4.
<<Oookey... voglio stare al gioco! Per qual motivo ci sarebbero questi Clan? >> Domamdai incrociando le dita sul tavolino.
<<Ma dove diavolo hai vissuto fino ad ora? A Disneyland? Droga, prostituzione, lotta per il territorio! E tutto per colpa di quei maledetti Foster!>> il sangue mi si gelò nelle vene
<<Come? I Foster? Che c'entrano loro in tutto questo?>> cercai di essere il piu tranquilla possibile ma le mani iniziarono a sudare.
<<Amore... sono dei mostri! se siamo in condizioni cosi critiche è perché le loro fabbriche rivendono a noi del rango povero medicinali di scarto per risparmiare sullo spaccio di droghe che creano li! Praticamente sono degli spacciatori legalizzati!>> Ero spaventata, arrabbiata e impautita tutto insieme.
<<Non è vero! È una bugia!>> presi il giubbotto di pelle e la tazza cadde a terra frantumandosi in mille pezzi.
<<Ma dove vai! TORNA QUI!>> sentì dire alle mie spalle ma ero già lontana.
Arrivai fino al porto, totalmente nel panico e priva di forze. Qualcuno aveva inscenato la mia morte e ammazzato la mia famiglia, non potevo fidarmi di nessuno, non potevo chiedere aiuto a nessuno!
Iniziai a ripensare alle parole di quella ragazza e guardandomi intorno iniziai a vedere ragazzi e ragazze guardarmi in modo strano, ero totalmente nel panico. Le mie paure iniziarono ad essere tangibili quando tornando in dietro mi accorsi che qualcuno mi stava seguendo. Ormai presa dal panico piu totale iniziai a correre per i vicoli sperando di seminarli, mi sentii strattonare e qualcosa mi copri la bocca come quella notte, una mano mi impediva di urlare. NO, MI AVEVANO TROVATO DI NUOVO! Morsi con tutta la forza che avevo in corpo il mio aggressore e con una testa in dietro riuscì a liberarmi riprendendo a correre lontano. Ero ormai in iperventilazione, attorno a me solo mura e vicoli strettissimi; ero fottuta... sentivo le voci dei ragazzi del porto avvicinarsi. Mi accovacciai a terra e sussultai quando un ragazzo dietro un cappuccio scuro si parò davanti a me.
<<Bene bene... cosa porta il vento oggi... Uno dei Moth.>> Uno dei tagazzi si fece avanti. <<Una piccola falena impaurita... e sola!>> risero tutti ma il loro sorriso si spense subito. <<Cazzo é lui.>> Disse uno di loro arretrando di un passo.
<<Vogliamo solo la ragazza! >> si voltò appena, non riuscii a vedergli il volto.
<<Ahhh ragazzi... non credo proprio!>> i ragazzi tirarono fuori catene e tirapugni in metallo ma il tizio davanti a me non mosse una foglia. Aspettò invitandoli a farsi sotto e fu tutto cosi veloce e io avevo il volto coperto dalle mani ma i miei inseguitori caddero uno dietro l'altro con la faccia piena di sangue.
<<Vattene... ora! >> disse il ragazzo all'ultimo superstite che poteva ancora camminare.
Ripensai alla conversazione avuta con Jaz e iniziai ad avere paura, sicuramente facevano entrambi parte di un clan. Mi sollevai facendo attenzione a non fissarlo.
<<Se devo morire fallo subito, sarà un bene per tutti!>> mi sentii afferrare il polso, non opposi resistenza, non avevo paura, volevo solo che tutto finisse presto. Sentii qualcosa stringermi e quando riaprii gli occhi non c'era piu nessuno. Le ginocchia cedettero e poco dopo vidi arrivare una massa di capelli rossi a salvarmi. <<Zoe! Stai bene? >> disse scavalcando i corpi a terra di quei tizi che mi avevano rincorso.
Jaz mi riportò al suo negozio, eeo ancora sitto choc. Salimmo una scala esterna per entrare in un piccolo appartamento al piano di sopra.
<<Non è il massimo ma è pulito e ha tutto ciò che ti serve! Puoi stare qui se vuoi!>> Disse adagiandomi su un divano e mettendomi una coperta sulle spalle.
<<Non posso pagarti!>> la voce mi tramava, ero totalmente sotto choc.
<Lavorerai per me! Ho sempre bisogno di una mano!>> mi preparò una tazza di thè caldo e dopo qualche minuto iniziai a sentirmi meglio, almeno non avrei dormito per strada. <<Che è successo? >> mi chiese sedendosi accanto a me avvolgendomi le spalle. Non la conoscevo nemmeno, eppure era stata cosi gentile con me, nessuno del "mio mondo" lo avrebbe mai fatto.
<<Mi stavano inseguendo, poi è arrivato un tizio e ha steso tutti, poi se ne è andato via.>>
<<Che marchio avevano quelli che ti inseguivano? >> cercai di mettere a fuco ma non ci riuscii.
<<Io... io... non lo so! Ma loro hanno detto un nome... Moth!>> si buttò sullo schienale del divano.
<<Sei stata fortunata, è il mio clan!>> alzò la mano, ricollegai solo allora che Moth era sinonimo di Falena.
<<Drake sarà contento quando ti unirai a noi!>> disse alzandosi in piedi.
<<No, io... non voglio, non sono la proprietà di nessuno.>> Mi alzai indicando fuori la finestra.
<<Questa, è roba da pazzi! Te ne rendi conto? Trattare le persone come proprietà! Io non sono una proprietà!>>
Rimase imbambolata a guardare il mio braccio
<<Non ci posso credere! IL BRACCIALE D'ARGENTO>> mi afferrò il polso con una forza che pensai me lo staccasse.
<<Non sapevo nemmeno di averlo!>> lo guardava e lo riguardava. Era d'argento rigido che somigliava molto ad una manetta, al centro il simbolo di una falena con un lucchetto sul teschio che aveva sul dorso.
<<Dio... che storia! Rox andrà su tutte le furie!>> saltlava sul posto.
<<vuoi dirmi cosa significa questa cosa?>> domandai schiaffandole in faccia il bracciale che non smetteva di guardare.
<<No... farò qualcosa di meglio, ti porterò direttamente da lui!>>
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