Capitolo 12
#Domenica.
Federico ci ha detto che ci passava a prendere per le nove con la sua macchina e sono le otto meno quarto e io sono ancora in pigiama.
‹Mamma, Federico starà qui tra poco› dice Serena, già vestita e profumata.
È bellissima con quel vestito.
‹Un attimo, tanto sappiamo benissimo che Fede arriverà in ritardo› dico
Ma nel frattempo suona il campanello, ‹è lui› dice
Non so perché ma ho l'ansia. Si, l'ansia di vederlo.
‹Mamma si sta finendo di preparare› la sento dire in salone
‹Lo immagino è sempre stata una ritardataria›
Ma senti da che pulpito.
Indosso il vestito, mi trucco e infine indosso i tacchi rossi comprati apposta per oggi. E per concludere mi arriccio i capelli. Sono pronta.
Con il batticuore vado in sala e come Fede, anch'io rimango a bocca aperta a guardalo. Indossa uno smoking nero con camicia bianca e si è messo il gel al ciuffo.
‹Mamma sei bellissima› fa Serena
‹Sei fantastica› dice Federico
Arrossisco, ‹grazie› dico,
‹Andiamo?›
Mi fermo un attimo, ‹si, possiamo andare› dico, prendo la borsetta e andiamo.
Ha cambiato macchina, ‹me l'ha prestata Ben, la mia non era proprio giusta›
‹Davvero? Adesso per andare al matrimonio serve anche una macchina adatta?›
‹Era tutta sporca e di certo ti saresti sporcata› dice
Perché mi sento a disagio? È solo un matrimonio.
Si, però ci vado con quello che due anni fa circa è stato il tuo più grande amore. E poi sto ritornando alla casa della mia ex suocera.
Serena ci stressa fino a Bologna con voler ascoltare il loro cd. ‹Verrai al mio concerto del corso di canto?› domanda a Fede, ‹farò anche un assolo›
‹Ma certo che ci vengo e sarò anche i prima fila ad applaudirti› dice
‹E' una promessa›
Fede mi guarda, ‹è una promessa› ripete alla fine.
Da Bologna in poi si azzittisce, mi giro e sta dormendo, ‹grazie per quello che fai per lei e non sei neanche costretto a farlo›
‹Lo faccio con piacere› dice, ‹non voglio immischiarmi ma il papà dov'è?›
‹Il papà non è ancora pronto per essere papà, anche se a volte mi fa capire il contrario› dico
‹Quindi lo hai già incontrato?› dice
‹Siamo arrivati?› cambiando argomento.
Questa conversazione non mi sta piacendo, potrei dire qualsiasi cosa senza riflettere.
Arriviamo alla cerimonia quando è iniziata e quindi siamo stati costretti a metterci all'ultima fila. ‹Ma io non vedo nulla uffa› si lamenta Serena un po' ad alta voce facendo girare quello davanti a noi che ci guarda male
‹Scusa› dico
‹Vieni con me› dice Fede e la porta davanti per poi ritornare da me. ‹Sistemata, è vicino a mia madre›.
È il momento dello scambio degli anelli.
‹Però è bello il vestito di tua sorella› dice
‹Si carino ma tu la superi› sussurra
Sorrido, ‹non credo› dico voltandomi verso di lui, ma mi ritrovo a pochi centrimetri dalle sue labbra.
E se non fosse perché è partita la marcia nuziale che indica la fine della cerimonia...meglio non pensarci a quello che poteva succedere.
‹Vado a salutare mia madre, vuoi venire?›
Ma non ho tempo di rispondere che mi raggiunge Valentina e mi lascia con lei sorridendo. ‹Sei bellissima con questo vestito› dice
La ringrazio. ‹Anche tu sei bellissima› dico
‹Che bello rivedervi di nuovo insieme› dice
‹Non stiamo insieme, l'ho solo accompagnato› dico
‹Ah, e quella bimba è tua figlia?›
Annuisco.
Arriva lo sposo, per fortuna, ‹la famosissima Silvia, colei che ha fatto innamorato il sexy simbol Federico Rossi›
‹Addirittura sexy simbol› dice Federico giungendo alle mie spalle, ‹Vale, dove sarebbe il ristorante?›
‹Ti ho inviato la foto proprio ieri, dove hai la testa?›
‹Ah vero, grazie, vogliamo andare?› mi fa.
Annuisco e chiamo Serena che sta giocando con una bambina, ‹è la mia nipotina›
‹Sei anche zio adesso› dice
‹Sono solo zio...almeno mi alleno quando avrò una figlia mia› dice
Mi mordo il labbro.
Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso il ristorante ma abbiamo prese per due volte strade sbagliate tanto da arrivare per ultimi.
‹Vogliamo sbagliare una terza? Io chiamerei tua sorella› dico, ‹sai sono affamata›
‹Anch'io› urla Serena da dietro
Lui ci guarda. ‹Vi odio e vi coalizzate contro di me› dice
‹Noi ti vogliamo bene› dice Serena e lo bacio sulla guancia.
Arriviamo al ristorante due minuti prima degli sposi, ‹mai una volta che arriviamo prima› dico
Non è un semplice ricevimento ma è un buffet libero.
‹Non sei obbligato a starmi attaccato tutto il giorno, non siamo più fidanzati, quindi se vuoi andare dalle ragazze sei libero›
‹Con le ragazze?› dice
Gli indico alcune ragazze dietro di lui. ‹Ah no per carità› dice
‹Vabbe io vado a prendermi da mangiare› dico.
Federico mi stava per seguire ma viene fermato da una ragazza, alzo gli occhi al cielo e mi avvio verso il tavolo dei buffet.
Sono impegnata a scegliere cosa prendere da mangiare quando sento qualcuno mettermi la mano attorno alla vita. ‹Ehi bellissima› dice. È la madre
‹Ciao› dico
Mi sento imbarazzo.
‹Come va?›
‹Bene grazie› dico avvicinandomi alle tartine al tartufo
‹Però sono belli›
‹Non li avrei definiti proprio belli, ma sono buoni› dico
‹Ma io non mi riferivo alle tartine ma a loro› dice indicandomi dietro di me e girandomi vedo che si riferisce a Federico e Serena.
‹Già proprio belli› dico sospirando
‹Dimmi è lui vero?› domanda
‹Cosa›
‹Il padre di Serena?›
‹No, assolutamente no› mento.
La madre mi guarda male, ‹Silvia...›
‹Si è lui ma per favore non gliela dica› dico
‹Ma ha il diritto di saperlo› dice
‹Lo so ma non è ancora arrivato il momento› dico
‹Un attimo di attenzione, tra pochissimo iniziano le danze›
Prima ballano i sposi per qualche minuto, poi iniziano ad aggiungersi gli altri, io torno al mio posto quando però Fede mi si avvicina. ‹Ti va di ballare?› domanda
Guardo la mano, guardo Fede e dopo Serena che annuisce, così accetto prendendo la mano di Federico. ‹Però non ne sono capace› dico
‹Dobbiamo solo avvicinarsi› dice cingendomi la vita e avvicinandomi a lui.
Siamo così connessi l'uno con l'altro, ci guardiamo nei gli occhi e mi vengono tutti i ricordi passati insieme. ‹Ci stai pensando anche tu?› mi chiede Federico, ‹eravamo felici insieme›
‹Già, ma tutto finisce prima o poi› dico
‹Non è obbligatorio che finisca› dice lui.
Sapevo che sta per baciami quando qualcuno cade ai nostri piedi. È un ragazzo, ‹scusate non vi avevo visto› dice
Riconosco questa voce. ‹Mattia? Che cosa ci fai qui?›
‹Ah quello che ci mancava che la seguissi› dice Federico
‹Non vi stavo seguendo, sono amico dello sposo›
‹Ma che coincidenza, io sono il fratello della sposa› dice.
Ci raggiungono gli sposi. ‹Vedo che vi siete conosciuti› dice Valentina
‹Già ci conoscevamo,è l'insegnante di canto di Serena› dico
‹Ah fa anche canto› interviene la madre
‹E non sai la voce che tiene› dice Federico
‹Immagino› dice lei
‹Silvia io direi di andare..il viaggio è molto lungo poi domani Serena ha anche scuola›
Annuisco, ‹vado a prendere le cose al guardaroba› dico.
Prendo il mio giacchetto e la borsetta poi chiamo Serena che sta giocando con dei bambini. ‹Dobbiamo andare, Federico ci aspetta in macchina› dico
Durante il tragitto Serena si addormenta mentre Fede guida senza rivolgermi la parola. Capisco subito che è di cattivo umore, ormai lo riconosco benissimo. ‹Che hai?›
‹Nulla› dice
‹Non ti credo› dice
‹Perché hai ballato con Mattia?› dice
Ah ecco il problema.
‹Tu hai ballato con quella ragazza poi non capisco questa scenata io e te non stiamo insieme, posso fare quello che voglio› dico
‹Non con Mattia›
Entriamo in Milano città per fortuna, ‹perché lui no?› dico
‹Perché non mi piace› dice
Si sveglia Serena proprio quando si ferma davanti casa nostra
‹Dopo questa poi mi sei caduto in basso non posso frequentare Mattia perché a te non piace, sai quante non piacciono a me di quelle che frequenti tu, andiamo Serena› dico e scendo dalla macchina arrabbiata, Serena subito dopo.
In casa, ‹che è successo con Federico?› dice
‹Nulla di importante› dice
‹Posso vederlo ancora però?›
‹Meglio di te›
‹Mamma sai che ci tengo a lui› dice
Purtroppo.
‹Poi vediamo› dice
Vado in bagno a svestirmi per mettermi il pagiama e quando esco vedo Serena nel mio letto e non posso dirle di andarsene. Mi piace quando dormiamo insieme.
Stamattina sembra essere una giornata fantastica, invece si è rivelata la peggiore. Tutto perché ho ballato con Mattia.
Questo mi fa capire che Fede è ancora troppo immaturo.
Non capisco la sua scenata, non stiamo insieme e non devo tenere conto a lui proprio niente.
Quando mi addormento sogno quel momento dove io e Fede balliamo, con alcuni particolari. Troppi particolari.
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