Capitolo 56
FEDERICO.
Finalmente il grande giorno è arrivato.
Ho i nervi alle stelle e sono agitato, molto di più di quando dovevo esibirmi al Forum. Poi le varie telecamere in fondo alla chiesa non mi aiutano per niente. Ho detto a Ben che non volevo nessuna telecamera ma mi ha ascoltato? No, ovviamente.
Mia madre è emozionata e ha gli occhi lucidi. ‹Sono così orgogliosa di te› dice abbracciandomi, ‹non c'è cosa più felice che vedere i propri figli sposarsi e felici›
Guardava sia me che Valentina.
‹Tuo padre sarebbe stato orgoglioso se fosse qua› dice
‹Lo so› dice
Dall'altra parte vedo i genitori di Silvia, la madre adottiva è quella più emozionata rispetto a quella biologica. Mi guarda e sorride, così mi avvicino
‹Sono così felice che mia figlia si sposi con un ragazzo in gamba come te, so che la faresti felice›
‹Ne ho tutte le intenzioni› dice
Raggiungo anche i suoi due fratelli. ‹Allora cognatino, che mi dici?› domanda Giovanni dandomi una leggera pacca sulla spalla
‹Non riesco a dire una frase di senso compiuto per l'emozione›
Però non vedo il mio socio. ‹Benjamin dov'è?› domando
Alzano le spalle, guarda se deve venire in ritardo anche durante il mio matrimonio, è anche il mio testimone. Il prete mi fa segno di avvicinarmi
‹Manca il mio testimone...dovrebbe essere qui a momenti› dico
Infatti appena lo dico Benjamin entra dalla porta
‹Hai gli anelli› gli chiedo
Si tocca le tasche poi tira fuori una scatolina con dentro due fedi, ‹perfetto› dico.
Gli invitati iniziano a prendere il loro posto mentre Benjamin mi sistema la cravatta
‹Ultima occasione per scappare› dice per farmi ridere.
Parte la musica, 'Non è da te' scelta esclusivamente da Silvia poi entra Serena con il suo bellissimo vestitino rosa. Mi sorride e inizia a spargere i petali di fiori mentre appare Silvia.
Il mio cuore si ferma per qualche minuto.
È bellissima, indossa un vestito bianco con sfumatura rosa ed ecco perché Sara ha insistito a farmi mettere la cravatta tendente al rosa. Io che pensavo che si fosse solo impazzita.
Per tutto il tragitto non mi toglie gli occhi di dosso e neanch'io.
‹Te la affido› dice il patrigno
Le prendo la mano e la faccio avvicinare all'altare.
SILVIA.
Il mio patrigno si ferma davanti il cancello e chiama mia madre per farsi aprire.
Ho i nervi a fior di pelle e sono nervosa.
Mia madre arriva subito senza farci aspettare troppo, posso vedere che aveva gli occhi lucidi ed è emozionata.
‹Tesoro sei bellissima› dice abbracciandomi, ‹sono così orgogliosa di te, così felice per te› dice.
Non voglio piangere, ‹ti voglio bene mamma› dico
‹Vogliamo andare?› dice offrendomi il suo braccio
‹Grazie per accompagnarmi all'altare› dico
‹Quando sono entrata nella tua vita avevi solo diciott'anni e mi odiavi mentre adesso ne hai venti tre e sei diventata una stupenda e meravigliosa ragazza, sono così orgoglioso di poterti portare all'altare›
Oggi vogliono proprio farmi piangere.
Vi starete chiedendo perché non mi faccio accompagnare dal mio vero padre o da quello adottivo.
Semplice, con nessuno dei due ho un vero e proprio rapporto, tanto che quello adottivo non si è neanche degnato di venire e glielo anche inviato l'invito. Nonostante abbia vissuto un anno da lui facendo la mia maturità, abbiamo avuto un'altra discussione molto accesa su non mi ricordo cosa e abbiamo chiusi i rapporti per sempre.
Davanti alla chiesa vedo alcune telecamere, non so chi le ha chiamate e mi mettono ancora di più in agitazione di quando lo sono già.
Sento partire la musica, 'Non è da te', ho voluto io questa canzone come entrata.
Durante il tragitto non ho tolto gli occhi di dosso da Federico.
Indossa un completo nero, camicia bianca e cravatta tendente al rosa. ‹Te la affido› dice il mio patrigno
Sorride mentre mi prende la mano e mi fa avvicinare all'altare.
La cerimonia inizia.
‹Siamo in questo giorno per celebrare il matrimonio di Federico Rossi e Silvia Dorato che si vogliono unire con la grazia di Dio›
Benjamin si avvicina all'altare portando le fedi poi ritorna al suo posto accanto a Sara e le stringe la mano.
È il momento delle promesse.
Fede prende una delle fedi, ‹Silvia, io ti prendo come mia legittima moglie per amarti tutta la vita promettendo davanti a Dio di proteggerti, di esserti fedele e di sostenerti finché morte non ci separi› dice e mi mette la fede al mio dito
È il mio turno, prendo l'altra fede, ‹Federico, io ti prendo come mio legittimo marito per amarti tutta la vita promettendo davanti a Dio di proteggerti, di esserti fedele e di sostenerti finché morte non ci separi› dico e gli metto al suo dito la fede.
Poi ci guardiamo per alcuni secondi negli occhi prima di voltarci verso il prete.
‹Se nessuno dei presenti in sala ha nulla di obiettare su questo matrimonio, lo faccio adesso o taccia per sempre›
Spero vivamente che non si alza nessuno.
‹Bene, dai poteri a me conferiti io vi dichiaro marito e moglie›
Fede voleva baciarmi ma aspetta il segnale del prete
‹Lo sposo può baciare la sposa› dice
E così finalmente Fede appoggia le labbra sulle mie mentre parte un applauso.
Gli invitati iniziano ad avviarsi lungo il ricevimento in casa.
È stato allestito dentro perché in questo periodo ci sono molte fastidiose api e non sapevamo se qualcuno fosse allergico e meglio non correte il rischio.
Noi siamo gli ultimi ad arrivare, abbiamo fatto alcune foto con il fotografo ufficiale della Warner e di Vanity. Sicuramente alcune di esse usciranno sul giornale di domani.
Quando giungiamo quasi all'entrata, da fuori non sentiamo nessun rumore, non è impossibile che stanno quasi tutti a pranzare.
Ma quando entriamo, ‹viva gli sposi› urlano e ci lanciano il riso e anche qualche petalo rosa ovviamente.
Fede mi gira verso di lui e mi bacia davanti a tutti ricoperti dal riso
‹Foto› dice il fotografo e stava per scattare quando si infila in mezza a noi Serena e Fede la prende in braccio.
Dopo il flash gli lasciamo entrambi un bacio sulla guancia di Serena.
E inizia la festa.
Gli ospiti mangiano con molto gusto passeggiando per la stanza.
Serena ha fatto amicizia con due bambine, tra cui una è la cuginetta.
Ci si avvicina Yuri con il suo piatto stracolmo di roba ‹Complimenti per l'appetito› dico
‹Tutto buonissimo...complimenti alla cuoca› dice
‹Mia madre sarà molto contenta di sentirselo dire› dico
Quella adottiva ovviamente.
Quando ero piccola, ai miei compleanni, si rifiutava di comprare la torta perché voleva farla lei.
‹Congratulazioni ad entrambi› dice, poi si rivolge a me, ‹adesso so cazzi tua, te lo dovrai sopportare te›
‹Yuri sempre gentile eh›
‹Certo che me lo sopporto› dico accarezzando la guancia del mio dolce maritino.
Dopo che Yuri ci ha lasciato per qualche sua nuova conquista, ci raggiunge la madre
‹Ancora tanti auguri e a te Silvia benvenuta in famiglia›
Ho sempre desiderato di sentirmelo dire.
‹Ho saputo che c'è anche un nuovo arrivato›
Istintivamente mi tocco la mia pancia. ‹Si, è un maschietto questa volta› dico
‹E come lo chiamerete? Avete pensate già al nome?›
Io e Fede ci guardiamo e io lo prendo per mano come per dargli coraggio
‹Mirko, come papà› dice
‹Papà sarà molto orgoglioso di te› dice abbracciandolo di nuovo poi abbraccia me e si allontana come anche Fede con la scusa di parlare con Benjamin di una cosa.
Sono quasi al tavolo e mi raggiunge Valentina. ‹Guardale come sono carine insieme› si riferisce a Serena e a sua figlia
‹Si, molto› dico, faccio un altro passo e finalmente arrivo al tavolo. Sto letteralmente morendo di fame
‹Sono contenta che sei entrata nella nostra famiglia, Fede è felice ed è una gioia vederlo, vedervi insieme› dice
‹Grazie, anch'io sono felice di stare con lui› dico, ‹è il mio 'vissero felici e contenti›.
Sono le 20 quando Fede annuncia di andare fuori per una sorpresa così tutti quanti ci avviamo verso il giardino. ‹Sei pronta?› mi sussurra all'orecchio
Pronta per cosa?
Fede mi prende la mano e mi dice di guardare in alto perché appena lo alzo il cielo si colora di tantissimi colori. ‹Grazie amore mio› dici
Ma Fede mi invita a guardare di nuovo perché ne compare uno a forma di cuore e con la scritta 'Ti Amo'. Quanto è carino.
Mi giro verso di lui e lo bacio.
Stasera Serena è voluta restare con la sua cuginetta in albergo così io e Fede passiamo la nostra prima notte di nozze da soli.
Prima di entrare nel palazzo Fede mi prende in braccio facendomi sussultare
‹Mettimi giù Federico› dico scalciando
‹Buona sera bellissime› dice Fede mentre inizia a fare le scale
‹Mi incominci a tradire eh› dico, ‹dai Fede mettimi giù›
Sento girare la chiave poi essere in casa. ‹Porto mia moglie oltre la soglia no?› e ci baciamo ma poi mi ricordo di quel complimento, ‹a chi hai detto bellissime?› dico
Lui sorride ma non dice niente e mi bacia di nuovo
‹Fede, allora mi rispondi?›
‹Erano due bambine con la mamma›
Mi rilasso e ci godiamo la nostra notte di nozze insieme tra coccole e baci.
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