2°: Una sconosciuta molto familiare
Christian's Pov
In qualche modo sono riuscito a tornare in città con mia madre e mia sorella Gabriella. Lei è nata quattro mesi fa ed è una bambina bellissima... solo che, dopo la gravidanza, è successo qualcosa che ha portato la mamma ad ammalarsi... mio padre è fuori per lavoro e a livello economico il periodo non è dei migliori.
Oggi vorrei cercare qualcuno che possa aiutare mia madre. Mi dispiace tantissimo che stia male.
Sento il pianto della mia sorellina e le vado incontro.
"Amore mio, che cos'hai?" le chiedo prendendola in braccio e cercando di cullarla. "Va tutto bene, piccola... va tutto bene!"
Quanto vorrei che fosse vero quello che le sto dicendo! Almeno se scoppiasse in lacrime sarebbe perché ha fame, perché ha qualche necessità tipica dei bambini, ma niente. Lei piange perché sente che qualcosa non va.
"Chris..." mi chiama mia madre dall'altra stanza.
"Vieni, tesoro" dico sottovoce a mia sorella, portandola dalla mamma.
Quando entro in quella stanza mi si stringe il cuore. Lei è seduta sul letto... o almeno prova a star seduta, ma la vedo barcollare continuamente.
"Mamma, è meglio che ti sdrai... ti stai affaticando" le dico per poi metterle accanto Gabriella e farla ridistendere.
"Chris, lasciala qui. So quanto ti manca quel parco in cui andavi da piccolo!" mi dice lei.
"Non sforzarti, mamma, ti prego!" le dico.
Lei mi accarezza il viso e mi dice: "Spero che un giorno trovi la persona giusta per te, Chris!"
Scuoto la testa. Per ora non riesco a pensare a questo genere di cose.
Non che non m'interessi quel tipo d'amore, ma non riuscirei a dare alla persona che eventualmente mi starà vicino l'attenzione che merita.
Torno a guardare mia madre, che tiene vicina a sé mia sorella, ed entrambe sorridono.
"Vai pure... lasciala con me, cercherò di non muovermi e baderò a lei..."
"Solo pochi minuti e torno."
Lascio un bacio sulla fronte di mia madre per poi fare lo stesso con il mio angioletto.
Il parco è a pochi metri da casa mia, quindi non ci metto molto a raggiungerlo. Inizio a camminare, tenendo la testa tra le mani. Cerco di lasciar andare per un po' la paura di perdere mia madre, ma non ci riesco. Affretto il passo, come se questo bastasse per allontanarmi da quella paura, ma non serve a niente.
Improvvisamente, però, la mia attenzione viene catturata da una ragazza. È seduta su una panchina che si trova in uno spazio isolato. Ha le mani sul volto, ma, avvicinandomi, riesco a sentire dei singhiozzi.
Forse sbaglio, perché non posso sapere chi è, ma affretto il passo per raggiungerla. Non ho neanche idea del motivo che l'ha portata a piangere in questo modo, ma ora come ora la mia priorità è fare qualcosa per lei. La vedo tremare e spostare le mani in direzione della bocca, per fermare i singhiozzi, ma senza risultato.
La raggiungo, mi siedo accanto a lei e la vedo voltarsi. Vedo due occhi color marrone scuro, in netto contrasto con dei riccioli biondi. Qualcosa mi scatta dentro, tiro fuori dalla tasca un fazzoletto ed inizio a tamponarle gli occhi, ormai completamente rossi. Non le dico nulla, perché in momenti come questo le parole sono di troppo, ma ci sono tante cose che vorrei dirle, che vorrei chiederle. Vorrei dirle che finché c'è vita c'è speranza, che non è tutto finito, ma non posso. Sarebbe una frase fatta.
Vorrei chiederle a cosa è dovuto quel taglio che ha sul sopracciglio sinistro, cos'è che la fa piangere, ma non faccio nemmeno questo. Per me l'importante è che lei sappia di poter contare su di me, anche se non mi conosce... forse perché somiglia moltissimo ad una ragazza che ho conosciuto... solo che lei all'epoca era una bambina e l'unica volta in cui l'ho vista piangere la colpa era della sabbia che le era finita negli occhi, provocandole un forte bruciore.
Dopo un po' la ragazza si calma e con voce flebile sussurra: "Grazie!", per poi allontanarsi a passo svelto.
Decido di rientrare anch'io, perché ho bisogno di sapere come stanno mia madre e mia sorella, ma mentre torno a casa il mio pensiero costante è la ragazza del parco... quella che potrebbe benissimo essere Bianca... ma se fosse lei per quale motivo si ritroverebbe a piangere con tanta disperazione?
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