La prima cosa che mi venne in mente fu di scambiare le collane. Lentamente mi tolsi la mia e Kate mi imitò. Sapevamo di avere puntati su di noi gli sguardi increduli di Max. Con tranquillità misi la catenina che portavo al collo di Catherine, come il gesto a me più comune. Appena la mia mano la sfiorò, ebbi un fremito, una scossa, ma feci finta di non aver percepito nulla. Sbigottita, mi allontanai da lei e quando fece per mettermi il ciondolo ,io non chinai il capo ma alzai il palmo della mano. La ragazza sembrò capire e posò la sua catenina sulla mia mano. Indossai l'accessorio molto velocemente lasciando i miei capelli lunghi tra la collana e la mia schiena. Rimanemmo poco tempo a fissarci, pochi secondi che mi sebrarono un eternità. Ci abbracciammo ed entrambe stavamo piangendo dalla gioia di esserci riviste. Le asciutte e muscolose braccia di Kate mi cingevano il torace quasi non permettendomi di respirare, ma non mi importò. Lei si staccò da l'abbraccio , a malincuore, e mi accarezzò la guancia guardandomi con i suoi grandi occhi umidi.

'Yasmin.'

Sospirò lei. Il suo sguardo mi trasmise protettività e sicurezza, ma anche determinazione e perseveranza; non era cambiata di una virgola da l'ultima volta che la vidi. Ma quando fu l'ultima volta che i nostri sguardi si incrociarono? Un vuoto nella mia mente mi rattristò, non tollerai l'idea di non ricordarmi il tempo passato con una persona così importante per me.
Leggendomi nel pensiero, Kate disse sorridendo lievemente:

"Non sei cambiata di una virgola"

Un secondo dopo si asciugò le lacrime con il dorso della mano e sul suo volto ritornò la solita espressione dura ed impenetrabile.
Una voce fredda maschile alle mie spalle disse:

"Sisi. Molto commovende. Le due sorelle si rincontrano ed adesso sono felici e contente. Il mio stomaco sta dando atto ad un terremoto, quindi spicciatevi."

Girai il capo e notai che la voce proveniva da Tobias. Posai il mio sguardo sul viso di mia sorella che stava porgendo al predatoursoul un'espressione glaciale. Senza dire nulla Kate voltò le spalle a tutti e si diresse verso la cucina.

"Sorelle?"

Dissi io dubbiosa ed incredula. Come poteva il mio opposto essere mia sorella?

"Sorelle"

Mi rispose Max con la bocca spalancata.

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Ci avviammo verso la cucina. I nostri pesanti passi si udivano per tutto il corridoio, immenso ed illuminato da enormi finestre. Sperai di trovare lì Kate, invano. Mi chiesi dove fosse finita. Una volta entrata nella stanza vidi che era grande e quasi vuota. In un angolino della camera faceva posto un piccolo e sudicio frigo, probabilmente rotto, ed un forno con dei fornelli sporchi di grasso. Al centro della stanza totalmente bianca un largo tavolo di legno scuro padroneggiava su quel posto. Intagliato e lucido donava alla misera camera un aspetto regale. Tutta la scena era rovinata dalle sedie di plastica bianca di cui alcune rotte. Mi chiesi se il designer di questo posto fosse cieco.
Max camminò lentamente verso il maestoso tavolo da pranzo e velocemente si voltò verso me e Tobias. Chiuse gli occhi ed iniziò a canticchiare tra se e sè una filastrocca, muovendo il dito prima verso di me e dopo in direzione di Tobias.

"Abbambaraba ciccì coccò. Chi di voi sceglierò? A chi la sventura andrà? Chi cucinerà?"

Il suo dito si fermò mentre puntava Tobias.

"Beeeene. Abbiamo il cuoco!"

Disse Max. Iniziò a sudare ed il suo volto tentava miseramente di nascondere la paura con un sorriso deformato.
Tobias gli scoccò uno sguardo da far intimorire le pietre.

"Coccò"

Aggiunse canticchiando , infine. Spostò il dito verso di me pregandomi con lo sguardo impaurito di non contestare.

"Scommetto che sei una brava cuoca"

Disse Max in imbarazzo ed ancora non ripreso dallo sguardo di Tobias, che mi disse:

"Vedi di cucinare decentemente, ho fame e non vorrei che il mio cibo puzzasse quanto te."

Voletti dargli una risposta che lo potesse spiazzare.

"Io non puzzo."

Okay...forse non era quello che avevo in mente quando intendevo spiazzante.

"Se lo dici tu."

Rispose seccato il predatoursoul che uscì dalla stanza assieme a Max.

Okay...non è così traumatico...in fondo devi solo cucinare.

Pensai.

Aspetta un attimo...

....ma io non so cucinare.

Avvilita, decisi di iniziare prendendo il cibo da frigo. Mi inginocchiai e nel freezer trovai dei bastoncini di pesce, probabilmente scaduti, ed una scatola verde. Incuriosita la presi e capii che si trattava di un libro. Passai la mia mano sopra la fredda copertina per rimuovere il sottile strato di ghiaccio che si era formato.

"Ricette della nonna Carla,
quando cucina lei nessuno parla!"

Mi venne un'idea.

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Preparai della pasta con il pesto e come contorno un'insalata di patate, seguendo scrupolosamente le indicazioni del ricettario. Per il tempo che ci misi mi meravigliai che il terremoto in atto nello stomaco di Tobias non avesse distrutto l'intero edificio. Preparai la tavola con delle posate e dei piatti che trovai sopra il frigo. Uscii dalla stanza ed urlai

"È PRONTOOO"

mettendo le mani attorno alla mia bocca per amplificare il suono. Nessuna risposta.

"Bene. Significa che mangerò tutto io."

Dissi io, dando le spalle al corridoio ed avviandomi verso la cucina.

"Ma se mangi come un uccellino!"

Disse sorridente Max, alle mie spalle. Dopo poco lo raggiunsero anche Tobias e Kate, che evitavano di guardarsi. Affamati e stanchi ci sedemmo sulle sedie di plastica. Notai che nessuno osò parlare, erano troppo impegnati nel mangiare. Max stupito disse

"Yas, è buonissimo. Come hai fatto a cucinare un cibo così buono?"

Io arrossii ed abbassai lo sguardo.
Kate mi guardò con aria sospetta e Tobias ,seduto davanti alla ragazza,disse sorridendo:

"Max ha ragione. Sei speciale Yas."

Kate sgranò gli occhi e prese il coltello con cui stava mangiando. Sorrise a Tobias e quando il ragazzo allungò la mano per prendere l'insalata di patate, la predatoursoul fece un moviemento netto con la posata causando la fuoriuscita di sangue dal polso di lui. Immediatamente gli si buttò addosso e bevve il sangue che fuoriusciva dalla ferita. Tagliò la vena del collo di lui con un'espressione disgustata ed arrabbiata nello stesso tempo.

Tobias urlò disperatamente, un grido mostruoso, acuto, non umano. Il ragazzo inizió a sbavare una sostanza bianca,formando una cascata di schiuma che gli coprì il corpo. Poi cadde a terra e smise di muoversi.

Max prese Kate per i polsi che le portò dietro la schiena, il viso del predatoursoul si trasformò in qualcosa di disgustoso, come una grande zanzara coperta completamente da melmosi occhi neri e grigi. Avvicino la sua proboscide al collo di Kate ed iniziò a succhiare. Lei cercò di liberarsi disperatamente, calciò in tutte le direzioni, girò ripetutamente il busto, urlò dalla disperazione mentre il suo sangue veniva prelevato da quel mostro e le sue lacrime le rigavano il volto, sconvolto. La ragazza smise di ribellarsi ed i suoi occhi diventarono grigi, privi di pupilla. Mia sorella si accasciò a terra, con la bocca spalancata .

Max si girò nella mia direzione.

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            *NON LEGGERE*

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