Sono già a casa per una quarantena, dopo due giorni di scuola. Gioele si è beccato il covid a basket, assieme a tre quarti dei compagni di squadra, e tutta la classe è stata lasciata a casa obbligatoriamente in attesa di tampone. Ovviamente, il trattamento riservato a lui è stato abbastanza diverso rispetto a quello riservato a Emma per ferragosto: nel primo caso si trattava di giorni di vacanza, mentre Gioele sta facendo perdere a tutti dei giorni di scuola.

Per alcuni è quasi un eroe.

Una sera, mentre è seduta sul letto, il telefono in mano, Giulia guarda una diretta di Emma che indossa un costume da bagno due pezzi blu di Persia bordato di giallo fluo e un vestito traforato che sembra della medesima tonalità di blu. Il suo corpo tonico è ancora perfettamente abbronzato, e cattura l'occhio mentre lei parla dei suoi progetti per il futuro. Giulia sente quel solito morso di invidia, quella solita voce interiore che le dice che non sarà mai così.

In lei, l'invidia spesso, negli ultimi giorni, si trasforma in astio. Molto astio.

«Ciao a tutti! Come state? Siete sopravvissuti a un'altra giornata di quarantena? Per chi non fosse aggiornato, sfortunatamente io e i miei compagni siamo in quarantena. Può capitare. Se cercate nelle mie stories salvate, troverete il diario di questa mini-quaratena. Io oggi pomeriggio mi sono concessa un po' di studio al sole sul terrazzo. Cerco di trovare il lato positivo in questa situazione assurda. Certo, non è come essere in spiaggia, ma va bene lo stesso, no?»

Sul letto accanto a lei ci sono una bottiglia d'acqua, un quaderno, un libro che sembra quello di scienze. La luce non è forte ma è calda. Emma si perde un po' a scorrere i commenti sullo schermo, inclinando leggermente la testa per leggerli meglio.

«Ah, giusto, dimenticavo» riprende, «mentre studiavo, mi sono addormentata sul terrazzo e mi sono svegliata mezz'ora fa, adesso sono veramente storidita, si vede?»

Si avvicina all'obbiettivo mostrando delle presunte occhiaie.

«'Beata te che hai il terrazzo!'» legge da un commento, poi replica «Eh, sì, me lo dico anch'io ogni giorno. Nel mio terrazzo in realtà ci sta la sdraio e un vaso di gerani, se allungo troppo i piedi finisco nel terrazzo dei vicini.»

Ignora commenti riguardanti i piedi, poi prosegue «Non posso immaginare come dev'essere stare chiusi in un appartamento senza nemmeno uno spazio all'aperto. Vi abbraccio virtualmente!»

Poi torna a leggere un altro commento e ride.

«'E il costume è per abbronzarti meglio o per fare views?' Dai, ragazzi, sempre sul pezzo, eh? Comunque non l'ho messo per le view, si vede la riga arrossata. E poi un po' di abbronzatura non guasta, ce lo ricorderemo a gennaio. Brr.»

Emma si sistema i capelli e si prende un momento per riflettere prima di riprendere.

«Sapete, stavo pensando molto in questi giorni. Stare chiusa in casa mi ha dato il tempo di fermarmi e fare il punto su cosa voglio davvero. Voi ci avete mai pensato? Voglio dire, cosa farete "dopo"? Dopo la scuola, dopo questa pandemia, dopo tutto?»

La sua attenzione è attirata dal feed dei commenti e non esita a leggerne uno.

«'Cosa vuoi fare da grande, Emma?' Bella domanda. Ecco, non so ancora al cento per cento cosa farò, ma una cosa la so: voglio continuare a studiare. Scegliere l'università giusta è una delle decisioni più importanti che prenderò. Ho sempre creduto che l'istruzione sia la chiave per aprire tante porte. Non importa quanto mi piaccia stare sui social o creare contenuti, voglio qualcosa che mi dia una base solida.»

Emma sembra che quasi si illumini, poi lancia una battuta scherzosa «Poi c'è Giulia che si laureerà presto in tecniche di passaggio dei compiti in classe, vero?»

Giulia si limita a una emoji sorridente, anche se forse, per cortesia, avrebbe potuto sforzarsi di più. Emma comunque non lascia trasparire nulla e ricomincia a scorrere i commenti.

«'Che facoltà vorresti fare?' Al momento sono indecisa. Penso spesso al mondo dell'organizzazione e della gestione, oppure psicologia. Sì, lo so, sono scelte diverse, ma ognuna mi ispira per motivi diversi. Poi sarebbe bello approfondire il marketing perché sarebbe perfetto per ciò che faccio già con i social, ma psicologia... beh, capite, vero? Aiutare le persone a capirsi meglio è affascinante.»

La sua attenzione è attirata di nuovo dal feed e esplode in una piccola risata.

«'Ma perché studiare? Guadagni già sui social' Ok, questa la sento dire spesso. Però ragazzi, mi ci vedete a cinquant'anni qui a fare gli unboxing dei pennarelli? Hahaha! E poi non voglio che la mia vita sia solo questo. Voglio avere qualcosa di più concreto, qualcosa che dipenda da me e non da un algoritmo o da quante persone mi seguono. E l'università, per me, è una parte di questo.»

Giulia, a quelle frasi sulla scuola, l'università eccetera, esce di colpo dalla diretta.

Emma, dall'altra parte, scorge la defezione della compagna di classe. Si ferma un attimo, come se stesse riflettendo. In realtà sta cercando di controllarsi: non capisce quella fuga senza nemmeno lasciare un like alla diretta.

Il primo istinto è quello di offendersi, perché nonostante lei abbia cercato di coinvolgerla, Giulia è fuggita senza salutare. Ma questo lascia il posto all'impressione che Giulia, in affanno con i social, stia solo diventando una delle tante invidiose irrimediabili. "Certo è che queste quarantene non aiutano" pensa, "finiscono per frammentare la possibilità di vedersi e interagire in prima persona. E sempre più gente pensa che quello che metto in rete sia tutto quello che sono."

«Poi c'è un'altra cosa. Sapete, in questi giorni mi sono resa conto che molti mi vedono solo come "quella dei social", quella che mette le foto e fa i video. Ma io non mi sento solo questo. Forse non lo mostro sempre, ma c'è di più. E voglio dimostrarlo, prima di tutto a me stessa.»

Si passa una mano tra i capelli e legge vari commenti che si focalizzano su quello che guadagnerebbe da quella attività, altri scherzano sul fatto che potrebbe comprarsi una laurea in una università online.

«Sto provando a vedere questa quarantena come un'occasione per rimettere tutto in prospettiva. Voglio fare le cose per me, non per dimostrare qualcosa agli altri.»

Si sente un rumore da oltre la porta e si volta per un attimo, poi torna verso la videocamera sorridendo.

«Ok, ragazzi, direi che per oggi vi ho tediato abbastanza con i miei pensieri profondi. Ma davvero, grazie per ascoltarmi e per i vostri commenti. È bello sapere che ci siete. Vi mando un bacio grande... e ricordate: anche se siamo bloccati, possiamo continuare a pensare in grande. Alla prossima!»

Con un sorriso forse un po' tirato, Emma interrompe la diretta e si lascia cadere sul letto, chiudendo per un momento gli occhi e respirando profondamente.