È venerdì, il giorno tanto atteso. Mentre Dinah e i suoi genitori preparano la grande festa, io Lauren, i ragazzi ed Ally, siamo andati a fare compere. Sono le 11:30, il sole è alto ed io mi sto davvero abbrustolendo. Siamo in centro, data la presenza di negozi di tutti i tipi. Solo Thomas e Ally hanno trovato qualcosa da mettere per stasera, Normani è a provare un abito color cielo, un tubino senza spalline se non ricordo male, Lauren ha per le mani un vestito nero attillato con lo scollo a 'v', che lascia scoperto un pezzo di schiena.
"Secondo te mi starebbe bene?" Sembra dubbiosa.
-Tutto quel che metti ti sta bene- le rispondo sorridente.
<Blah, smettetela vi prego, siete così smielate che mi viene il vomito> dice il mio amico con l'aria un po' schifata. Io e Lauren iniziamo a ridere divertite.
<Mila?> sento Ally chiamarmi.
-Dimmi-
<Ho notato che, comunque, essendo in America, riescono a capire lo spagnolo, glielo hai insegnato tu?> domanda incuriosita. In effetti, tempo fa, raccontai loro di essere cubana, e che lo spagnolo fosse la mia madrelingua, così mi chiesero di insegnargli qualcosa. Qui in Texas, vivono molti latinoamericani, quindi è probabile trovare qualcuno che parli solo lo spagnolo, e poi io ed Ally ci divertiamo a parlarlo.
-Diciamo di sì, anche se Lauren a quanto vedo già conosce la lingua- ammetto sorpresa. Chissà come mai. Chielo chiederò quando saremo da sole.
<Et voilà> esclama Normani dal camerino. Indossa l'abito che pensavo avesse scelto, ma di colore rosso. In effetti risalta molto il colore della sua pelle.
<Ti sta davvero bene> affermo sorridente, mentre gli altri concordano. La mia ragazza entra in quello a fianco a dove si trova Mani, mentre io riprendo a cercare. È possibile che non trovo mai niente di decente quando mi serve? Improvvisamente mi cade l'occhio su una gonna bianca a ruota, lunga fino a metà coscia. Vicino ad essa, vi è un top nero che si chiude con due nastri dietro la schiena, lasciandola completamente scoperta. Li prendo, convinta che sia la volta buona. Vado alla ricerca di un paio di scarpe, trovando dei tacchi neri cinque centimetri che si abbinano perfettamente al mio outfit. Ritorno dai miei amici e vado a cambiarmi anche io.
<Oddio, sei... sei... una gran gnocca> sento Normani che finisce la frase di Thomas.
"Ehm, grazie... Camz?" Sorrido, notando il suo pensarmi in continuazione.
-Sono qui dentro! Mi aiuti ad allacciare il top?- non riesco da sola. Sento la tendina spostarsi lievemente e successivamente, calde mani che afferrano i due nastri e iniziano a legarli tra loro.
"Va bene così?" La voce calda.
-S-sì.. grazie- mi volto. È a pochi centimetri da me, i suoi occhi sono accesi. Rimango incantata a guardarla, il vestito sembra fatto su misura.
-Sei... sei.. wow..- il mio sguardo si ferma sul seno. Ingoio la saliva e mi sforzo di guardarla in faccia.
"Sei bellissima anche tu, anche se quel bel pancino vorrei fosse coperto" storce la bocca in una smorfia, segno che non le va a genio che mi si veda così tanta pelle.
-Guardare ma non toccare, te l'hanno mai detto? In fondo l'unica a poterlo fare sei tu- le faccio l'occhiolino.
<State cercando di avere un bambino per caso? No perché qui avremmo fame e vorremmo vedere Mila!> dice Ally in spagnolo divertita. Quanto mi era mancato il suo umorismo.
"Ho capito solo bambino e che hanno fame, traduci?" Ridacchia.
-Ha detto Ally che se stiamo cercando di avere un bambino dobbiamo lasciare stare, dato che ci vorrebbe troppo tempo e loro hanno fame e vogliono vedermi- rido divertita. Annuisce e mi lascia uscire. Mi fissano tutti e poi fanno lo stesso con Lauren.
<Siete davvero bellissime> dice Thomas sorridendo.
<Credo che vi fisseranno tutti> afferma Ally.
<Siete davvero due bocconcini> afferma Mani, facendoci scoppiare a ridere. Ritorniamo a cambiarci mentre gli altri vanno a pagare. Entro nel camerino di poco fa, mi tolgo la gonna e mi infilo i jeans e scarpe. Solo ora rammento che non riesco a togliermi il top da sola, è legato troppo stretto per toglierlo come se fosse una maglia.
-Lauren, mi aiuti? Non riesco da sola- faccio finta di piagnucolare. Non risponde. Dopo pochi secondi la sento entrare, il suo profumo riempielo stanzino. Slaccia i due nastri, ma non mi lascia andare. Sento le sue mani afferrarmi i seni e stringerli, mentre la sua bocca mi bacia il collo coperto da un succhiotto. Mi lascio scappare un gemito, mi ha morsa.
-N-non qui... f-er-ma..- non riesco a togliere le sue mani da me.
"Stiamo davvero ritornando agli inizi a quanto pare" il suo respiro vicino all'orecchio mi mette i brividi. Mi volta e mi spinge contro il muro della cabina, mentre appoggia il top sullo sgabello dietro di lei. Mi bacia famelica ed io, per quanto non ami fare queste cose nei luoghi pubblici, non riesco a resisterle. Allaccio le bracca dietro il suo collo, attirandola a me il più possibile. Sento i capezzoli indurirsi al contatto con il suo seno, coperto da una semplice canottiera verde acqua. Mi morde il labbro e si stacca, abbiamo il fiatone. Il suo sguardo è nel mio, tanto intenso da poterci annegare dentro.
<Ehi, ma siete ancora là dentro? Muovetevi!> esclama Thomas divertito.
-Dovremo uscire-
"Già"
-Mi aspetti-
"Sì... ma non abbiamo finito"
-Direi di no..- e controvoglia ci allontaniamo. Mi infilo il reggiseno, la camicia vellutata bianca ed usciamo.
<Alleluia, stavo diventando vecchio> rido per la sua stupidità e mi dirigo alla cassa con Lauren. Dopo essere usciti, passiamo per il centro per pranzare ad uno dei migliori ristoranti. Mentre faccio da guida turistica, due volti familiari mi vengono incontro, chiaccherando animatamente tra loro. Merda.
-Vi va se andiamo a casa? Sarei un po' stanca..- mi guardano stupiti.
<A me non sembra e poi sono curioso di sapere altre cose> risponde il mio amico dubbioso.
<Anche io sono un po' stanca, vorrei riposarmi per stasera> afferma Ally, avendo capito il perché del mio cambiamento. Ma il karma è contro di me e uno dei due ragazzi per sbaglio urta la bionda. Thomas la regge e i due si voltano.
<Oddio, scusa, non ti ho vista> dice quello più basso. Non sono cambiati per niente, se non per il fisico più accentuato e l'altezza.
<Nulla> è infastidita.
<Ma tu sei Ally, la sorella di Dinah, come mai sei qua in giro?> domanda sempre lo stesso.
<Ho la libertà di uscire anche io sai? E sono in compagnia> ci indica. Spero non mi riconoscano, ma ne dubito fortemente.
<Frequenti gente grande per te, non ti bastiamo?> interviene l'altro, quello che odio di più.
<È inutile che ci provate, tanto non funziona, ora se non vi spiace ce ne andiamo> e detto questo si volta e noi la seguiamo. Dopo due o tre passi mi sento afferrare il polso.
<Aspetta un po' tu> mi si gela il sangue.
-Che vuoi? Vado di fretta- devo restare calma.
<Che bel caratterino che hai, magari hai anche un bel faccino, mi fai vedere?>
-No- strattono il braccio e riprendo a camminare. Me lo riafferra, mettendoci più forza.
<Dove credi di andare?>
"Ehi tu?" Meno male. Si avvicina a me, gli afferra la mani e gliela toglie.
"Non vedi che abbiamo fretta?" Il tono freddo e tagliente. Le prendo la mano e la tiro per farla muovere. Non voglio altri guai.
-Dai andiamo, non fa niente, lascia stare-
<Non stavo parlando con te, quindi levati dai coglioni> risponde lui in spagnolo. Anche lui ha origini ispaniche, e quando arrabbiato parla in spagnolo. Le sue cattive maniere non sono cambiate per niente. Lauren mi guarda interrogativa, così le traduco la frase in inglese.
-He said: I wasn't talking with you, so get the fuck off- mi sorride per poco.
"Tieni giù le mani dalla mia ragazza o te le rompo insieme al tuo inutile pene" afferma irritata. Ecco, non andrà a finire per niente bene.
<Mila, tutto okay?> domanda Normani raggiungendoci e portandosi dietro Thomas ed Ally.
<Camila? Quella Camila? La sfigata lesbica? Fatti un po' vedere> ride, insieme all'altro. Mi volto rassegnata e lo guardo malamente.
-Dereck, vedo che la tua faccia da culo e il tuo carattere di merda non sono cambiati. Greg, vedo che sei sempre basso- sputo acida. Il sorriso che avevano entrambi sparisce dai loro volti.
<Come scusa? Fai la gradassa ora? Credo tutte quelle botte tu le abbia scordate, dovremmo ricordartele> afferm presuntuoso.
"Se non vuoi ritrovarti con il naso e un braccio rotto, ti conviene andartene" il tono gelido. La guardo per poco e i suoi occhi hanno cambiato colore. Merda. Avrà raggiunto il limite di sopportazione a causa mia, non ci voleva.
-Allontanatevi- dico seria, tutt mi guardano.
-Thomas, Ally, Normani, allontanatevi, ora!- sono agitata, sento l'ansia nelle vene.
"Stai indietro anche tu" ubbidisco.
<Bello show, ma non serve a niente, la tua ragazza rimane sempre una puttana lesbica> mi sento morire a quelle parole. È questo che ora pensano tutti di me? È questo che sono per loro? I pugni di Lauren sono così stretti che ha le nocche bianche, i due invece, sono rilassati. Sono più bassi di lei, Dereck di pochi centimetri. Hai capelli corvini un po' lunghi, gli occhi dello stesso colore; al contrario, Greg ha i capelli castani e gli occhi azzurri, ma ci ho sempre trovato il vuoto. La loro risata viene fermata da Lauren che sferra un pugno a Dereck, tanto forte da farlo indietreggiare e cadere. L'amico sci scaglia contro di lei, che si sposta di lato e gli da una ginocchiata in pancia. Si piega su se stesso e poi lei gli da un calcio. Non posso guardare, fa male.
<Ma che cazzo fai, stronza! Io ti..> Lauren si avvicina e gli tira un calcio nei testicoli che lo fa urlare. Lo alza per i capelli e gli da una testata.
"Avvicinati di nuovo a lei, offendila ancora, ed io ti uccido" sibila. Lo lascia cadere a terra e si avvicina a noi i suoi occhi sono ancora scuri, segno che Lauren è chissà dove nel suo subconscio.
"Scusa" dice una volta che ci ha raggiunti. Come?
-Per cosa?-
"Per quello" e indica Dereck e Greg, circondati da un gruppo di persone.
<Avrei fatto la stessa cosa, ma mi sarbbe venuta peggio> dice Thomas supportandola. Ally la fissa senza dire una parola. Lascio che loro procedano davanti a noi, volendo rimanere da sola con lei.
-Non mi piace la violenza, ma grazie- dico dopo qualche minuto di silenzio. Le prendo la mano e non la lascio per tutto il tragitto. Quando arriviamo a casa, Dinah e i suoi genitori stanno sistemando i tavoli in giardino, probabilmente l'interno è già stato decorato. Ci salutano calorosamente, ma non si fermano a presentarsi per il troppo lavoro. Ally li raggiunge, dopo avermi lasciato il suo vestito e avermi chiesto di metterglielo in stanza. Ognuno di noi va nella propria per iniziare a prepararsi, o comunque, l'intento è quello. Una volta entrate in stanza, chiudo la porta a chiave, appoggio la busta dei vestiti sulla scrivania e porto l'alterego di Lauren a sedersi sul letto.
"Cosa stai.."
-Shhh- lascio che le mie labbra si incontrino con le sue. Inizio a baciarla lentamente, venendo ricambiata dopo pochi secondi. Le sue mani si posano esitanti sui miei fianchi e allo stesso modo, mi avvicinano al suo corpo, portandomi poco dopo a sedermi a cavalcioni su di lei. La presa diventa più salda, il movimento della sua bocca e della sua lingua più deciso. Mi stacco per riprendere fiato, notando due grandi occhi verdi che mi guardano, le pupille dilatate.
-Ben tornata- sorrido.
"Grazie a te"
-Allora dove eravame rimaste?- i nostri nasi si sfiorano.
"All'inizio dei preliminari direi" la voce roca e sexy. Do una spinta con il bacino contro il suo centro, portandola a trattenere un piccolo gemito, le mani che stringono forte i fianchi. La faccio stendere sotto di me riprendendo a baciarla, mentre spingo di nuovo lentamente e mi struscio contro la sua intimità, gesto che la porta a stringere le mie natiche. Le mie dita accarezzano i suoi fianchi da sotto la maglietta, portando brividi sulle sue braccia.
"C-Camz.." ansima sulle mie labbra, le mordo quello inferiore.
-Sì?- mi diverto ad avere il controllo.
"Spogliami" solleva di poco le palpebre chiuse. I suoi occhi bruciano di desiderio. Rendo il movimento del mio bacino sempre più veloce, mentre passo a morderle il collo e a succhiarlo.
"Sto p-er... fer-ma-ti.." non ascolto e continuo, finché non veniamo entrambe. Nonostante la stanchezza causata dall'orgasmo, continuo a muovermi, rallentando piano, fino a fermarmi. Abbiamo entrambe l'affanno, me non le lascio tregua. Le alzo la maglia e gliela sfilo, andando poi a toglierle il reggiseno. Riprendo la mia scia di baci e morsi, finché non arrivo ai suoi seni. Mentre con una mano palpo uno, con la bocca stuzzico l'altro, succhiandolo e disegnando dei cerchi con la lingua intorno al capezzolo. Come sempre trattiene i gemiti, cosa che mi infastidisce parecchio. Non deve vergognarsi. Mi fermo e inizio a fissarla, il suo petto che si muove velocemente su e giù 
"Perché ti sei fermata?"
-Perché ti trattieni?-
"È imbarazzante okay? Mi vergogno" mi mette il broncio come una bambina. Le strizzo il seno sinistro e lei si lascia sfuggire un urlo di sorpresa, che basta a farmi eccitare ancora di più.
-Non è così terribile- ammicco io.
-Voglio sentirti gemere, capito? Devi sentirti a tuo agio con me- dico seria, ma non la lascio rispondere. Riprendo ciò che stavo facendo, ancora più motivata. Le mordo per dispetto il capezzolo duro, sapendo che fa male, ricevendo in cambio un mugolio e un sussulto.
-Così va meglio- soffio sull'altro. Mi prende i capelli e me li tira all'indietro, costringendomi ad alzare la testa. Si alza a sedere, si sporge e annusa il mio profumo. Con la mano sinistra mi solleva la maglia ed io me la tolgo, così come il reggiseno. Si avventa sui miei seni, riservandomi il trattamento che ha ricevuto da me poco fa. Lascio che i gemiti escano tranquillamente dalla mia bocca, non cerco di trattenere le reazioni del mio corpo al suo tocco. Decisa però a non lasciarle il controllo, la spingo per le spalle sul materasso e porto le mani ai suoi jeans. Sbottono il bottone con il suo aiuto glieli tolgo, così come le mutande. Incrocio per un momento il suo sguardo, che mi chiede di andare subito al dunque. Ovviamente, me la prendo comoda. Inizio a baciarle l'interno coscia sinistro, continuando la scia di baci fino ad arrivare a quello destro. La prendo per le cosce al fine di tenerla ferma, poi soffio sul clitoride. Si lascia sfuggire un altro piccolo gemito, va decisamente meglio. Lo picchietto con la lingua, lo succhio, lo mordo, riprendo questo ciclo infinito. Le sue mani sono tra i miei capelli che spingono il mio capo verso la sua intimità, bisognosa al più presto di molto attenzioni.
"Fal-lo... son-o al li-mi-te.." si sente che è frustrata. Decido di accontentarla e la penetro con due dita.
-Qualcuno qui è impaziente- sussurro vicino alla sua entrata.
-E anche bagnata- sorrido soddisfatta. Prendo a muoverle con lentezza, cercando il sup punto debole e volendola far abituare alla presenza. Intanto succhio il piccolo muscolo con attenzione e dedizione, godendomi il suo sapore.
"Ah.. p-più velo-ce" trovato. Continuo a spingere verso la parete che le fa sentire più piacere e aumento la velocità. Quando prendo tra i denti il clitoride, la sento gemere sonoramente. Mi sento appagata e gli umori che escono mi rallegrano ancora di più. Estraggo le dita ed inizio a leccare la sua intimità per intero, sentendo il suo respiro spezzarsi. Appena si riprende, inverte le posizioni.
"Adesso me la paghi piccola ribelle".

. . .

Sono ormai le 21:30 e siamo tutti pronti per festeggiare. Io e Lauren siamao abbastanza riposate, ma il mio corpo è ancora indolenzito. I segni che mi ha lasciato sulla pelle bruciano, portandomi ad evitare il contatto fisico con tutti. Solo ora, guardando bene intorno, noto tutti gli striscioni e i nastri appesi al soffitto, i tavoli pieni di alcol e cibo, un mega stereo su uno scaffale. È tutto perfetto.
"Vamos?" Dice Thomas per allentare la tensione che c'è tra noi. Siamo tutti nervosi per le persone che potremmo incontrare, soprattutto io. Ad un tratto sbucano i genitori di Dinah con la festeggiata e la sorella. Sono tutti bellissimi, ma noto come Thomas guarda Ally e la mia migliore amica Normani. Okay, qualcosa davvero non quadra e io voglio capire che sta succedendo.
-Gordon, Milika, da quanto tempo- dico io, avvicinandomi e abbracciandoli, gesto che mi porta molto autocontrollo. Non posso urlare di dolore, proprio no.
<Camila, da quanto tempo! Ci sei mancata tanto> sono come una seconda famiglia per me. Faccio le presentazioni e chiacchero un po' con loro, fino a quando non ci lasciano per andare ad una cena. Finalmente sentiamo suonare.
D: sarà divertente, vedrete: afferma occhi color nocciola, per poi andare ad aprire. Prevedo davvero una lunga serata. Come entrano tutti gli invitati, Ally va ad accendere lo stereo e tutti iniziano a bere e a ballare, dopo aver consegnato il proprio regalo alla festeggiata. La festa procede tranquilla e senza intoppi, per fortuna. Dopo due ore di divertimento, la mia migliore amica inizia ad aprire i regali e poi mangiamo una torta. Inutile dire che alla mia lettera si è messa a piangere, come ogni anno. È davvero una ragazza dolce in fondo. Verso la fine, mi accorgo di qualcosa di strano. Thomas ed Ally che escono e Normani che sta ballando con Dinah.
"Qualcosa non va? Sembri distratt" mi richiama Lauren, bevo il mio drink. Siamo sul divano, io in braccio a lei.
-Thomas è uscito con Ally e...- sgrano gli occhi.
"E? Sembra tu abbia appena visto un fantasma" ridacchia. Indico semplicemente ciò che sto osservando, sono senza parole. 
"Ah, e chi l'avrebbe mai detto? Ma Thomas lo sa?" Già, lo sa? Vedo le mie due più care amiche staccarsi dal bacio e guardarsi timide, impaurite e confuse. Forse sarà l'alcol. Ma Dinah non beve. Devo parlare con entrambe, ma non oggi. La festasi svolge al meglio e a fine serata, tutti danno una mano a pulire per poi andare a casa. Non proprio tutti, quelli sobri o ancora coscenti. Domani ho deciso che passerò la giornata con Dinah e Normani, mi mancano e devo capire cosa sta succedendo.
-Amore?- mi guarda stranita.
"Eh?"
-Ti dispiace se domani sto con le ragazze? È l'ultimo giorno e non sono proprio stata con loro. Inoltre vorrei capire cosa c'è tra loro- mi guarda intensamente.
"Sì, ma come mi hai chiamata?" La guardo confusa.
-Amore?- sorride a tutti i denti.
"Non mi hai mai chiamata così, mi piace" ricambio il sorriso.
-C'è una prima volta a tutto babe- le faccio l'occhiolino. Ci dirigiamo nell'atrio, dove gli altri conversano e ridono tra loro. Mi piace che vadano d'accordo.
D: Grazie davvero per tutti, è stato il miglior compleanno di sempre: il suo sguardo su Normani.
<Beh, direi che è il momento di dormire> sbadiglia il mio amico.
<Ma dormi sempre?> Afferma Ally, scoppiamo a ridere. Li abbraccio tutti, poi ritorno nella mia stanza con Lauren. Ci cambiamo e ci mettiamo sul grande letto, accoccolandoci una all'altra e addormentandoci abbracciate. La mattina seguente, dopo aver fatto le valigie ed esserci preparati, rapisco Normani e Dinah, portandole in una gelateria vicino casa.
D: Come mai questa voglia di uscire?: è allegra.
-Volevo passare del tempo con voi due- mi sorridono.
-E volevo parlarvi- sul loro volto leggo preoccupazione.
<Di cosa?> domanda Mani. Prendo un gran respiro.
-Ho notato che sei strana da parecchio tempo, così come Thomas. Pensa tu abbia un altro, ma penso che sarebbe più corretto dire un'altra- guardo la mia migliore amica.
-Perché non me l'avete detto?- chiedo curosa e un po' amareggiata. Silenzio. Si guardano esitanti e poi i loro occhi si spostano su di me.
D: È complicato: afferma.
<È successo e basta, non saprei come spiegartelo. Non volevo ferire Thomas o prenderlo in giro, così l'ho lasciato ieri mattina. Gli ho detto tutto> guarda per terra.
-Tu cosa? E lui?- sorride rilassata.
<Ho capito e ha detto che ultimamente nemmeno lui era sicuro di noi. Poi probabilmente gli piace Ally> guarda la sorella della persona in questione.
D: Come? È piccolo: mette il muso.
-Nah, hanno pochi anni di differenza, è fattibile- ribatto.
D: Ma..:
-Ma niente, pensa a te piuttosto. Cosa intendete fare?- non rispondono.
D: Troveremo una soluzione, ti faremo sapere: mi da l'occhiolino. Dopo aver mangiato il gelato e chiaccherato, torniamo a casa a prepararci al viaggio. Non mi sembra vero, ma mi sento sollevata. Finalmente tornerò a casa.
<Fare attenzione mi raccomando> Gordon e Milika mi abbracciano, gli altri stringono la mano.
-Sì, tranquilli. Grazie di tutto- ci sorridono. Abbraccio la mia migliore amica e sua sorella, promettendole che tornerò a trovarle. Anche se non penso verrò proprio qui. Non a Dallas comunque. Carichiamo i bagagli sul taxi e ci dirigiamo in aeroporto.

. . .

Sono passati due anni da quel giorno e oggi, Lauren si diplomerà. Non mi sembra ancora vero che stiamo insieme da due anni. Mi sembra ieri di averla conosciuta e invece è già passato molto tempo. Come ogni mattina mi sveglio con le sue carezze sul braccio e baci sul collo. Mi volto e nascondo il viso nel suo petto.
-Buongiorno miss. 8 di media che oggi si laurea- scherzo, la mia voce impastata. La sento sorridere.
"Giorno a te, miss. ho tutti sei e sette" rido.
-Ehi, vedi che ho anche un 8 in musica- sbuffo.
"Quello non conta" mi bacia la fronte. Consapevoli che tra poche ore dovremmo essere a scuola, ci alziamo e andiamo a fare colazione. Preparo una semplice tazza di latte e cioccolato per entrambe, in cui mettiamo i cereali. Mangiamo piano e assonnate. Non dovevamo fare assolutamente tardi ieri, ma tra lei che lavora e studia, abbiamo poco tempo per noi e, di conseguenza, ieri ne abbiamo approfittato, fato che non avevamo nessun compito. Ormai lei lascerà la scuola e si dedicherà solo alla palestra, mentre a me mancano ancora due anni. Sembriamo sposate. Abbiamo una casa, delle bollette, lei ora lavorerà soltanto ed io studierò. Peccato che siamo ancora fidanzate. Non che mi dispiaccia, ma ormai viviamo insieme da così tanto tempo, conosciamo i nostri punti di forza e quelli deboli. Non mi dispiacerebbe se accadesse. I miei pensieri vengono interrotti da un telefono che squilla. Dinah.
-Ehi, siete arrivate?-
D: Sì, Ally è da Thomas, io sono con Normani e stiamo venendo da te: annuisco e le dico che vado a prepararmi. Dopo che si sono lasciati, entrambi hanno preso una lunga pausa di riflessione e verso l'inizio dell'anno scorso, entrambi si sono messi con le rispettive sorelle. Non ho mai visto quei quattro andare così d'amore e d'accordo. Austin non l'ho sentito più e forse, è meglio così. Vado in camera a prendere un vestitino azzurrino, stretto alla vita e a ruota alla fine. C'è il sole fuori e i miei iridi si schiariscono con il bel tempo. Sono di un marrone chiaro, li adoro. Raccolgo i miei capelli lisci in una lisca di pesce laterale e lascio ricadere due ciocche di capelli, una destra e l'altra a sinistra, rese mosse dalla piastra. Metto un po' di profumo, i tacchi e un po' di trucco. Mi reco in sala, trovandomi una Lauren in tutto il suo splendore che mi aspetta seduta sul bracciolo del divano. Indossa una gonna a vita alta nera, una camicia bianca e dei tacchi neri. In mano reca la toga nera e il tocco accademico.
-Sei stupenda- mi avvicino e le lascio un bacio casto sulle labbra.
"Sei bellissima" arrossisco. Sentiamo bussare alla porta e capiamo che è il momento di andare. Dopo dieci minuti di macchina, cinque di presentazione e altri cinque per presentare coloro che daranno le lauree, finalmente ci sono le nomine dei laureati. È da due minuti che cerco Lauren per augurarle buona fortuna, ma non la trovo. Quando la scorgo vicino ad un capannone, la trovo in compagnia di Cayley, la sua migliore amica. Non mi preoccuperei se non vedessi che le passa un piccolo mazzo di fiori ed una scatolina. Lei esulta e l'abbraccia, sussurrandole qualcosa poi all'orecchio. Faccio qualche passo indietro e torno al mio posto. Per tutta la cerimonia non faccio che pensare a ciò che ho visto. Che mi stia tradendo con lei? Che si sia stancata di me? Che non mi lasci perché non saprei dove andare a vivere? Ricaccio indietro il groppo in gola.
<E con il massimo dei voti, vi prego di accogliere con un forte applauso Lauren Jauregui> i miei occhi scattano sulla figura. È bellissima, il passo elegante, lo sguardo fiero e sicuro di sé. Prende la laurea, si inchina ai suoi superiori e poi si volta a fare il suo discorso. Mi cerca tra la folla e quando mi trova, sorride felice. Non puo' tradirmi una persona che mi guarda così.
"Colgo l'occasione per fare un breve discorso. Sono arrivata in questa scuola piena di rabbia e rancore, ero senza controllo. Portavo gli alunni a temermi e i professori all'esasperazione. Poi, due anni fa, ho incontrato una persona che mi ha completamente cambiato la vita. E sono sincera. Da quando la conosco non faccio che sorridere, non me la prendo più con gli altri, non faccio più tutte quelle cose che mi rendevano una persona che non ero. Mi ha reso ciò che sono adesso, mi ha permesso di mostrarmi per ciò che sono. Per questo vorrei che Camila Cabello salisse sul palco" sbianco. Io? Sul palco? No. Tutti mi guardano e aspettano una mia risposta, che non arriva subito. Dinah mi fa alzare e mi spinge verso Lauren.
D: Forza: mi fa l'occhiolino. Cammino lentamente tra la folla e salgo le scale che mi portano sul palchetto allestito per la cerimonia.
"Oggi è un giorno importante per me, non solo perché mi laureo, ma perché devo fare un annuncio importante, che probabilmente non avrei il coraggio di fare tra due secondi" le persone ridono. La vedo fare un gesto con il capo e Cayley si avvicina. Le mette qualcosa nelle mani nascoste dietro la schiena e poi si allontana. Sento dalla folla dei mormorii di sorpresa. Mi sto agitando. Che vorrà fare? La vedo inginocchiarsi e non capisco. Mi porge dei fiori e non capisco. Poi mi mostra il cofanetto che ho visto di nascosto prima e la apre. All'interno ci sono due anelli in argento, uno con un diamantino trasparente, uno color smeraldo. All'interno intravedo l'incisione 'mine&your' e capisco. Lascio che il groppo in gola risalga e che le lacrime escano, chi se ne frega del gruppo.
"Di conseguenza a tutto ciò che ho detto, vuoi tu Camila Cabello, diventare mia moglie?" Il cuore si ferma, il respiro pure. Tutti tacciono.
-Alzati- mi guarda storto, ma ubbidisce. Il tempo che si mette in piedi che le salto in braccio, fregandomene di tutto. Sento un applauso enorme scoppiare, seguiti da fischi e urla di approvazione. Si sentono anche i miei amici e ammetto di esser loro grati. Come ho fatto ad essere così stupida. Non potrebbe mai tradirmi. Mi ama. E lei non ha amato nessuno, a parte me.
-Lo voglio, lo voglio- la stringo forte a me. Mi stacco per baciarla e gli applausi e i fischi aumentano. Prende gli anelli ed entrambe lo infiliamo all'altra nell'anulare sinistro.
-Non è un sogno vero?-
"No" sorride dolce.
-Quindi è tutto vero?-
"È tutto vero"
-E tu vuoi sposarmi davvero?-
"Davvero" mi ribacia.
<Uhm... ehm, sono davvero contento per voi, ma ci sarebbero altri alunni che stanno aspettando la loro laurea, perciò..> ci mettiamo a ridere.
-Oddio, scusi signore, ce ne andiamo- e presa a mo' di sposa mi porta fino alla macchina, senza lasciarmi il tempo di salutare nessuno, senza aspettare la fine della cerimonia. Mi adagia sul sedile del passeggero e lei si mette al volante. Guida fino al cimitero e si ferma. Usciamo e lei mi prende per mano, guidandomi fino alla tomba di sua sorella.
"Ehi, come stai? Sono anni che non vengo, lo so. Ma oggi è un giorno importante. Mi sono laureata, come volevi tu. E sai una cosa. Ho chiesto alla ragazza migliore del mondo di sposarmi. Indovina? Ha accettato. Vorrei che fossi qui con me, ma non si puo'. Volevo dirti che finalmente sono riuscita ad andare avanti e che non devi più preoccuparti. Ti voglio bene" e detto questo posa un'orchidea sulla lapide. La guardo fiera di lei e l'abbraccio.
-E ora che si fa?-
"Si torna a casa"
-A festeggiare?- ho già capito.
"A festeggiare" mi bacia il naso. Mi riprende la mano e insieme ci dirigiamo alla sua macchina. Non pensavo che le cose prendessero questa piega. Che proprio lei sarebbe stato il mio futuro e il mio nuovo inizio. Ma lo è stato. E non potevo chiedere di meglio. Mi ha ridato quella sicurezza in me stessa che avevo perso da tempo, mi ha ridato me stessa, mi ha amata. Mi ama. Io la amo. E non credo questo cambierà mai. Le metto una mano sulla coscia e le chiedo di fermarsi.
-Voglio farlo ora- non riesco ad aspettare fino a casa. Mi gaurda sbigottita, ma accosta. Davanti a noi il sole che illumima il mare. Siamo vicine alla spiaggia. Non c'è nessuno. Si libera della toga e del tocco accademico, uscendo e mettendoli nel cofano. Fa spazio nella macchina e ci mettiamo nei sedili posteriori. Mi siedo su di lei, facendo aderire la mia intimità alla sua catturando le sue labbra tra le mie. Non c'è cosa più bella di questa.
"Ti sei mai pentita di qualcosa fino ad ora?" Mi domanda. Ci penso su prima di rispondere.
-Le mie scelte mi hanno portata qui, ad ora. No, non mi pento di nulla. Sono esattamente dove dovrei essere. Qui, con te- e dopo avermi sorriso riprende a baciarmi con più foga. Non so dove ci porterà il destino, che cosa dovremmo affrontare. Ma con lei, supererò qualsiasi cosa. Con lei, mi sento come se potessi perfino volare.

                                FINE

Okay. È finita. Dopo varie minacce da molti c: posso dire che la storia è finita bene no?
Devo premettere alcune cose prima di ringrazirvi
Come prima cosa, ripeto, per almeno l'ennesima volta, che la storia non è mia, ma bensì di HowIceAndFire e che se avete domande e curiosità, dovreste farle a lei e non a me. E dire a lei che scrive bene, non a me
Seconda cosa, tra i primi capitoli, lessi vari commenti come "ma Lauren non è così cattiva" "Lauren nella realtà è dolce e gentile, che brutto così"
Okay. È tanto se ho dannato nelle mia chat private e non pubblicamente. Lo so che Lauren è gentile. Lo so che Lauren è un angelo. E so che Lauren non pichierebbe mai qualcuno.
Ma questa è una storia. E come in tutte le storie, o ff, molte cose si cambiano in base ai propri gusti e a quello che potrebbe rendere la storia interessante.
Quindi se a molti di voi non è piaciuta perché Lauren era violenta o perché praticava la box, purtroppo non posso modificare le cose come vorreste, altrimenti, vi prendete un po' del vostro tempo e iniziate a scrivere qualche cosa c: altrimenti ciccia.
Altra cosa. Siccome quest'anno ho la fottuta maturità, e io ho iniziato oggi scuola, andrò molto a rilento con le prossime storie, e se tutto va bene, aggiornerò ogni fine settimana.
Ma molto probabilmente in questo periodo no, perché ho l'esame della patente alle porte, quindi sarò praticamente inesistente.
Quindi, chiedo solo un po' di pazienza per quelli che aspettano aggiornamenti di The T.E.D. e They Don't Know About Us.
Quindi, ora dopo la solfa, grazie davvero a chi ha seguito la storia dall'inizio alla fine, a chi ha votato, commentato, ma soprattutto, MINACCIATO. Siete degli amori c:
E grazie ancora a HowIceAndFire che mi ha permesso di scrivere la storia versione Camren :3
Detto questo, alla prossima c: