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Jackson:
"Tu hai cosa?! Sei seria?" Chiesi a mia madre quando mi disse che aveva chiesto a Mark di trasferirsi a casa nostra. Come aveva potuto farlo? Perché non aveva chiesto a me e a papà prima?
"Sono seria. Abbiamo parlato e ho pensato che fosse la cosa migliore per lui." Difese la sua decisione. "Ma non penso che papà si divertirà quando scoprirà che hai chiesto a un ragazzo che conosce a malapena di vivere qui." Risposi.
Mia madre sorrise. "Ho già chiesto a tuo padre e lui è d'accordo con la mia decisione." Disse con orgoglio e sospirai. Sembrava che non potessi nemmeno contare su mio padre quando si faceva sul serio.
"Non so quale sia il tuo problema. Mark è così adorabile e voi due dovete passare più tempo assieme." Spiegò, sperando, ovviamente, che potesse convincermi ad accettare la sua decisione.
"Passerò più tempo con lui se ti renderà più felice, ma questa qui è la mia privacy." Incrociai le braccia. Sperai che capisse che non poteva cambiare la mia opinione riguardo al trasferimento di Mark qui.
Sapevo che dovevo passare più tempo con l'altro ragazzo prima o poi. Stava avendo un bambino e volevo provare ad essere un padre, ma per quello avevo ancora tempo. La gravidanza di Mark non era poi di così tanto tempo.
C'erano così tante cose che dovevo imparare e avevo bisogno dei prossimi mesi per dimenticare le mie paure e assicurarmi che volessi davvero diventare padre. Non mi aiuterebbe se Mark vivesse qui.
Vederlo ogni giorno mi avrebbe fatto paura ancora di più. Avrei visto crescere la sua pancia, avrei sentito la scadenza avvicinarsi e avrei assistito alla sua gravidanza nei giorni positivi e negativi e avevo paura di ciò.
Non volevo che nessuno sapesse di cosa avevo paura, ma sapevo che, se Mark avesse vissuto qui più a lungo, o lui o mia madre l'avrebbe scoperto. Ero pronto ad affrontare le mie paure ora. Ma avevo ancora bisogno di un po' di tempo.
"Jackson, per favore. Non è come se vivesse nella tua stanza. Hai ancora la tua privacy." Fu la sua risposta. Le sue idee erano buone, ma avevo fatto la mia decisione e non volevo cambiarla.
Avevo abbastanza tempo per incontrare Mark, sempre e ovunque, ma la mia casa era la mia casa e volevo solo avere la mia famiglia. E il più grande non era la mia famiglia. Non era nemmeno un amico.
Avevo smesso di guardarlo come la mia vittima e in questo caso avevamo fatto pace. Non l'avevo più maltrattato e mi aveva perdonato, anche se non mi sarei mai aspettato che mi avrebbe perdonato così in fretta.
"Mamma. Ti prego di capirmi. Ho bisogno della mia privacy e non penso che sarebbe giusto vivere in una casa con lui. Non siamo così vicini, comunque." Mi sedetti e mi passai le mani tra i capelli.
Mia madre si fermò di fronte a me e sospirò. "Questo in realtà è un altro motivo per averlo qui. Dovete diventare più intimi. Avrete un figlio insieme." Mi disse e mi guardò completamente seria.
"Non mi interessa ciò che accadrà. Non voglio averlo qui. Perché non riesci a capirlo?" Dissi alzando un po' la voce. Mia madre fece alcuni passi avanti e si fermò di fronte a me.
"Basta Jackson. Smettila di essere egoista. Non ho chiesto a Mark di vivere qui perché voglio fare qualcosa di cattivo. Gliel'ho chiesto perché mi sentivo come se non si sentisse a suo agio a casa sua." Mi disse.
Dopodiché non dissi nulla. Mark non si sentiva bene a casa sua. Ricordavo il giorno in cui l'avevo portato a casa perché i suoi genitori erano arrabbiati con lui perché era rimasto incinto.
Voleva solo andarsene da casa sua e dai suoi genitori. Forse aveva raccontato a mia madre di loro o di come erano rimasti delusi a causa della sua gravidanza. Continuavo a vedere la sua faccia piangente nella mia mente.
Era così distrutto e si odiava così tanto solo perché i suoi genitori gli avevano dato la sensazione di aver commesso un enorme errore e di essere stato una delusione per loro e la loro famiglia.
Non li capivo. Abbiamo commesso un errore ma, come suoi genitori, dovrebbero supportarlo. I miei genitori mi hanno sempre supportato in tutto ciò che facevo. Non potevo immaginare che i genitori potessero essere così cattivi con i loro figli.
Sospirai pesantemente e guardai mia madre. Le sue braccia erano ancora incrociate e ovviamente si aspettava che iniziassi a discutere con lei. Ma non avevo intenzione di farlo. "Si può trasferire qui." Dissi sottovoce.
Mia madre mi guardò completamente sorpresa ma io sorrisi solo. Sapevo quanto Mark si sentisse sotto pressione a causa dei suoi genitori e sapevo che trasferirsi qui era la cosa migliore per lui.
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Thanks! Ilysm❤ + ed é ancora 1 in GOT7, piango! TwT ++ scusate ma non penso riuscirò a postare il secondo capitolo, sono stanca. :(
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