Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 19

Sto aspettando come sempre che Serena uscisse da scuola quando vedo raggiungermi la maestra. ‹Volevo parlare con lei. Mia figlia era triste in questi giorni e ho iniziato a sospettare che centra la scuola, i suoi compagni la prendono in giro, oggi non voleva neanche venirci a scuola. Che razza di educazione date ai bambini?› dico
‹Proprio di questo volevo parlarle, oggi c'era la giornata dei papà e il suo amico è stato veramente dolce a fingersi suo padre per non farla essere l'unica della classe a non partecipare›
‹Di che giornata sta parlando?› dico. Perché Serena non me lo ha detto? Era questo il motivo perché non voleva venire oggi.
‹La giornata dei papà› dice
‹E chi sarebbe il mio amico che si è fatto passare per il padre di Serena?› dico
Se nomina Federico non so che cosa possa dirgli.
‹Quel suo amico Federico, è venuto a prenderla tantissime volte› dice
Sospiro.
‹Forse non dovevo dirglielo› dice
‹Lo penso anch'io› dico
Sembra che tutti si mettono contro di me affinché non dica la verità a Fede.
La maestra se ne va proprio quando vedo uscire Serena assieme a Fede. Li raggiungo. ‹Pace finita› lo sento esclamare
‹Non ti arrabbiare con lui mamma, mi ha solo aiutato oggi e lui è stato così dolce da farsi passare per il mio, ci siamo divertiti molto› dice
Mi mordo il labbro. ‹Perchè non mi hai detto niente?›
‹Non volevo farti soffrire ancora questa storia› dice
Guardo Federico, forse dovrei ringraziarlo. ‹Grazie› dico
‹Sa che farei di tutto per vederla sorridere› dice
Mi avvicino e gli lascio un bacio sulla guancia. ‹Grazie ancora› dico
‹Andiamo al mc tutti insieme?› propone Serena. È così felice che non posso dirle di no e così andiamo al Mc ma poiché non ci sono posti a sedere andiamo a mangiarlo al parco.
Sono felici insieme. Non posso impedirgli di vedersi, almeno così si conoscono e al momento giusto dirò loro la verità. Ma devo dirgliela a Mattia.

Infatti il giorno dopo, da poco iniziate le vacanze di Natale, lascio Serena da mio fratello e vado a casa di Mattia, sperando che mi apre.
Suono il citofono, ‹chi è?› dice
‹Silvia, aprimi› dico
‹Non abbiamo niente da dirci› dice
‹Dai Mattia aprimi, devo parlarti› dico ma ha attaccato. Si vede che non mi conosce bene. Risuono di nuovo ma non risponde questa volta, allora continuo finché non mi apre. Viene un suo inquilino. ‹Lasci aperto grazie› dice
Entro nel portone e corro al suo piano. Suono il campanello. ‹Come sei entrata?›
Alzo le spalle. ‹Adesso tu mi ascolti› dico sorpassandolo per entrare.
Mi accorgo che cerca di trattenersi dal non ridere. ‹Che devi dirmi?›
‹Come stanno veramente le cose con Federico e il perché stiamo sempre insieme›
Sospiro. ‹Il motivo per cui stiamo sempre insieme è solo per Serena› dice
‹Che vorresti dire?› dice
‹Ti ricordi quando ti dicevo che il padre se ne è andato prima che scoprissi di essere incinta?›
Annuisce.
‹Parlavo di Federico›
‹Quindi Federico è il padre biologico di Serena?›
‹Si› dico
‹Perché me lo stai dicendo a me?›
‹Perché voglio essere sincera con te e se vogliamo stare insieme dobbiamo essere sinceri l'uno con l'altro›
‹Tu pensi che dopo quello che mi hai detto io ho voglia di tornare con te?›
Alzo le spalle. ‹Forse› dico, ‹io sono stata sincera, adesso tocca a te credermi., uscirò da casa tua e conterò fino a dieci fino a giù e se al dieci non ci sarai non mi vedrai più› dico alzandomi e mi dirigo verso la porta.
Esco chiudendomi la porta alle spalle e incomincio a contare scendendo lungo le scale. Non sentivo la porta aprirsi... ‹sette otto nove...› dico
Sono quasi arrivata e lui non c'è.
‹Dieci› dico aprendo il portone
‹Silvia› dice e mi sento chiamare
Mi fermo e mi giro trovandolo avanti
‹Forse posso gestire il mio rancore verso Federico› dice
‹Io dico che che ci riesci› dico
E lui mi bacia, ricambio mettendogli le mani attorno al collo.
‹Adesso ho qualcuno da portare domani sera ai 50 anni della Warner›
Lo guardo senza capire. ‹Sei anche nella Warner?›
‹Mi hanno contattato per far un uscire un singolo mio› dice
‹Davvero?›
‹Voglio assolutamente ascoltarlo›
‹Io non vedo l'ora di fartelo ascoltare› dice
‹Mi piacerà› dico e ci baciamo di nuovo.
Raggiungiamo poi casa di mio fratello per pranzare con loro e sul portone lì vediamo ritornare con le buste della spesa assieme a Fede
‹Siete tornati insieme?› domanda Fede
‹Si›
‹Felici per voi› dice e se ne va
‹Ma non resti a pranzo con noi?› le chiede Serena
‹No, devo scusarmi con Sara› dice
L'ha fatto apposta bastardo.
Saliamo in casa da Martina e passiamo una domenica fantastica a giocare a qualche gioco da tavolo. Serena all'inizio era un po' titubante nei confronti di Mattia, ma alla fine l'ha accettato anche perché lo deve incontrare al corso.
‹Sei stata brava oggi. almeno lo hai salutato› dico mentre le rimboccavo le coperte
‹Se ti fa felice io sono felice› dice.

#domani sera
Mattia suona il campanello mentre sta finendo di truccarmi. ‹Serena potresti aprirgli tu› dico
Sento aprirsi di casa e li sento parlare, sistemo i trucchi nell'armadietto, prendo la giacca e li raggiungo. ‹Stai benissimo› dico.
Indosso il vestito che ho usato al matrimonio della sorella di Fede solo perché non ho avuto l'occasione di comprarlo un altro nuovo.
‹Andiamo?› fa Serena
‹Impaziente eh› dico
‹Ho promesso a Fede di incontrarci per le nove, cosi dà sederci vicini›
Ma che meraviglia. Dovrà subirmi lui e la sua fidanzata. Fingere indifferenza, è la parola d'ordine.
Arriviamo davanti alla Warner alle nove precisi. ‹Ma ci stanno tutti i cantanti?›
‹Quelli con il contratto Warner›
Appena lo dice da lontano vedo Nek e inizio a sclerare come una pazza. Lo adoro.
Credo che lui se ne sia accorto, tanto che si avvia verso di noi
‹Ma sta venendo verso di noi?› dico
Annuisce.
Inizia a salirmi l'ansia. ‹Silvia immagino?›
Come fa a conoscermi?
‹Ho saputo la storia di Fede, quella della denuncia e tutto il resto›
Te pareva che mi facevo riconoscere sempre in malo modo.
‹Questa bella bimba?›
‹Serena piacere› si presenta
‹Mattia piacere, sono il new entry alla Warner›.
Ci facciamo una foto con lui, poi ci lascia andare e raggiungiamo il nostro tavolo, dove ci stanno già Fede e la sua fidanzata. Mi metto dall'altra parte del tavolo opposti a loro ma Serena insiste di mettersi vicino a Fede così sono costretta ad avvicinarmi.
Quando tutti gli altri prendono posti, possiamo iniziare a mangiare.
‹Sono andata con la mamma a prendere il regalo di Natale›
‹Non hai scritto la letterina a Babbo Natale?›
‹Gli ho scritto così tante volte lo stesso regalo che alla fine ho capito che non si realizza›
‹Che hai scritto?› dice
‹Che torni il mio papà› dice
In tavolo cala un silenzio finché non arriva il cameriere con gli antipasti. Un misto di legumi. ‹No, i carciofi sono allergica› dico e non mi sono accorta che lo avevo detto in contemporanea a Sara. Tutti ci fissano. Ma che è stasera?
‹Mamma devo andare in bagno› dice Serena
La ringrazio mentalmente da avermi salvato da questa situazione.
Ci alziamo ed usciamo dalla sala. Ma a trovarlo un bagno.
‹Dovrebbe essere quello› dico e vado a vedere. È tutto buio, entro per cercare un interruttore, ma cercando sento dei rumori. ‹Chi ce là?› domando
Prendo la prima cosa trovo e inizio a colpire a vuoto. ‹Ahia› dice
Accende la luce e mi accorgo che è Fede
‹Mi hai seguito?› domando
‹No› dice, ‹tu invece?›
‹Dovevo accompagnare Serena in bagno› dico.
Impegnati a litigare non ci accorgiamo la porta chiudersi, solo quando sentiamo sbatterla. E sento fuori la risata di Serena. ‹Apri la porta› dico
‹No› dico
‹Serena› dico
‹Non apro finché non vi parlate e vi chiarite›
‹E vi conviene farlo› dice Ben
‹Traditore di un amico Ben› dice Federico
‹Buona serata› dice e li sento allontanarsi
‹No, ragazzi› dico ma è troppo tardi. Merda.
Un'altra volta chiusa con Fede.
‹Come passiamo la serata?› dice
‹Lontani, molto lontani› dico

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro