15.
Scesi le scalinate fino ad arrivare alla gabbia.
<< io ti ammazzo, ti giuro che ti ammazzo Drake! >> saltellava sul posto con le mani fasciate da bende nere. Guardai l'avversario, un ragazzo dai capelli lunghi legati, aveva l'aria di essersi fatto perché era su di giri! E ricordaindinaverlo visto al porto il giorno che incontrai anche Drake...non mi piaceva per niente!
<< vedi di vincere...ci siamo capiti! >> tra i due mali era meglio restare con chi già conoscevo.
<< La signorina vuole dare un bacio ai combattenti? >>
Non volevo, proprio per niente ma la folla continuava ad invitare. Drake si avvicinò poggiando le mani sulla gabbia avvicinando il viso verso di me, in quell'istante non sentii piu nulla, chiusi gli occhi e trovai due calde e morbide labbra a baciarmi. Senza rendermene neanche conto gli avevo preso il viso tra le mani.
Mi allontanai frastornata verso l'altro avversario tra i fischi e le urla della gente. Si avvicinò alla rete, guardai Drake, non avevo voglia di baciare qul verme ma dovevo! Non appena tentò di baciarmi fu buttato a terra da un pugno sul viso.
<< e si comincia gente...che vinca il migliore >>
Gli sorrisi, un sorriso vero...era totalmente pazzo! L'incontro non era assolutamente alla pari, Drake era nettamente superiore e si vedeva...l'avversario non riusci mai a colpirlo, e appena fu stanco Drake lo mise KO con un solo pugno. Il sangue guizzò dal naso di quell'individuo chese lo reggeva ormai rotto.
Esultai saltando sul posto, non mi ero mai sentita meglio, ero carica di adrenalina e di eccitazione. Entrai nella gabbia e gli saltai addosso presa dal momento, le sue braccia mi strinsero forte, ero contenta che mi avesse vinto.
Lo aspettai fuori il locale, tanto nessuno si sarebbe azzardato a toccarmi, ero intoccabile grazie a quel bracciale.
<< hey, andiamo? >> disse cingendomi con un braccio andando verso la macchina.
<<È stato fantastico! Giuro, non avevo mai visto un incontro in vita mia è tutto cosi...vero! >> gli confessai con un largo sorriso sulle labbra mentre la macchina si fermò al parco.
<< vero? Davvero Zoe da dove vieni? >> ci incamminavamo verso lo scivolo, lui mi prese ai fianchi per farmi sedere sulle scali, adesso potevo guardarlo in faccia.
<< da un mondo totalmente diverso da questo! Da dove vengo io non si mangia la pizza fino a morire ma insalata e cetriolini! Da dove vengo io nessuno si beccherebbe una pallottola per me...mi lascerebbe morire a terra >> si avvicinò allargandomi le gambe, le sue mani premevano sulle cosce.
<< mi dirai mai chi sei? >> era terribilmente vicino, troppo vicino! Mi girai e scesi scivolando dallo scivolo. Aveva la testa abbassata in un ghigno.
<< e rovinare questa bella serata? Nhaa >> mi alzai afferrando la sbarra ma scivolai e lui mi afferrò finendo comunque a terra.
<< non penso che sapere chi sei mi rovinerebbe la vita! Credimi! >> cercai di muovermi ma ero intrappolata.
<< sai quale è stata la cosa piu bella di questa serata? >> il suo tocco...Dio il suo tocco era cosi...mi vergogno perfino a pensarlo.
<< che ti ho vista sorridere per la prima volta da quando sei qui...e lo hai fatto per me! >> d'istinto tornai nuovamente a sorridere, mi accarezzò le labbra e la guacia, mi sentivo sprofondare minuto dopo minuto. Sentirlo addosso a me mi faceva una strana sensazione e desiderai per un momento un letto comodo e magari zero vestito addosso.
Mi allungai verso di lui e lo baciai avvicinando il suo viso mentre lui con il braccio mi sosteneva. Aveva un odore cosi buono e nessuno mi aveva mai baciata in quel modo, con gentilezza e passione, tanta passione. Mi prese in braccio, gli attorcigliai le gambe ai fianci finché non trovammo un albero. La sua mano si mosse sotto la maglia e le sue labbra scivolavano sul mio corpo come se non avessero mai fatto altro. Era arrivato poco sopra il seno e ripensai subito alla cicatrice, non volevo chebla toccasse.
<< trovatevi una camere...che diavolo! >> disse una voce in lontananza. Drake si bloccò appena in tempo aveva il fiatone e le labbra rosse.
<< ti ho fatto stancare piu del tuo avversario! >> dissi baciandogli la punta del naso ancora aggrappata a lui.
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