Mark:

Era un pomeriggio soleggiato ed oggi era un giorno molto speciale per Jackson. Aveva una gara di nuoto ed era stato in piscina sin dal mattino presto per prepararsi a questo importante giorno.

Era la prima volta che andavo a una delle gare di nuoto della scuola. Normalmente non mi era mai importato di ciò, ma avevo promesso a Jackson che ci sarei stato e avrei tifato per lui.

Ero un po' nervoso perché temevo che la gente continuasse a parlare di me, ma cercai di spazzare via questo presentimento e guardare il mio amico nuotare. Volevo supportarlo in questo giorno importante.

Nuotare era la sua vera passione e non aveva mai fatto qualcos'altro. Mi stava sostenendo con la gravidanza e la nostra bambina e quindi gli avrei dato qualcosa in cambio e lo avrei sostenuto.

Questo era quello che facevano gli amici. Ed ero molto felice di annunciare che Jackson e io eravamo riusciti a diventare amici, davvero buoni amici, per la precisione. Andavamo molto d'accordo ed era fantastico.

Andai alla piscina e cercai Youngjae e Jin che erano venuti qui anche loro per sostenere i loro fidanzati. Jin si era persino fatto una maglietta con il nome di Namjoon.

Quei due erano così innamorati a vicenda e non avevo mai visto una coppia che fosse più perfetta insieme. Speravo davvero che avrei trovato qualcuno che mi amasse e accettasse la mia principessa.

Ma al momento mi importava solo di essere in buona salute e avere buoni voti, sebbene avrei perso un sacco di cose quando avrei partorito. Avevo programmato di andare a scuola più che potevo, ma sapevo che mi sarebbero mancate comunque molte cose.

Vidi i miei due amici seduti in prima fila proprio dietro la panchina della nostra squadra di nuoto. Jin e Namjoon erano impegnati a baciarsi e Youngjae stava facendo un massaggio alle spalle di Jaebum.

Mi sedetti accanto ai ragazzi e guardai Jackson che era seduto di fronte a me. Ci fu un breve momento in cui pensai se avessi dovuto fare qualcosa anche per lui, ma decisi rapidamente di non farlo.

Non era un segreto che il più giovane fosse il padre della mia bambina e sicuramente pensavano che ci stessimo frequentando. In realtà non mi importava, perché sapevo che non stavamo insieme, ma non volevo causare problemi al mio amico.

Si voltò verso di me e sorrise. "Sono felice che tu sia venuto." Mi disse e ricambiai il suo sorriso. "Come potrei perdermi questo? È una competizione importante." Lo guardai mentre si morse un labbro.

"Sì, è molto importante. E ciò mi rende così nervoso." Il biondo ammise. Gli misi una mano sulla spalla. "Non devi essere nervoso. Siamo qui per supportarti." Gli dissi con un sorriso.

Jackson abbassò lo sguardo sul mio ventre e lo accarezzò per un brevissimo istante. Probabilmente non voleva che nessuno lo vedesse. Sapevo che gli piaceva essere conosciuto come il ragazzo freddo e duro. Ma a me andava bene.

"Lo apprezzo molto." Mi disse e l'espressione nei suoi occhi mi mostrarono che fosse serio. Era molto bello sapere che era contento del mio supporto, perché non ero sicuro di dover venire.

Ma ora ero molto felice di essere qui, perché potevo vedere che lo stava aiutando un po'. L'allenatore apparve di fronte alla piscina e chiamò i ragazzi da lui. Jackson si alzò e mi sorrise.

"Ho intenzione di vincere per la nostra bambina". Disse prima di andare dal suo allenatore. Lo guardai, completamente sopraffatto dalle sue parole. Voleva vincere per la nostra bambina, nostra figlia.

A volte dubitavo davvero che il più giovane sarebbe rimasto davvero con me e la bambina. Mi aspettavo che sarebbe scappato prima o poi, ma mi convinceva sempre del contrario ed ero sicuro che non ci avrebbe mai lasciato.

In realtà non mi importava se io e Jackson saremmo rimasti vicini così come adesso. La cosa più importante era che si prendesse cura di nostra figlia. Avrebbe avuto bisogno di suo padre. E al momento ero sicuro che lei potesse contare su di lui.

"Sembra che voi due stiate lentamente andando d'accordo." Jin mi disse e sorrise. Guardai il ragazzo più grande che era seduto accanto a me. "Suppongo di sì. Penso davvero che possa essere un buon papà." Ammisi.

Il ragazzo dai capelli castani annuì. "Lo sarà. A volte Jackson potrebbe essere un idiota, ma può assumersi le responsabilità se necessario, e sa che il tuo bambino ha bisogno di lui." Mi disse.

Nel frattempo la competizione stava iniziando e Jaebum fu il primo a nuotare per la squadra della nostra scuola. Youngjae era totalmente nervoso, anche se era ovvio che il suo ragazzo avrebbe fatto un ottimo lavoro.

Mi appoggiai all'indietro e guardai i ragazzi che nuotavano nell'acqua. Jackson era in piedi dietro Namjoon e sembravano parlare di Jaebum mentre lo guardavano. Il mio sguardo rimase su Jackson.

Quel ragazzo a volte mi confondeva, ma era riuscito anche a convincermi che era un bravo ragazzo. Si era persino fatto piacere da me. Chi avrebbe mai pensato che questo sarebbe mai accaduto? (N.T non so se abbiate capito, rip.)

"Ti piace, vero?" Jin improvvisamente mi chiese. Sollevai le sopracciglia confuso. "Cosa intendi?" Chiesi di nuovo e diventai ancora più confuso quando il più grande ghignò molto.

"Ti piace Jackson. E non intendo il modo in cui ti piacciono i tuoi amici." Mi disse. Iniziai ad arrossire e lo guardai con gli occhi spalancati. A me piacerebbe Jackson? O più tipo, dovrei avere una cotta per lui?

"Non penso di avere una cotta per lui. Siamo così diversi. Non funzionerebbe comunque." Dissi con un sospiro. Perché questo fatto mi rese così triste? Jin mi rivolse un caloroso sorriso e mi posò una mano sul braccio.

"Avete più cose in comune di quanto pensi. Ed è anche bello essere un po' diverso da un altro. È importante per l'armonia. E onestamente, penso che voi due fareste una bella coppia." Il maggiore sorrise.

Annuii un po' e guardai in basso. Io e Jackson una coppia? Non ci avevo mai pensato. Ma forse Jin aveva ragione. E se fossimo una bella coppia? Non lo avevamo notato prima.

Sí, e forse avevo persino iniziato a piacermi Jackson. Era gentile e gli importava di me. Mi rendeva felice e mi sentivo protetto quando era con me. Sembrava che mi stessi lentamente innamorando di lui.