Jackson:

Non sapevo in quale momento le cose fossero cambiate, ma alla fine mi resi conto di ciò che non volevo vedere da così tanto tempo. Non ero ancora del tutto sicuro, ma sapevo che dovevo fare del mio meglio per sistemare tutto.

Chiusi il libro che stavo leggendo quando sentii dei passi dietro di me ed emesi un sospiro di sollievo quando la persona mi sorpassò senza preoccuparsi che fossi seduto lì su una panchina in un angolo silenzioso del campus.

Per fortuna c'erano ancora delle persone in questa scuola a cui non importava della mia esistenza. Avevo molti amici e sono stato fisicamente vicino a molte persone. Fondamentalmente tutta la scuola mi conosceva.

Ero nella squadra di nuoto e avevo un'ottima reputazione. Le ragazze e anche alcuni ragazzi erano interessati a me e ricevevo molta attenzione. Era una cosa che amavo veramente di questa scuola. Ero una star.

All'inizio Jaebum era stata la nostra superstar, ma presi la sua posizione quando annunciò che usciva con Youngjae due anni fa. E nessuno voleva correre dietro a un ragazzo fidanzato che sicuramente ti avrebbe rifiutato.

E così le persone iniziarono a rincorrermi e mi godevo ogni minuto in cui venivo ammirato dagli altri studenti. E mi piaceva troppo per rinunciarvi per una sola persona. Non ho mai voluto avere una relazione.

"Perché vuoi così tanto dirlo? Come se fosse importante." Sentii la voce divertita di Park Jimin ed alzai le sopracciglia. Era un caso molto raro che qualcuno volesse qualcosa da non dire.

"Devo dirlo, meritano di sapere, specialmente Mark." Namjoon? Bene, ora ero ufficialmente molto interessato a quello che stava succedendo lì. Il mio migliore amico condivideva un segreto con quel piccolo ragazzo pettegolo di Jimin?

"Dio Namjoon. Non abbiamo fatto nulla di male. Non sembra che abbia cambiato qualcosa, quindi perché fare guai inutili?" Disse il ragazzo con i capelli rosa. "O c'è qualcosa che non conosco?" Chiese all'improvviso.

Potevo vedere che Namjoon si mordeva il labbro. Sembrava che Jimin non lo sapesse davvero. "Avanti, dimmelo. Ho bisogno di saperlo." Il ragazzo era entusiasto come un bambino, ma Namjoon scosse la testa.

"Non ho intenzione di dirti nulla. Volevo solo assicurarmi che tu sappia che glielo dirò." Disse fermamente e l'altro ragazzo annuì e scrollò le spalle. "Se ti fa sentire meglio." Jimin andò via dopo quelle parole.

Mi alzai dalla panchina e mi avvicinai a Namjoon. Di solito, non mi nascondeva mai alcun segreto e mi chiedevo davvero perché ne avesse condiviso uno con Jimin, che non era sicuramente uno di cui dovresti fidarti.

Il più alto sembrò nervoso quando mi vide. "Ciao Jackson." Disse allegramente, ma potei sentire il suo nervosismo. "Ciao mio caro Joonie." Gli feci un sorriso dolce ma evidentemente falso.

"So che in realtà non sono affari miei, ma di cosa stavate parlando tu e Jimin? E perché hai menzionato Mark?" Chiesi e incrociai le braccia. Namjoon si guardò intorno ed evitò il mio sguardo.

"Perché ti importa di Mark?" Chiese e sapevo che si aspettava che smettessi di domandare. "Beh, ho pensato che tu lo facessi davvero, mi chiedo che cosa potresti aver fatto a lui." Dissi, facendolo guardare in basso.

"È qualcosa che dovrei dirgli e non tu." Rimase calmo ma sentii che era insicuro. "Cosa c'è di così brutto che non puoi dirmi? Sono il tuo migliore amico." Gli dissi e lo guardai.

Il più giovane sospirò. "Non ho mai detto che non lo sei." Mi disse. Alzai un sopracciglio. "Bene, allora dimmi o dirò a Mark che tu e Jimin avete un segreto su di lui." Dissi semplicemente.

"Non farlo. Non voglio litigare con lui e non dovresti volerlo anche tu. Sii felice che almeno mi interessi del ragazzo che ha il tuo bambino." Disse e il tono nella sua voce si fece più arrabbiato.

"Non è questo il punto. Dii che cazzo state nascondendo tu e Jimin!" Anche la mia voce prese rabbia e feci un passo verso di lui, ma venni fermato da un braccio deciso che mi spinse indietro di qualche passo.

Fu Jaebum, che guardava entrambi con uno sguardo allarmato. "Che diavolo sta succedendo qui? Perché litigate?" Chiese nella sua tipica modalità da leader ed allontanai il suo braccio da me.

Un'altra persona apparve dietro al mio amico e potei vedere che era Mark che guardava tutti e tre e sembrava davvero preoccupato. Decisi che questa era l'occasione per far parlare Namjoon.

"Non importa." Il mio migliore amico disse a JB, ma ovviamente avevo altri piani per questa conversazione. "Penso di sì. Vieni Namjoon, dì a Mark cosa succede." Sorrisi quando mi lanciò uno sguardo assassino.

Mark sembrò un po' confuso. "Cosa dovrebbe dirmi?" Chiese e guardò il più alto di noi. Namjoon sospirò di sconfitta ma iniziò a parlare. "Mi dispiace molto Mark, è tutta colpa mia."