Rinascere Dalle Ceneri
Quante cose ho imparato in queste settimane,credevo di essere già una brava fotografa, ma grazie all'aiuto di Manuel e di Licia la mia professoressa sono diventata davvero brava.
Licia ormai più che professoressa è diventata una nostra cara amica.
Siamo un trio inseparabile,è una ragazza dolcissima,spesso mi ricorda Viola,e mi sono legata tanto a lei.
Purtroppo però non ci sono solo belle notizie sono diverse settimane che sui giornali di gossip in prima pagina Claudio fa bella mostra di sé e delle sue fiamme.
Viola più volte ha provato a giustificarlo dicendo che è solo arrabbiato per la mia partenza. Probabilmente non vuole farmi soffrire e cerca di mitigare il comportamento di Claudio,
ma la rassicuro dicendo che ormai è libero di fare quello che crede e che sostanzialmente ha solo ripreso la vita di prima io sono stata solo una breve parentesi di lucidità.
Faccio finta di nulla ma vedere quegli scatti mi ha procurato un dolore indicibile.
Quella sera non ha contato nulla nemmeno per lui era solo un trofeo che voleva e che non era riuscito ancora a prendersi.
" Samira devi andare avanti per te stessa non puoi rimanere ancorata al passato"
Queste sono state le parole che più mi ripetevo in queste settimane e mi hanno dato la forza di andare avanti di guardarmi intorno e di prendere decisioni giuste della mia vita.
Così ho messo il massimo impegno e in questo corso e in tutto quello che la vita mi ha regalato compresa la mia vicinanza a Manuel,ma oggi 19 ottobre 2020 non ho voglia di fare nulla,mi prendo un giorno sabatico per riflettere sul mio dolore.
Non mi presento nemmeno in aula e quando Manuel viene a vedere come mai, mi trova nel letto a mangiare il gelato con occhi gonfi e naso rosso.
Obiettivamente non sono un bello spettacolo ma Manuel sa esattamente il perché del mio stato.
Quindi mi costringe di prepotenza ad alzarmi minacciandomi che se non mi fossi buttata io sotto la doccia lo avrebbe fatto lui.
E so che l'avrebbe fatto.
Quindi trovo un po' di forza e mi vado a preparare, sul letto trovo un abito bianco molto bello con un bigliettino che dice metti questo, con l'aiuto di Giuliano il proprietario della villa aveva organizzato tutto a mia insaputa.
Quando esco fuori per cercarlo una musica di valzer inizia a suonare e qualcuno mi porge la sua mano per invitarmi a ballare.
"Hai studiato tanto per andare al ballo delle debuttanti e anche se non è la stessa cosa,ed io non sono il tuo principe vorrei tanto che stasera ballassi con me, ci siamo divertiti così tanto ricordi?"
Aveva capito tutto, questa sera avrei dovuto ballare con Claudio e avremmo dovuto ufficializzare il nostro fidanzamento invece sono qui sola e lui è circondato da meravigliose ragazza che non fanno problemi a lasciarsi andare e a dargli ciò che lui tanto voleva.
Non importa mi ripeto, la vita mi sta dando una seconda possibilità e non voglio sprecarla quindi allungo la mia mano,quasi senza rendermene conto e stringo quella di Manuel.
Quante emozioni si possono provare contemporaneamente,mentre stringevo quelle mani a me sconosciute,emozioni cosi lontane tra loro ma che appartenevano tutte a come mi sentivo in quel ballo che tante volte avevo fatto con Claudio ma che ora erano sensazioni rivolte a Manuel.
Attenzioni diverse,ma piacevoli sapevo di non amare Manuel ma ero consapevole di quanto affetto provavo per lui e con quanta cura e attenzione era stato sempre presente nella mia vita da quando l'avevo conosciuto.
So che non bastava, ma questa sera non volevo pensarci volevo godermi ogni attimo di felicità che mi stava regalando questo ragazzo che non chiedeva nulla in cambio se non il mio sorriso, che non mi forzava a fare cose che io non volessi ma semplicemente voleva starmi accanto e vivermi con le mie paure e le mie insicurezze.
Fu una sera fatta di attenzioni e di tenerezza ma nulla di cui ci saremmo dovuti pentire il giorno dopo.
La mattina seguente si preoccupò di venirmi a svegliare, voleva essere sicuro che non saltassi un'altra lezione.
Ma lo sorpresi perché mi trovo già pronta per andare al corso.
Quella notte mi era servita per riflettere e fare un resoconto della mia vita, sarei potuta andare avanti,ora avevo la forza di farlo, non dovevo rimanere ancorata ad una speranza altrimenti avrei rischiato di vivere una vita a metà.
Ormai erano due mesi che ero lontana da Claudio ma nutrivo sempre la speranza che un giorno fosse venuto da me con delle scuse e con la promessa di non lasciarmi mai più.
Ma queste sono favole ed io non voglio più sognare ma vivere la vita quella vera che a volte fa male, che a volte delude ma che ti sbatte sempre la verità in faccia,senza illusioni.
Quella sera presi la mia decisione sarei diventata una famosa fotografa e il mio mondo si sarebbe concentrato solo su quello che mi faceva stare bene.
E Manuel riusciva perfettamente a farmi stare bene.
Il corso di fotografia procede benissimo, nonostante fossi l'unica donna sono quella più motivata, inoltre sia Licia che Manuel mi consideravano molto talentuosa e mi misero sotto per insegnarmi ogni aspetto della loro professione.
Un giorno Manuel mi propose di andare con loro per partecipare ad una campagna pubblicitaria avremmo dovuto scattare foto immerse nella natura.
Era un progetto davvero importante ma entrambi i miei professori volevano che partecipassi.
Saremmo dovuti andare al Gran Sasso in Abruzzo.
Accettai di buon grado anche se quello che io credevo un giorno qualsiasi divenne qualcosa che avrei ricordato per tutta la vita.
Dopo aver scattato fotografie per tutto il giorno ritornammo al nostro rifugio, Manuel quella sera fu davvero carino con me mi porto la cena in camera per non farmi stancare visto che durante la giornata avevo notato che era un po' pallida è più fiacca del normale.
Mi fece preparare le pappardelle al cinghiale, sapeva che ne andavo matta ma quel giorno l'odore del mangiare mi fece vomitare come non avevo mai fatto prima.
Erano già giorni che avevo sempre un gusto amaro ogni qualvolta mangiavo e la mattina mi svegliavo con una tremenda nausea che poi durante il giorno svaniva.
Manuel mi tocco la fronte per vedere se scottavo ma quella vicinanza implicava un desiderare qualcosa di più.
Appoggiò per prima il suo mento alla mia tempia per vedere se scottavo, ma man mano il suo volto scese verso le mie labbra regalandomi un bacio dolcissimo.
Avevo già baciato Manuel ma ora avevo una consapevolezza diversa.
Mi lasciai andare a quel bacio e a quelle attenzioni che tanto mi stavano riscaldando il cuore.
Sembrava che una leggera brezza avesse portato un pò di sollievo al mio cuore arso,ma
quella sera non andammo oltre, lui non me lo propose ed io non dovetti fermarlo.
Dopo il dolcissimo bacio e un abbraccio fatto di purezza e sincerità, andò nella sua camera lasciandomi dormire,o probabilmente lasciandomi il tempo di metabolizzare quello che era appena successo.
Purtroppo però quella notte fui molto agitata, continuai a sognare Claudio e quei baci pieni di rancore e di odio che mi diede quella sera incurante delle lacrime salate che erano sul mio viso e sulle mie labbra.
Per fortuna un dolore al basso ventre mi sveglia da questo incubo e mi tranquillizzo da sola ripetendomi che forse è colpa del ciclo che dovrà venirmi ecco perché sono così agitata.
Nel momento stesso che penso al mio ciclo si prospetta davanti al mio immaginario qualcosa di orribile sono da 2 mesi a Napoli e non ho avuto il ciclo, in più la nausea la spossatezza e il vomito non promettono nulla di buono devo assolutamente fare un test di gravidanza.
Sono le tre di notte ma non riesco a stare tranquilla quindi mi vesto e chiamo un taxi per farmi portare nella farmacia di turno più vicino,faccio tutto in silenzio perché non voglio allarmare Manuel che dorme nella stanza di fianco.
Entro mezz'ora sono già di ritorno al b&b ho una paura matta ma devo farlo.
Seguo attentamente e maniacalmente le istruzioni come se fossero le indicazioni per salvarmi la vita e aspetto probabilmente più del dovuto per l'ansia che è a dismisura nel mio cuore.
Dopo qualche minuto che sembra un'eternità mi decido a guardare, quelle due linee mi promettono che questo è solo l'inizio del mio tormento e solo più tardi capirò che è anche l'inizio della mia crescita.
Se solo avessi avuto il coraggio di vivere ponendo me e i miei desideri al di sopra di quello che gli altri si aspettavano da me, forse oggi non dovevo affrontare l'ennesima scelta di qualcun altro.
Non ho mai vissuto per me stessa è proprio ora che avevo deciso che ci avrei provato,so di non poterlo più fare perché le mie scelte i miei sogni e il mio tempo dovrà essere dedicato a quel piccoletto che sta crescendo dentro di me.
Ironia della sorte la sera che mi ero convinta di poter andare avanti scopro che il mio Claudio si è assicurato di tenermi ben legata a lui.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro