CAPITOLO 2

«...è il motivo per cui i suoi piedi hanno smesso di fare altri passi.»

È un ragazzo bellissimo. Non ne ha mai visti di cosí belli, prima d'ora.
Per la prima volta sente i brividi allo stomaco, come se la sua fame fosse scomparsa per dar spazio a queste emozioni disordinate e contorte.

Le ricorda immediatamente qualcuno: suo fratello Luhan.
Non per l'aspetto, ma per l'immagine che entrambi trasmettono alla gente. Quello deve essere senz'altro il ragazzo piú popolare di questa scuola; quindi è proprio vero che da ogni parte ce n'è sempre uno.

Ora capisce cosa provavano tutte quelle ragazzine che pedinavano suo fratello dappertutto e ogni giorno, perchè in questo momento lo sta provando anche lei stessa.
Solo che non ha intenzione di comportarsi come loro o seguire la folla. Conoscendo suo fratello, sa bene che nessuna riuscirebbe facilmente a conquistare il suo cuore e la stessa cosa sarà per quanto riguarda quello lí, no? Provare è solo fatica sprecata.

Fa un piccolo sorriso a se stessa e riprende a camminare.

I piú popolari sono diversi, tipo delle persone irraggiungibili o immateriali.
Negli ultimi anni non è più riuscita a fare un discorso normale con suo fratello, ecco a cosa l'ha portato la popolarità!
È tutto cosí difficile; sarebbe bello ritornare a quando erano piccini, che almeno di problemi non ne avevano.

Niel & Hyemi stanno aspettando Miru da un quarto d'ora. Per via del cibo non si sono accorti della sua mancanza.

Miru si siede in silenzio ed inizia a mangiare.
Con la coda dell'occhio, non riesce ad evitare di osservare il ragazzo popolare, che dopo aver riempito il suo vassoio si siede nello stesso tavolo di Jonghyun.

'Quello non è lo stesso di classe mia?' pensa, riflettendo per ricordare la faccia del compagno di classe seduto dietro di Hyemi.

"Che guardi?" chiede Niel, incuriosito. Non succede spesso che arrivino studenti nuovi, soprattutto a quasi metà dell'anno. È per questo che vuole fare amicizia con Miru e farla sentire a suo agio.

"Hm? No, niente.." risponde lei, assaggiando il famoso Japchae tanto voluto.

"Anche tu amore a prima vista per quella sottospecie di essere sorridente?" chiede Hyemi, insinuando il ragazzo popolare.

"Chi? Quello di classe nostra?" chiede Miru, cercando di capire di chi sta parlando ed anche per avere la certezza di non essersi sbagliata su Kim Jonghyun.

Hyemi tossisce di proposito e sgrana gli occhi.

"No, non volevo dire.." cerca di spiegare, ma viene interrotta da Niel che divertito, dice:
"Sei gelosa?"

"Yah, ma neanche per sogno. Perchè dovrei chiederle se si è innamorata di quell'obbrobrio?" risponde Hyemi dalla faccia schifata.

'Allora chi?' pensa Miru, bevendo.

".. comunque, dicevo il suo cosiddetto "cugino", ma cugino tanto per dire. Solo perchè hanno lo stesso cognome si considerano cugini.." brontola Hyemi, parlando da sola.

Miru non se l'aspettava che lei parlasse cosí tanto. La ascolta divertita, anche se non ha ancora capito niente.

"In poche parole stavi parlando di Kim Jong In, meglio conosciuto come Kai.." dice Niel con enfasi, facendo capire a Miru di chi si tratta.

Hyemi annuisce e si mangia l'ultima fetta di torta al cioccolato.

"Ah, Kim Jong In.. Allora è quello il suo nome." dice Miru a se stessa.

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È appena suonata la campanella di fine giornata. Miru sorride, salutando con la mano Hyemi che va di fretta ed inizia a correre come uno struzzo.
Poi cammina con Niel verso l'uscita, lentamente e con calma.

"È stato bellissimo" dice, sognando ad occhi aperti.

"Cosa?" chiede Niel, contento di vederla in questo stato. Quando sorride è piú carina ed è un privilegio vederglielo fare.
Durante questo giorno, ha sorriso piú di quanto l'ha fatto negli anni passati nella vecchia scuola. In parole povere, in questa giornata ha superato il suo record e spera che sarà cosí anche per i prossimi giorni.

"Questo primo giorno!" risponde lei, trasmettendogli la felicità.
Non sa se è già ora di fidarsi cecamente di Niel, forse perchè non ha mai avuto amici e ha paura di fidarsi della persona sbagliata. Solo che c'è un presentimento positivo dentro di lei, sente che la persona che ha davanti è una delle piú buone del mondo.

"Sono contento. In fondo, la maggiorparte del merito è mio, no?" dice Niel, scherzando.

Miru scoppia a ridere.

"Hai ragione, dai." ammette, per poi ringraziarlo.

Quando superano il portone della scuola, sentono degli schiamazzi provenire da una delle auto parcheggiate davanti.

'Deve essere l'auto di Kai' pensa Miru, facendo le punte per curiosare.

"Che succede?" chiede ad un tratto una voce familiare. Miru e Niel si voltano e vedono Jonghyun con accanto.. Kai.

"Jonghyun? Kai?! Pensavo che quelle ragazze stessero facendo confusione a causa vostra." dice Niel, sbalordito da questa situazione.

Miru fa un passo indietro e cerca di trattenere la strana sensazione che sta provando. Da vicino è piú bello ed è il suo cuore a ripeterglielo piú volte. Riesce a sentire benissimo il suo continuo tum-tum.

"Salve.." dice Kai, notando che lo sta guardando.

"Si chiama Miru." sussurra Jonghyun nel suo orecchio, sorridendo maliziosamente.

Miru, accecata dal sorriso angelico che le ha appena rivolto Kai, si accorge della situazione imbarazzante ed evita subito lo sguardo.
Facendo finta di niente, si mette a guardare le ragazze scatenate attorno a quella povera auto che non ha commesso nessun reato.

Quando si apre una specie di varco tra le persone in cerchio, vede chiaramente il motivo di quell'inutile agitazione e la sua felicità cessa di esistere.

Lo riconosce subito, non c'è bisogno di avvicinarsi.
Lui con addosso quella giacca rossa orribile che gli sta bene lo stesso, quel sorriso che scioglie centinaia o forse anche migliaia di ragazze, quell'aura amichevole, ma allo stesso tempo rispettabile e la sua voce dolce che dice:"Sono venuto a prendere mia sorella."

Miru abbassa lo sguardo per paura che lui possa vederla. Cosa ci fa qui? Perchè deve sempre rovinare tutto?

Senza salutare Niel, sceglie la prima direzione che riesce a prendere e scappa via. Dopotutto, non è la prima volta che evita suo fratello e non sente nessun senso di colpa.

Non era questo ció che doveva succedere. L'accordo era che sarebbe stata sua mamma a prenderla a scuola, non Luhan.
Prende il suo cellulare per scoprire le scuse che di sicuro le saranno arrivate per messaggio, infatti è cosí.

'Abbiamo cercato di fermarlo, ma lui ha insistito. Oggi è uscito prima ed è andato direttamente a prenderti. Miru, tuo fratello é un capoccione, ma ti vuole bene.' -Papà

Il suo volto si rattrista. Un po' per suo fratello, un po' per il desiderio di voler nascondere il fatto di essere sua sorella.
Gli vuole bene, questo sí; ma anche lei è un essere vivente ed ha il diritto di vivere la vita come le pare e piace, libera di dire la propria e presentarsi come meglio crede.

Preferisce tenere tutto in segreto, che rischiare la propria pelle ogni giorno e aver paura di essere assalita, da un momento all'altro, da un branco di ragazze gelose.

Stringe i pugni. Perchè ha un fratello cosí bello, intelligente, affettuoso; ma allo stesso tempo stupido da non capire che lei ogni giorno soffre sempre di piú, a causa sua?

Ha deciso. Oggi andrà a casa a piedi o con i mezzi. Vada come vada, non ci tornerà mai con Luhan.
È perfino riuscita ad uscire dalla scuola senza che nessuno se ne accorga, oltrepassando il giardino che si trova sopra il parcheggio sotterraneo; ma questo non lo saprà mai perchè mentre percorreva il tragitto aveva la testa altrove.

Gira su se stessa in cerca di una fermata dell'autobus, peró quel che vede sono soltanto alberi. Riempie la bocca d'aria e cerca di ricordare la strada che ha fatto stamattina con sua mamma. Purtroppo era troppo emozionata per far attenzione al paesaggio.

Dopo un po', un'auto si ferma proprio accanto a lei.
Sussulta e smette di respirare, convinta che questo la rendesse invisibile.
Il finestrino si abbassa.

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"Vuoi un passaggio?" chiede Kai, educatamente.

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