sul riflesso di Josephine nello specchio e notò il suo sguardo pensieroso, "Che ti prende?"
Esitò brevemente, "Pensavo..." Disse a bassa voce, "Se mi tagliassi i capelli anche io?"
La testa di Draco ruotò lentamente oltre la sua spalla per guardarla direttamente in viso, "Perché vorresti farlo?" Domandò sconcertato.
Josephine scrollò le spalle, "Ne sento il bisogno." Mormorò con aria triste mentre continuava a guardarsi allo specchio.
Draco allungò le mani verso la sua mascella per prenderla a coppa, "Amore." Fece spostare la sua attenzione su di lui, "Se credi che ti farà stare meglio puoi anche rasarti tutti i capelli a zero." Disse facendola teneramente ridere, "Però sono serio, fa come ti senti. Per me sarai sempre bellissima, sia fuori che dentro."
Josephine gli sorrise mentre si metteva in punta di piedi per baciarlo sulle labbra, "A te lo scettro." Mormorò mentre gli passava le forbici.
Draco avvolse la mano intorno alla sua per prendere lo strumento, "Sei una tosta, lo sai?" Mormorò fissandola dolcemente negli occhi con un sorriso.
Josephine annuì e chinò la testa mentre andava a sedersi sulla sedia su cui sedeva prima Draco, il quale rimase in piedi davanti a lei, "Sei sicura?" Chiese e lei annuì di nuovo.
Draco esitò qualche secondo per imprimersi nella mente l'immagine della sua ragazza con i suoi bellissimi lunghi capelli morbidi e lucenti, prima di iniziare a tagliarli e lasciare che cadessero a terra.
Quello che sembrava essere un semplice taglio di capelli celava dietro di sé la dimostrazione della forza di Josephine a volersi mettere alle spalle tutto quello che era successo con Adrian e andare avanti.
E Draco la ammirava con tutto se stesso per questo.
Alla fine di tutto Draco posò delicatamente il mento sulla sua testa odorante di cocco, su cui lasciò un tenero bacio mentre accarezzava le punte dei suoi capelli neri come la pece che le sfioravano la mascella.
"Sei stupenda." Le sussurrò mentre guardava il suo riflesso nello specchio fissare il suo nuovo taglio.
Josephine alzò gli occhi sui suoi grigi e sorrise, facendogli sciogliere il cuore.
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