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CAPITOLO 9

Buon Compleanno Jessica Jung ~ Spero che tu faccia pace con le altre al piú presto, la vostra amicizia è la cosa importante. Segui il tuo cuore e diventa la stilista più brava del mondo.

CAPITOLO 9

"Mettitela e non fare storie" dice la bassa voce maschile, avanzando di qualche passo per poi superarla e continuare la propria strada.

I piedi di Miru s'incollano sui ciottoli della stradina che stava percorrendo e la giacca extralarge le scivola lentamente sulle braccia.

Quella voce, quella dannata voce che non dimenticherà mai e che ogni volta si fa sempre più insopportabile.

Sarebbe stato perfino molto meglio se al posto suo avesse incontrato Luhan. Solo che suo fratello non oserebbe mai parlarle in quel modo, anche se hanno litigato e non ci sono molte probabilità di far pace e continuare a vivere come se niente fosse.

Senza esitare, Miru lascia cadere quell'inutile giacca a terra e prosegue il suo cammino.

Chi se ne importa del freddo che si fa sempre più freddo. Ovviamente complimenti al tempismo perfetto del clima, proprio in certe situazioni deve iniziare a giocherellare e fare dispetti del genere, a partire dallo scherzo della natura che ha davanti.

"Han, hai davvero intenzione di lasciarlo lí?" chiede l'odiosa voce che le tocca sentire un'altra volta.

Lei non risponde, ne ha abbastanza di lui e del fatto che la chiama per cognome.

Quando ha lasciato la vecchia scuola non solo ha voltato pagina, ma ha anche preso la decisione di dimenticare ogni cosa. È ció che avrebbero fatto tutti, nei suoi panni. Liberare la mente e ricominciare tutto da capo.

Colui che fa parte del suo passato fa un sorrisetto sbalordito, notando di non essere calcolato minimamente. Si riprende la giacca e con una smorfia la raggiunge.

"A che gioco stai giocando? Fingi di non essere la stessa smorfiosetta che mi rispondeva male ogni giorno?" chiede, dandole una botta con la spalla.

Soltanto questo è riuscito a farle negli ultimi tre anni. È bravo con le parole, ma con i fatti si è sempre limitato a darle delle leggere spinte o botte con la spalla a cui lei non ha mai dato importanza. Non erano niente in confronto al modo in cui veniva trattata dalle "fan" di Luhan.

Sarà perchè lei è femmina oppure per il semplice fatto che lui è un infantile codardo che si nasconde dietro una maschera solamente per farsi rispettare dagli altri studenti. Chissà, dietro la maschera potrebbe anche essere un ragazzo per bene.

Miru stringe i pugni, ma continua a non dargli retta.
I minuti in silenzio passano in fretta finchè lui, dopo averci pensato su, rompe di nuovo il ghiaccio.

"Allora è vero che sei andata al manicomio? E che hai perso la memoria?" chiede, portandosi entrambi le mani sulle orecchie a sventola e ricordando i pettegolezzi su di lei che hanno fatto il giro della scuola.

".. non so se ti ricordi ancora di me, ma sono il presidente del corpo studen----" non riesce a terminare la frase perchè stavolta è lei ad aprire bocca. Purtroppo lo conosce bene e non lo regge proprio quando inizia a vantarsi.

"Park Chanyeol. Mi ricordo di te, ma avrei preferito perderla davvero, la memoria." dice in tono freddo.

Chanyeol finge di sgranare gli occhi, anche se in realtà è felice di essere riuscito a farla parlare. Per qualche motivo sconosciuto, dev'essergli mancata la sua voce.

"Giusto, chi potrebbe mai dimenticarmi?" dice divertito, aggiustandosi le beats che ha nel collo.

Miru rotea gli occhi senza volere e ad un tratto percepisce l'arrivo di un'altra persona familiare.

"Chanyeol, smettila di darle fastidio! Non ti sono bastati i tre anni che ha passato nella nostra scuola?" dice Luhan arrabbiato, prendendolo per il colletto. Non è normale quest'improvviso attacco d'ira, nessuno se l'aspetterebbe mai da uno come lui.

"Luhan, ti sei bevuto il cervello?" dice Chanyeol, sorpreso dal suo atteggiamento fuori dalle regole. Indurisce lo sguardo come un cucciolo di cane pronto a ringhiare e si toglie i finti occhiali da vista che mette ogni giorno per sembrare intelligente.
È tutta una finta, in realtà ha paura. A scuola non puó toccarlo nessuno visto che é il figlio del preside, chiunque osa sfiorarlo viene immediatamente sospeso; ma ora non ci troviamo a scuola e per di piú non conosce bene il lato violento di Luhan, potrebbe fargli qualsiasi cosa inaspettata.

Tutto ció che puó fare Miru è lanciare a Luhan un'occhiata severa, che lo porta a lasciar stare il ragazzo su cui aveva intenzione di sfogare tutta la propria rabbia per essere una delusione come fratello maggiore.

"Soltanto adesso ti svegli?" dice lei, come se avesse davanti la persona più patetica del mondo.

Luhan abbassa lo sguardo, mentre Chanyeol se ne approfitta per accellerare il passo ed allontanarsi dai fratelli Han.

Presto anche Miru fa lo stesso. Le dispiace trattare Luhan cosí, si sente uno schifo per questo, ma è l'unico modo per stargli lontano e vivere normalmente come tutti i suoi coetanei. Sa bene che in gran parte non è colpa sua se è nato bello, attraente, intelligente, gentile e affettuoso.

"Scusami" mormora al vento.

Qui l'unico ad essere codardo non è solo il bullo-tantoperdire di Chanyeol, perfino Miru ha creato una maschera arrogante nei confronti di suo fratello. L'ha fatto col tempo e di proposito, dimostrandogli di odiarlo anche se non è vero.

"Scusami tu, sorellina." dice Luhan, che invece di restare fermo sul posto come avrebbe fatto il normale lui, l'ha seguita con dei passi leggeri.

Miru sussulta e si volta, incrociando poi gli occhi di una persona che si sente in colpa.

"Scusami se, come hai detto tu, soltanto adesso mi sono svegliato. Adesso che non è necessario, che non hai piú bisogno di me. Scusami se non mi sono mai accorto dei tuoi momenti piú bui, della realtà che nascondevi nel tuoi atteggiamenti freddi.
Scusami se non ho mai fatto niente per te, sorellina"

Miru's POV

Queste sono le scuse piú sincere che le mie orecchie abbiano mai sentito. Sono le uniche parole che mi aspettavo da lui, che con la loro semplicità riempirebbero i miei occhi di lacrime pronte a bagnarmi le soffici guance rosse per il freddo.

Mio fratello resta comunque un tamarro. Tutte sognerebbero di fidanzarsi con lui, ma sono sicura che non ci sa proprio fare con le ragazze. Come puó dirmi queste parole con quell'aria da bambino offeso?

Se già con me fa cosí, immagino come possa comportarsi con la sua futura fidanzata.

"...Miru, non m'intrometteró piú nella tua vita. Se è questo ció che vu----" gli tappo la bocca con la mano.

"Sssh. L'hai appena fatto, oppa." dico, sorridendo per la sua sbadataggine.

Oppa. È ridicolo.
Sono perfino arrivata al punto di chiamarlo cosí. Pensavo fosse impossibile, ma invece.. stento a crederci.

Forse è perchè mi sento sollevata, scoprendo che finalmente ha capito.
Nessuno di noi due ha un torto, è la società ad avercelo imposto. Ci ha separati.

Dicono che la divisione in caste c'è solo in India, ma penso che anche qui dove vivo io la situazione è simile. Sebbene sia invisibile, c'è.

"Oppa?" chiede, scompigliandomi i capelli. Non sopporto quando fa cosí, stavolta peró gliela lascio passare. In fondo abbiamo in un certo senso appena fatto pace.

Mi volto di nuovo ed inizio a camminare. Lui mi segue, togliendosi prima la giacca.

"Mettitela e non fare storie" dice, imitando il tono di Chanyeol e posandola sulle mie spalle.

~

Arriviamo a casa entrambi sorridenti. Papà sta da zio Jiyong, mamma al lavoro.
Luhan va in camera sua per iniziare già da subito a studiare, immagino, mentre io vado in camera mia per buttarmi sul letto. Sono stanca, oggi sono successe troppe cose e se non sbaglio per domani non ci sono compiti.

Prendo il mio cellulare dal taschino della giacca di Luhan, metto le cuffiette ed inizio a riflettere su tutto quel che è accaduto durante questa giornata.

Parte la musica a palla, Ah Yeah delle Exid.

Stamattina ho sbagliato a dire quelle cose a Kai, ma cosa mi è preso?
Sono totalmente stupida. Come ho potuto reagire cosí all'improvviso, dopo tutto l'impegno che ha fatto per mostrarmi la scuola da cima a fondo?
Oh, quasi dimenticavo. Oggi non ho praticamente fatto lezione.. Devo chiedere a Niel o Hyemi per aggiornarmi.

Fermo la musica e chiamo subito Hyemi, la prima che trovo dei due.

"Pronto, Miru?" sento la sua voce adorabile.

"Ciao Hyemi! Posso chiederti cos'avete fatto durante il mio tour?" chiedo ancora divertita per come lo chiama la professoressa di filosofia.

"Hmm.. Ecco, sinceramente non me lo ricordo." risponde un po' in imbarazzo.

"Ma come? Il professore di geografia non doveva mostrarci qualcosa di fenomenale?" chiedo, trattenendo le risate.

"Hai ragione. Credo che ci abbia mostrato come usare Google Earth.." dice insicura.

Annuisco mentre giocherello con il bordo della coperta.
"Quindi non hanno dato compiti?" chiedo.

"Assolutamente no! Per quello ne sono sicura!" dice ad un tratto, con un po' più di vitalità, facendomi leggermente spaventare.

"Ok.. Grazie, Hyemi." rispondo balbettando.

"Ahahah di niente, Miru. Ora vado a farmi un pisolino. Ci vediamo domani!" dice, stiracchiandosi.

"D'accordo, ciao Hyem---" neanche finisco di parlare ed ecco che mi riattacca in faccia. Chissà cosa fa la notte per essere cosí assonnata anche di giorno.

Visto che non ho niente da fare, potrei farmelo anch'io un pisolino. Tolgo la divisa per mettermi una tuta extralarge nera con cui mi sento a mio agio e mi corico sul letto.

Proprio quando il sonno comincia ad avvolgermi completamente, sento un rumore fastidioso provenire dalla finestra: una pallina da baseball ci ha appena sbattuto contro.

Per quanto ne sappia, nessun'altro sa o almeno finge di saper giocare a baseball oltre a..

Mi alzo immediatamente con i nervi tesi e mi fermo davanti alla finestra ancora chiusa per evitare di beccare una pallina in faccia.

"Chanyeol! Cosa stai cercando di fare?!" urlo, stavolta spalancando la finestra e affacciandomi. Non me ne importa niente del vicinato e della mia voce che fa eco.

"Hey intanto ti calmi, Barbapapà." dice, scoppiando a ridere.

Rido ironicamente per la sua battuta deprimente.

"Perchè non te ne vai gentilmente a giocare sotto il tuo palazzo, invece di star qui?" chiedo, sforzando un sorriso per via della vicina anziana del primo piano, che è appena passata con il carrello della spesa, sorridendomi.

Chanyeol aspetta che entra, prima di rispondermi.

"Giocare senza dar fastidio ad un barbapapà che cerca di dormire, non avrebbe gusto." -Chanyeol

Anche se è lontano riesco perfettamente a vedere il suo malefico occhiolino rivolto a me. Stringo i pugni ed abbasso la serranda, ora voglio proprio vedere che fa.

"Ci vediamo domani, Miru!" ha il coraggio di dirmi con quella sua faccia tosta.

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