Passato
Si svegliarono entrambi con le prime luce del giorno, dato che era davvero molto presto, decisero che, dopo una bella lavata, sarebbero andati a fare colazione fuori.
L'aria tra i due non era più la stessa, è come se, ormai molto velato, quella barriera cliente e "dipende", fosse ormai svanita.
Tutto andava a gonfie vele, nessun problema, nessun dubbio, solo trasparenza.
Purtroppo però le cose non durarono molto.
-Levi? Che ne dici se io ordino e tu vai a prendere i posti?-
-Va bene-
Levi si avviò, facendosi strada tra la folla.
"Per essere presto ce ne sono troppe di persone". Purtroppo la sua statura non lo aiutava molto, perciò continuò per tutto il tempo a spintonare e ripetere come un disco rotto "permesso! Fate passare". Come risposta sentiva solo insulti, sembrava infinito quel posto, e il tavolo sembrava sempre allo stesso punto.
Spintone, insulto, spintone, Spintone, insulto, spintone, Spintone, insulto, spintone e il suo nome.
"Ma che diavolo?"
Si girò di scatto e la vide.
-Tu...-
-Da quanto tempo ah ah ah-
-Già..-
-Amore chi è lui?-
"Amore?"
-Oh! Lui è un mio ex studente, Levi, ti presento Jonathan-
-Piacere levi!-
Jonathan allungò la mano convito che Levi avrebbe fatto lo stesso. Non successe.
Hanji ci mise una vita a ordinare, si era dimentica che il sabato molti non lavoravano. Con il vassoio in mano cercò di individuare il suo compare, purtroppo, essendo cosi basso, era difficile da trovarlo. Al pensiero si mise a ridere.
-Oh! Lev-
Lo vide. In piedi. Davanti a quei due, pietrificato. Sembrava che avesse visto un mostro, anzi, peggio. Un demonio. Era terrorizzato. Ma chi erano quei due? E perchè Levi aveva terrore?
Corse verso di lui, per raggiungerlo prima e, col fiatone salutò la coppia.
-Oh ciao! E tu...chi sei?-
-Piacere sono Hanji zoe, voi?-
Levi rimase in silenzio.
-Io sono Emma e lui è il mio ragazzo Jonathan-
Sembrano simpatici, perché allora aveva paura?
-Hanji andiamo-
-Oh emh...è stato un piacere!-
Uscirono dal locale, alla fine la colazione non l'avevano ancora fatta.
Levi si allontanò con passo veloce, lasciando indietro la mora.
-Levi! Levi fermati!-
Nessuna risposta.
Hanji allora corse verso di lui e lo bloccò al muro.
-Ei piccoletto! Che cazzo hai!?-
Levi guardò in basso. Non riusciva a parlare, è come se gli avessero tolto la voce. Nella sua testa stava parlando ma la bocca era sigillata.
Hanji era da cinque minuti che provava a farlo parlare, ma era tutto inutile. Solo dopo capì che doveva trattarlo in maniera più delicata.
-Ok...va bene. Facciamo cosi, iniziamo a incamminarci verso l'hotel ok? Se sei d'accordo fai un cenno.-
"Si"
Non erano arrivati all'hotel, Hanji aveva optato per un giro molto più lungo ma più tranquillo, per aiutare Levi. Infatti ci riuscì.
-Lei è il motivo della mia rovina-
-È? Cosa?-
-Si. È stato il mio primo amore. Avevo solo 17 anni, ero ancora molto ingenuo e non capì. È vero è più grande di me, ma non c'è questa grande differenza d'età.-
Si sedettero su un muretto, Hanji non provò nemmeno a proferire parola, aveva paura che si sarebbe ribloccato.
-Fin da piccolo la mia vita è stata una costante prova. Mio padre morto prima della mia nascità, mia madre morta quando avevo solo sei anni, con lo zio in carcere. Sono stato mandato in un orfanotrofio e i bulli non mancavano. Al liceo non avevo amici, odiavo la mia vita. Poi è arrivata lei. È stato amore a prima vista per ambe le parti. Dopo un anno di relazione lei decise di fare un passo, un passo più lungo della gamba..-
Stava gettando tutto, come se stesse vomitando la sua vita.
-Andare a Los Angeles...dissi si. Dalla costa est andai dall'altra parte. Abbandonai tutto, non avevo finito gli studi, non avevo soldi, non avevo niente, solo lei. Non passò nemmeno una settimana che lei scappò. Mi abbandonò, nella merda. È per colpa suo che ho iniziato a fare questo lavoro...-
Blocco.
Silenzio.
"Cavoli no! Si è ribloccato!"
-Levi mi spiac-
-Tranquilla, ora sto bene. È stato un momento di debolezza. Ora è passato-
-Ma lev-
-Shhh! Sa', la colazione? Non l'abbiamo fatta!-
-Bah, più che colazione, direi pranzo.-
-Ahahahah si! Andiamo a mangiare!-
-Va bene...-
Ancora la maschera. Fino a stamattina aveva raggiunto la trasparenza totale e ora ancora nebbia.
Cosa doveva fare?
-angolo bar-
ECCOMIIII!
Le cose si fanno toste per i due. Chissà se andrà tutto bene... :)
Spero vi sia piaciuto! Come state? È da un po' che non ci si sente ahhaha. Raccontate qualcosa.
E vi ringrazio, come sempre.
#ciaone
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