Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

All I want for Christmas is You


Non voglio molto per Natale

C'è solo una cosa di cui ho bisogno

Non mi importa dei regali

Sotto l'albero di Natale

Voglio solo te, tutta per me

Molto più di quanto avrei mai creduto

Realizza il mio desiderio...



L'odore del caffè che pervadeva casa invase i miei sensi riportandomi alla realtà.

La mia mente si era persa come al solito in ricordi e stupide congetture trasportandomi in chissà quale recondito luogo lontano da questo mondo.

Provando a non scottarmi recuperai una delle brioches dal forno ancora caldo e la posi su di un vassoio che avevo già preparato in precedenza con la tazza, i biscotti ed un piccolo ramoscello di stella di Natale recuperato dal grande vaso che troneggiava sul tavolo della sala.

Apparecchiai sistemando il necessario per le restanti colazioni e lasciai correre lo sguardo intorno a me. Piuttosto che a casa mia sembrava di essere in Lapponia, nella casa di Babbo Natale, mancavano solo i piccoli elfi alle prese con i pacchi regali per darmene conferma.

Ovunque volgessi lo sguardo potevo scorgere qualcosa di rosso o dorato, colori tema dell'anno. C'erano delle candele, fiori e renne di ogni dimensione.

E poi c'era il grande albero che occupava gran parte della sala. Era stato bello allestirlo tutti assieme con le palline, i pupazzetti e le lucine colorate ancora accese dalla notte appena trascorsa. Sotto di esso, accanto al piccolo presepe, erano già sistemati tanti pacchetti di varie dimensioni che aspettavano solo di essere aperti.

Scossi la testa e sbuffai una risata, quanto era bello tutto quello?

Non potevo chiedere di più dalla vita, avevo raggiunto un grado di felicità assoluto.

Mi avvicinai al grande stereo centralizzato per inserire il nuovo cd acquistato per l'occasione.

La stanza si riempì di note dolci e festose ma il silenzio che comunque regnava intorno mi rassicurò sul fatto che altri stessero ancora dormendo.

Quella sinfonia, quel profumo di biscotti fatti in casa e quel costante tepore mi parlavano di casa. Ma non di un semplice incontro di quattro mura, di casa intesa come porto del cuore.

La mia casa era il luogo in cui essere veramente se stessi, protetti dal resto del mondo, da giudizi e malvagità, racchiusi in una piccola bolla di serenità.

Recuperai il vassoio che avevo preparato e mi incamminai verso le scale cercando di non fare neanche il minimo rumore. Lasciai il vassoio sul settimino del piano e mi recai nell'ultima stanza in fondo al corridoio.

Aprii delicatamente la porta e mi intrufolai nella stanzetta verde acqua ancora avvolta dal buio. Feci qualche passo all'interno richiudendo la porta alle mie spalle, poi mi avvicinai alla finestra per aprirne le antine in modo che la tenue luce del sole potesse illuminare l'interno.

-Buongiorno piccole pesti- mormorai -è ora di svegliarsi-

-Ancora cinque minuti- borbottò Manuel nascondendo il viso sotto le coperte.

-Dai pigrone svegliati. E tu principessa?- dissi muovendomi verso il lettino coperto dalla trapuntina delle Principesse Disney.

-E' Natale?- chiese con la sua vocina delicata.

-No piccolina ma ci siamo quasi, domani sarà Natale- dissi accarezzando i suoi capelli leggermente ondulati.

-E i regali?-

Sorrisi, Manuel e Serena erano la mia vita.

-Sempre domani amore, li avrai domani-

-Uffi- disse lei sbuffando sonoramente.

-Hei, ascoltatemi, la vogliamo fare una bella cosa?- chiesi cercando di attirare la loro attenzione.

-Si- risposero in coro.

-Vogliamo andare a svegliare la mamma?-

-Però dobbiamo fare piano, d'accordo?-

Annuirono nuovamente.

-Mettete le ciabatte mi raccomando-

-In braccio- piagnucolò Serena.

-Anch'io, anch'io- si aggiunse Manuel.

-E va bene, però facciamo presto, su , venite- dissi spalancando le braccia ed accogliendoli tra di esse.

Li sollevai e baciai entrambi sulla fronte beandomi delle carezze che amavano farmi.

Lasciammo la loro cameretta e ci spostammo lungo il corridoio fino a raggiungere la mia stanza.

Anzi, la nostra stanza.

Con un piede scostai la porta e la vidi.

Lei era distesa nel nostro letto rannicchiata tra le coperte. Se ne stava ancora addormentata su di un fianco con le labbra leggermente dischiuse e i capelli ad accarezzarle le guance.

Come ogni volta che la guardavo dormire mi convinsi che quella fosse la visione più bella alla quale avessi mai assistito. Era semplicemente magnifica.

Non mi sarei mai stancato di ammirarla, non avrei sprecato un solo istante senza ricordarle quanto la amassi. Era stato un grosso sacrificio alzarsi e lasciarla dormire da sola ma qualcuno doveva pur prendere le redini della situazione.

Lei, il mio amore, aveva fatto le ore piccole in cucina per preparare le pietanze per la cena, aveva tutto il diritto di rilassarsi e continuare a dormire.

Mi dispiaceva quasi svegliarla ma erano quasi le 11 e sapevo che mi avrebbe ucciso se non l'avessi fatto.

E sapevo anche che il modo migliore per farlo era scagliargli contro le piccole pesti, la nostra vita.

Li lasciai scendere e dalle mie braccia e li vidi saltellare verso il lettone, arrampicarsi tra le coperte e carezzare la loro mamma con quelle piccole manine.

-Mamma svegliati- dicevano.

-Mammina mammina- continuava a cantilenare Serena.

Lei mugugnò qualcosa poi finalmente aprì gli occhi.

Se possibile mi innamorai di lei in quel preciso istante, quando ancora mezza assonnata cercava di capire dove si trovasse e chi fossero quelle scimmiette che ronzavano intorno.

Non c'era film né qualsivoglia opera d'arte che tenesse, quella era in assoluto la mia visione preferita. Loro tre erano il fondamento portante della mia vita, loro erano amore, loro erano tutto.

-Manu, Sere, amori miei- sussurrò stringendo i bambini.

-Svegliati mamma domani è Natale-

-Lo so piccola, ma...- 

Alzò lo sguardo verso la porta ed incrociò il mio sguardo, mi sciolsi in un sorriso che lei ricambiò immediatamente.

-Buongiorno amore- disse picchiettando con la mano sul materasso accanto a sé invitandomi a raggiungerli.

Mi fiondai sul letto tra le piccole pesti e la donna che da ormai nove anni era diventata il perno della mia vita.

-Buongiorno a te amore mio- dissi lasciandole un leggero bacio sulle labbra -oggi ci aspetta una lunghissima giornata!-





Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro

Tags: #storiebrevi