Sabato 29 febbraio 2020
Emma non è una ragazza stupida. Troppo spesso la sua bellezza oggettiva ha offuscato la sua intelligenza, soprattutto in ambito scolastico.
Alle medie era alta e magra, e a volte era talmente assorbita da quello che stava facendo, che quando la interpellavano sembrava cadere dalle nuvole.
Poi in terza è arrivato lo sviluppo, fino a renderla di gran lunga la ragazza più osservata della scuola. Le amiche dell'epoca un po' la prendevano in giro dicendole che faceva "la sfilata" e lei non riusciva a staccarsi di dosso quella nomea di bella ma un po' scema, nonostante avesse una eccellente media e non facesse nemmeno molta fatica per tenerla.
Durante gli ultimissimi mesi alle scuole medie, aveva avuto un brusco distacco da una delle sue amiche storiche, Mia. Motivo? Una lunga storia di intrecci sentimentali che riguardava l'ex fidanzato di Mia.
Così, Emma, assillata dall'idea di ritrovarsi in classe con lei al Linguistico, aveva scelto di cambiare per lo Scientifico di Cesenatico, finendo in classe con Giulia.
Ma anche lì, l'aura che la circonda troppo spesso ha offuscato le sue capacità. In più, negli ultimi mesi non sta brillando come prima, ma è pur sempre una studentessa che andrebbe presa a modello da molte altre, anche secondo gli insegnanti.
Alcune compagne e diversi compagni, invece, in fondo all'animo sono convinti che Emma non si meriti quei voti, e che siano frutto del suo fisico, a volte troppo ostentato.
Giulia lo ha pensato con certezza quando la coordinatrice aveva annunciato i nomi degli studenti selezionati per rappresentare la scuola agli open day. Lei, che si è sempre impegnata con costanza e ha mantenuto una media eccellente, era stata quasi ignorata, relegata al laboratorio di chimica. Emma, invece, il cui rendimento negli ultimi mesi era calato, era stata scelta non solo per fare da "cicerona" ai ragazzi, ma anche per alcuni scatti da mettere nella brochure da consegnare ai candidati.
«Ha una straordinaria presenza, un'ottima media, saprà rappresentare bene l'istituto» aveva detto la professoressa, liquidando ogni possibile obiezione.
Giulia aveva sentito il sangue ribollirle nelle vene. Cosa significava "bella presenza"? La scuola non doveva premiare l'impegno e la dedizione? Aveva lanciato uno sguardo verso le altre compagne, cercando conferma della propria indignazione, ma nessuno sembrava voler commentare apertamente.
Eppure, per lei era evidente: se la sua compagna fosse stata meno bella, non sarebbe stata scelta, e magari sarebbe stata scelta lei, per merito. Quella compagna che a ogni cambio ora guarda il cellulare ma non riesce a rispondere a tutti i commenti e ai messaggi, va a periodi. A volte si mette cose piuttosto appariscenti, a volte sprofonda in jeans larghi e felpe XL, in base all'umore o chissà che altro.
Sa che non è facile farsi amicizie vere nella sua classe, se il sentimento più comune verso di lei è l'invidia, e sa che anche Giulia, sebbene abiti a poche case da lei, è di quelle che la vede come una tutta concentrata sul suo aspetto estetico.
Però passa un sacco di tempo online e non perde occasione per apprezzare i suoi contenuti. È per quel motivo che le ha chiesto se le andava di fare un giro da Makai. Ma ha visto che tentennava, e soprattutto non ha intenzione di abbassarsi a pregarla per fare quell'uscita.
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Un decreto ha chiuso le scuole la causa è questo Coronavirus di cui da un po' parlano tutti con tono molto allarmato. Giulia può svegliarsi lentamente, senza la solita fretta di dover prepararsi per andare a scuola. Il suo sguardo, ancora appannato dal sonno, si posa sul cellulare appoggiato sul comodino, dove un'ulteriore notifica di un messaggio da parte della scuola conferma ciò che ormai sa da ieri: le scuole sono chiuse.
Questo virus, un'ombra ancora poco conosciuta ma che ha già monopolizzato le notizie, ha lasciato migliaia di studenti. Non ci sono compiti da fare in classe, non ci sono amici da vedere all'ingresso, non ci sono pullman da rincorrere.
Si stira pigramente, ma non si affretta a scendere dal letto e può continuare a guardare le notifiche per un tempo che sembra non avere limiti. Il pensiero che la sua vita quotidiana sia cambiata non la sfiora: è una mattina senza scuola, come tante altre. Come quando c'è il santo patrono, o quando c'è uno sciopero.
Decide infine di alzarsi, dopo aver scrollato fino a tornare a ieri pomeriggio, su Instagram. Si alza, ma non va subito in cucina. La sua mente corre alla notte precedente: il passaparola sulla chat di classe, le notizie in tv, le voci di chi parla di "quarantena", di "lockdown", di "isolamento sociale". E la notizia della chiusura.
Si prepara una colazione semplice, un caffellatte e qualche biscotto, ma quasi si dimentica di mangiare, tornando al cellulare. Intanto il mondo fuori sembra lo stesso, ma allo stesso tempo tutto è cambiato. Poi le arriva una notifica: Emma sta per andare in diretta. Lei tentenna: collegarsi?
Alla fine apre la diretta. La compagna ha una coda di cavallo e una maglietta che le lascia nuda buona parte di una spalla.
«Che strana sensazione... Le strade sono più vuote, c'è meno rumore in giro. Che a me va bene. Io odio il casino delle macchine! Però penso anche alla stranezza di questa situazione: quando mai siamo stati a casa un mercoledì da scuola se non con la febbre, la tosse, e magari un po' di vomitino?»
Emma finge di vomitare e poi di rivolgersi a una immaginaria madre con una voce che è poco più che un rantolo «Mamma, non penso di poter andare a scuola oggi» per poi cambiare intonazione e posizione del corpo «Sciocchezze Emma! Stai benissimo!! Io alla tua età facevo quarantotto chilometri su una gamba sola per andare a scuola!!»
Piovono emoji ridenti e cuori. Giulia rimane un po' così quando si accorge che la compagna non ha il reggiseno sotto la maglietta, ma rimane comunque collegata fino in fondo.
C'è ancora a metà quella storia del negozio di costumi, ma non si fida di Emma, che fa la simpatica nei video ma intanto usa quei trucchetti per eccitare i maschi. Forse vuole usare anche lei.
Sì, perché Giulia è comunque influenzata da quello che sente dalle compagne, le voci su Emma e il suo ex con cui stava "perchè le pagava tutto". Eppure sono decine i ragazzi che sotto ogni suo contenuto le scrivono di tutto, dalle dedichine sdolcinate, alle promesse di pratiche sessuali più o meno obbligate.
Odia trovarsi a guardare quei video in diretta fino alla fine, eppure lo fa e non si stacca mai prima che lei saluti tutti e chiuda.
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