Piove dolcezza sul verde brunito
dell'autunno; timido sole
filtra tra i nembi
e giunge a far gialle le foglie:
luce ronzante
- perduta primavera -
un luogo ove lo sguardo
annega spento.

È come se a quest'oggi, all'offerta
del vivere, basti un respiro
- timido sole
sull'erba - brividi di spazi
che ad ogni sosta
del tempo che soggiunge
oblivia l'altro da me
che in me si perde.

E domandi ogni giorno alle pareti
delle tue stanze se memoria
resta; passati
segreti pensieri di ieri,
polvere assesta
in tombe di quiete
E rimani tu sola
tra ali di cera.

Tra le bave del tempo anima sola
sdrucita pungente rissosa
in quel tuo sempre
tu sei solo il luogo di pochi
mesti pensieri.
Spinge avanti la sera
treni di desideri
morti già ieri.

Nubi disfano truppe di gatti
affamati - si tingono di rosa
le code dell'alba e vibrisse
sensuali toccano le tue caviglie
femminili. Oggi come ieri
trasecolano
stanchi aneliti.