CAPITOLO 12: Dove sei stato?
POV di Mew
Quando sono entrato nella mia casa di famiglia mia cognata era in soggiorno.
Non appena mi ha visto é venuta verso di me, abbracciandomi. Per tutto il viaggio dall'università a casa ho solo pianto e questo sicuramente mi ha fatto arrossire e gonfiare gli occhi e la faccia.
P'Amy era letteralmente la mia migliore amica. Si è sempre presa cura di me come una madre da quando lei e mio fratello si sono sposati cinque anni fa.
"Cos'è successo tesoro? Perché hai gli occhi gonfi? Perché hai pianto? È successo qualcosa all'università?" Come al solito ha iniziato a bombardarmi con le sue infinite domande. So che era preoccupata ma non sono riuscito a pronunciare una parola per qualche istante.
Quindi l'ho semplicemente abbracciata e le ho detto "Sono stanco Phi, vado in camera mia a dormire. Ti parlerò domani e per favore non dirlo a nessuno. Non voglio far preoccupare nessuno. Puoi farlo per me?" L'ho supplicata e lei ha annuito. Sapevo che aveva capito.
Così senza indugio andai in camera mia, feci una doccia e andai a letto. Il mio appetito era già morto.
Il giorno dopo sono rimasto a letto a pensare a tutto quello che ho passato con lui. Cosa ho fatto di male che non ha nemmeno notato i miei sforzi? Mi sono alzato per rinfrescarmi ma sono rimasto nella mia stanza.
Era quasi sera quando sento bussare alla porta della mia camera da letto.
Quest'ultima si apre, P'Amy entra e avvicinandosi al letto, si sedette sui bordi.
"Ti senti meglio ora dopo esserti chiuso nella tua stanza per un giorno intero?" mi chiede accarezzandomi la testa.
Le ho solo sorriso.
Dopo che mi ha chiesto di nuovo cosa fosse successo, le ho raccontato tutto. Da come ho incontrato Gulf vicino alla scuola di Win sotto l'albero a come l'ho visto con Bright la sera prima al bar.
"Tesoro! se lui non è nel tuo destino, non puoi fare nulla contro la forza, ma se lui è , non importa quali ostacoli si presentino, sarete entrambi insieme quando sarà il momento giusto. Hai capito?" chiese dolcemente ed io ho annuito.
Mi sorride e mi accarezza di nuovo la testa.
"Quindi lascia che sia il destino a decidere. Ma dovresti anche parlargli e chiarire tutto. Non dare per scontato nulla. Non sai ancora niente. Quindi la comunicazione è la chiave di tutto." Afferma.
"Grazie phi, lo so. Grazie Phi"
"Lo so bene. La tua vita sarebbe miserabile senza di me e il mio sushi fatto a mano." Mi ha preso in giro con un occhiolino e io ho ridacchiato. Aveva ragione. Adoro i suoi cibi fatti a mano.
Proprio così è passata l'intera settimana. Ho preso un congedo per malattia per rimettermi in sesto prima di affrontarlo di nuovo. Devo essere forte. Non potevo permettergli di vedermi piangere se non ricambia i miei sentimenti. Influirebbe sulla nostra amicizia e non lo voglio.
Questa intera settimana l'ho trascorsa con la mia famiglia. E la principessina, la mia dolce sorellina, non potrebbe essere stata più felice. Dormiva persino con me ogni notte perché le sono mancato. Anche perché sono l'unico, in questa casa, che la vizia con i dolci.
Dopo una settimana torno nel mio dormitorio. Ero stanco dopo il viaggio di tre ore da casa all'università, quindi non ho disfatto i bagagli ma sono crollato a dormire. Erano quasi le 16:00 quando mi sono svegliato. Mi sono lavato e ho iniziato a disfare i bagagli.
Dopo qualche minuto ho sentito squillare il mio telefono.
Forse era P'Amy che mi stava chiamando ma quando l'ho preso mi sono accorto che invece era la principessa.
"Meow, perché te ne sei andato quando ero a scuola? Sai che mi sei mancato, perché non potevi restare di più?" Mi rimprovera.
"Lo so, e mi dispiace davvero piccola, che sono dovuto tornare presto alla mia università. Cercherò di passare più tempo con te la prossima volta, ok?"
"Noooo. Mi hai detto la stessa cosa l'ultima volta che sei venuto, dopo così tanto. Sono triste." Potevo sentirla piangere quasi.
"Ok, ti prometto che la prossima volta ti porterò al centro commerciale e guarderemo un film insieme. Felice adesso?" Le propongo.
" Ok e voglio più caramelle. Va bene?"
"Brava ragazza, ora riattacco ok, devo disfare le cose."
"Non dimenticare la tua promessa o mi arrabbierò con te! Miao! Ti amo."
"Sì, non lo farò e ti amo anch'io piccola." Le dico chiudendo la chiamata.
É una ragazza così carina! Bastasse le dai delle caramelle e lei dimentica tutto.
All'improvviso ho sentito un botto, mi sono girato ed ho visto che la porta del mio dormitorio era spalancata. Ricordo di averlo chiusa. Come si è aperta?
Quando ho finito di disimballare era già sera. La mamma mi ha mandato tantissima frutta secca e tutto il resto, ma ho bisogno di comprare la cena.
Ho preso il telefono e il portafogli e mentre stavo per uscire dalla mia stanza, ho sentito il tuono. Piove?
Ho preso un ombrello e sono uscito dalla mia stanza. Sarebbe fantastico se potessi cenare con Gulf, specialmente con questo tempo. Ma non ho.la più pallida idea di cosa stesse facendo.
In questa settimana non ho risposto alle sue chiamate o ai suoi messaggi.
Ho solo informato Zee di essermi preso una settimana di ferie. Sapevo che era scortese da parte mia, ma non potevo farci niente.
Ho pensato di andare al chiosco più vicino della nostra università. Mentre attraversavo il parco dove io e Gulf passeggiavamo ogni volta che cenavamo insieme,ed ho notato che qualcuno si era sdraiato sulla panchina.
Perché qualcuno dovrebbe essere sdraiato su una panchina sotto la pioggia? È pazzo o cosa?
La strada era abbastanza deserta perché pioveva. Non appena mi sono avvicinato alla panchina il mio cuore si é fermato quando ho riconosciuto la persona in questione.
È Gulf!!
'Perché dorme sottopioggia? É impazzito?' Penso mentre l'ho scuoto per svegliarlo.
"Gulf!! Svegliati. Perché sei sdraiato qui? Sta piovendo così forte. Ti ammalerai. Alzati!!" gli urlo.
Ma non si alza. Non so cosa fare. Dovevo fare qualcosa! Chiudo l'ombrello, lo prendo in braccio e lo porto nel mio dormitorio.
È completamente fradicio quando entriamo in camera.
L'ho fatto sedere sul mio divano e prendo un asciugamano per asciugarlo. So che non è una buona idea, ma non ho scelta. Non si sveglia quindi non mi rimane che togliergli di dosso questi abiti fradici.
Gli tolgo per prima la maglietta e gli asciugo la parte superiore del corpo, mentre il mio cuore mi rimbomba nel petto.
Così ho chiuso gli occhi e gli ho tolto i jeans e tutto il resto, l'ho asciugato dall'acqua piovana e l'ho vestito con una delle mie felpe e dei miei pantaloncini.
Buon Dio! Sono contento di non aver avuto un infarto.
L'ho adagiato sul letto e l'ho coperto con la coperta. Sta tremando e sono sicuro che avrà la febbre stanotte o domani.
'Che diavolo ci faceva sotto la pioggia?' Mi chiedo
Siccome mi sono dimenticato di comprare la mia cena in preda al panico sono uscito di nuovo, comprando anche del porridge di riso per Gulf.
Glielo riscaldo se si sveglia nel cuore della notte.
Sono andato in camera mia e mi sono cambiato perché ero fradicio anche io per la pioggia.
Ho cenato e sono andato a dormire sul divano. Ho pensato che fosse meglio così, non voglio metterlo a disagio a causa mia se si sveglia e gli sono vicino.
Ho poggiato un bicchiere d'acqua sul comodino per Gulf, semmai avesse avuto sete nel cuore della notte.
La mattina dopo mi sono svegliato per primo e Gulf sta ancora dormendo come se non avesse dormito per una settimana. Dormiglione.
Sono andato in bagno e mi sono rinfrescato e ho riscaldato il porridge prima di svegliare Gulf.
"Gulf svegliati per favore. Hai la febbre, devi mangiare e prendere le medicine! Svegliati dormiglione." Mi inginocchiai accanto al letto e lo scossi dolcemente.
Lui ha aperto gli occhi, guardandomi.
È stato come se il tempo si fosse fermato.
I raggi del sole gli cadevano sul viso dalla finestra ed era come se i suoi occhi brillassero.
Il suo viso era luminoso, arrossato da un'ombra colorata di rosso sulle guance. Ho sempre amato i suoi occhi da cerbiatto e ora me ne sono innamorato ancora di più.
Ci stavamo solo fissando mentre la mia mano era sui suoi capelli.
Ho provato a rimettermi in sesto, non è il momento per una gara di sguardi.
Gli ho messo una mano sulla fronte per controllare la sua temperatura .
Le mie mani erano fredde rispetto alla sua pelle, perché aveva la febbre quindi lo visto rabbrividire. Ho fatto scivolare il dorso della mia mano sulla sua gola e ho potuto letteralmente sentire la sua pelle d'oca.
Mi stava ancora fissando. Ho aperto la bocca per dirgli di alzarsi ma lui mi ha interrotto.
"Dove sei stato?" Mi chiede.
"Eh!?" Ero così perso nei suoi occhi che non riuscivo a sentire quello che aveva appena detto.
"Dove sei stato tutta questa settimana? Non mi hai chiamato e nemmeno mi hai mandato un messaggio. Non hai nemmeno risposto alle mie chiamate o ai miei messaggi. P-Perché?" Mi chiede con la voce incrinata e la cosa mi ha confuso.
Perché sembra arrabbiato per non averlo richiamato? Non era con Bright ora? Feci un respiro profondo per rispondere.
"Ero a casa mia. Non sono stato bene, quindi..." iniziò col dire senza entrare nei dettagli ma lui mi interrompe ancora una volta.
"Perché non hai risposto al telefono?" Insiste.
"Te l 'ho detto, Gulf. Sono stato male" rispondo.
"Ooh... Quindi sei stato male anche solo per rispondere alle mie chiamate, ma non per parlare con P'Zee, quando lo hai informato che saresti tornato ieri? È così?" Mi accusa esasperato.
Il dolore era chiaro nella sua voce. Non capisco, perché è ferito? Dovrebbe essere felice di poter trascorrere il suo tempo con Bright senza di me ad ostacolarlo.
Mi schiarisco la gola e ritiro la mano per alzarmi. Si sedette ancora fissandomi, aspettando forse una mia risposta.
"Umm... è già tardi, andiamo ti accompagno al tuo dormitorio." Gli dico.
Mi ha appena guardato male, poi ha fatto un respiro profondo e ha distolto lo sguardo. Ho aspettato che scendesse dal lett, ma è rimasto seduto lì, a guardare fuori dalla finestra del balcone.
"Non devi preoccuparti per me. Sto bene. Grazie per esserti preso cura di me ieri. Non ti preoccupare! Esco subito fuori dalla tua stanza!" Mi dice guardandomi con lo sguardo morto negli occhi.
Distoglie lo sguardo e cerca di alzarsi ma inciampa subito dopo essersi alzato dal letto.
Corro ad aiutarlo, ma lui mi ha fermato con la mano.
"Sto bene, non ho bisogno del tuo aiuto." Disse con un sorriso teso.
Era la prima volta che lo vedevo sorridere così, come se si sforzasse di sorridere.
Sospirai.
"Gulf, non stai ancora bene. Smettila di essere testardo! Prima mangia qualcosa e prendi le tue medicine, poi riposat! Puoi andare nella tua stanza dopo che ti sarai completamente ripreso." Lo rimprovero severamente.
"Perché, eh!? Ora ti preoccupi? Non l'hai fatto per tutta la scorsa settimana. Quindi perché adesso? Non ti è importato se stavo mangiando o no, se stavo dormendo o no... Allora perché adesso!!?" Mi ha urlato d'improvviso, afferrandomi la camicia.
Mentre stringeva il colletto nel suo pugno, i suoi occhi erano pieni di lacrime che scendevano copiose.
"Non ho bisogno della tua compassione." Sussura mentre libera la presa sulla mia camicia e si precipita fuori dalla mia stanza.
'Che cazzo è appena successo!? Perché è così arrabbiato a causa del mio distacco. Ha baciato Bright, giusto? Quindi dovrebbe tornare con lui. Allora perché è arrabbiato per colpa mia??
Questi sono i pensieri che corrono nella mia mente mentre mi siedo sul bordo del letto e mi passo la mano tra i capelli per la frustrazione.
No, non dovrei lasciar perdere. Ho bisogno di parlargli.
Mi alzai e corsi fuori dietro di lui. Non si vedeva da nessuna parte.
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