Petricore
Fosche come macchine volanti vanno
convogli di nubi a coprire
gli ultimi estremi disincanti.
La pioggia corre l'aere,
lenisce la bocca di un'estate rovente.
E si addormenta il mare, il mare grigio,
il mare freddo, ove i coralli spengono
nei fondali il loro lieve canto.
Rimane nell'alcova aria calda
e folate violente come schiaffi
nel giardino, ove s'ode
l'eterno vuoto delle conchiglie.
È nella sabbia, nella rena nera mottosa
la domanda - quasi oziosa del giorno
più vago, inutile, informe -
in quali geografie ti apparti
ora, in quale usura,
in quali parti, spazi, ti maceri?
Chissà se l'amore va a ritroso,
riposo assoluto dell'avventura.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro