Niente male
-Farlan che cazzo stai facendo?-
-ooh levi-
La musica risuonava disturbante, come un pugno nella gola, nelle orecchie di levi. Era un locale tipico di quella zona, dove droga e alcool erano i proprietari indiscussi di quelle vie abitate da anime in pena, anche se all'esterno era tutta colorata e illuminata per i turisti, quel quartiere, nascondeva la peggior specie.
La periferia di Los Angeles.
-ti sembra questo il modo di sprecare i nostri soldi?-
-non è come pensi! Ho smesso di drogarmi! Avevo solo un debito da pagare con questo!-
-quanto li devi?-
-300$-
"Merda"
Giusto stamattina, nella catapecchia dove abitavano, era arrivata la lettera del loro affitto da pagare e i soldi, necessari per il pagamento, non c'erano, nemmeno nella loro "banca" personale, ossia il water.
-sa' tieni e sparisci va bene!-
-ahahah veramente è il tuo amico che è venuto-
-stai zitto Jean! Lo so che avresti mandato qualcuno con un prezzo ancora più alto per il ritardo!-
Levi, sentendo puzza di rissa, prese a braccetto l'amico e corse fuori trascinandolo.
-pff che nervoso quel ragazzo!-
-smettila di lamentarti e pensa a prepararti! Dobbiamo lavorare-
-sisi tranquillo-
Faceva freddo, strano, per essere solo a settembre. Forse loro, essendo praticamente nudi in strada, lo sentivano molto di più. Per il loro lavoro ,infatti, i vestiti dovevano praticamente non esistere, se volevano attirare clienti. Levi indossava uno smanicato di pelle e dei pantaloni attillati neri mentre, il compare, jeans strappati, con due tagli netti sulle chiappe in modo tale da far vedere il suo culetto, e un gilet azzurro.
-oggi è arrivata la lettera-
-cazzo dì già? Non doveva arrivare fra un mese?-
-avrà bisogno di soldi...-
-allora oggi, se vogliamo avere ancora un tetto sotto cui dormire, dobbiamo chiedere almeno 300$ non uno di meno, se no qua mica ce la si fa!-
-già...-
-Oi! levi! Guarda quella non è mica una ferrari?-
-si(?)-
-sta rallentando! È nostra! Vai tu e mi raccomando spolpala!-
Levi si avvicinò alla macchina, si era fermata molto più avanti di loro.
-Fanculo! Fanculo! Che vita di merdaaaa-
Dalla macchina si sentivano continue imprecazioni e piagnucolii.
-ei posso esserti da aiuto?-
Levi si era avvicinato alla vettura e appoggiandosi al finestrino le aveva parlato.
La ragazza aveva la testa appoggiata sul volante col le mani ancora belle salde su di esso, aveva un vestito molto elegante, probabilmente anche molto costoso. Sembrava molto magra e aveva le forme, secondo lui, da quel poco che vedeva da lì, al punto giusti mentre, la coda le copriva tutto il viso cosi non riuscì a vederla. Finché, una volta aver chiesto, lei non si alzò di scatto e lo guardò. All'inizio aveva una faccia stupita, confusa poi si risistemò gli occhiali e lo scrutò meglio.
-oh...beh sisi! Ti prego non so che strada devo prendere per andare a beverlyhills! Mi sapresti dare indicazioni?-
"Cazzo" una cosi non poteva farsela sfuggire. Aveva bisogno dei soldi.
-ahahah va bene! Allora devi..-
Iniziò a dire la strada ma, dopo due o tre volte che diceva dove giare, vide la sua faccia confusa e scoraggiata.
Entrò in macchina.
-te lo mostro io per 20$-
-ti dovrei pagare??-
Lui le sorrise e ridacchiò.
-vuoi andare a beveryhills oppure no?-
-aaah e va bene!-
Presi 20$.
Iniziò a guidare seguendo le indicazioni.
"Finto" era stato il primo pensiero della ragazza, aveva una voce fin troppo allegra e appunto finta per i suoi gusti e poi, sorrideva sempre.
Dato che le dava fastidio il silenzio chi si era creato, era curiosa di scoprire qualcosa sul suo salvatore biondo.
-allora come ti chiami?-
Levi strabuzzò gli occhi.
-em..levi ahah e tu?-
-hanji, hanji zoe, piacere-
-piacere mio-
-è tua abitudine entrare nelle macchie degli altri per dare indicazioni?-
-ahahah nono però è mia abitudine salire in macchina e fare altro...-
E beh, era ovvio. Era stato il pensiero di hanji in quel momento, in fondo si vedeva chiaramente che lavoro facesse.
-ahah giusto, ma scusami non hai freddo?-
-come?-
-non hai freddo? C'è vi dovete bere tre litri di alcool per non sentire che freddo fa!-
Quella ragazza lo sbalordiva sempre di più, ne aveva trovate di tutte i colori, ma una come lei no. Era palesemente ricca, si vedeva, ma nel suo viso si riconosceva che non era una snob come le altre, ma anzi una ragazza "normale". Capelli disordinati, occhiali, sorriso raggiante e solare e occhi meravigliosi, una sincerità e spontaneità di tutto rispetto. Nessuna si era mai rivolta cosi a lui.
-ahahah no non ho freddo, il vero problema è quando arriva veramente l'inverno-
-e li come fate?-
-sei una curiosa! Beh, segreto professionale-
-ohoh mi scusi tanto ahahah-
Ad un certo punto frenò di colpo.
-che succede?-
-odio sta macchina! Non riesco a guidarla! Avevo chiesto una macchina normale non sta cosa!-
-allora, ci avevo visto giusto, tu non sei di qui-
-no, io abito a New York-
-e come mai sei qui?-
-per lavoro-
-vuoi che guido io?-
-sei capace?-
-beh si(?)-
-dai allora mostrami-
Mentre si scambiarono di posto ,a levi, cadde l'occhio sul sedere della mora.
"Mm...non mi è andata affatto male stavolta"
-allora, dove ti devo portare?-
-al plaza hotel-
"Eh già...per niente male.."
-angolo bar-
Eccomi quaaa!
Non volevo far aspettare tanto, più che altro è che finalmente avevo del tempo libero e ne ho voluto approfittare.
Spero vi piaccia!
E come sempre
#ciaone
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