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Capitolo 10

Flashback

'Ragazzi indovinate?' Vediamo Jude arrivare molto contento con delle bottiglie di birra in mano.
'Caspita, per essere così felice ti sei scopato una bella gnocca, giusto?' Dalla domanda di Mark, a cui si sapeva già la probabile risposta, si crea una risata generale, che però si ferma al dissenso del diretto interessato con un movimento del capo.
'Allora sentiamo, che è successo di così entusiasmante?' Lo schernisco, iniziando a versare il liquido giallino nel mio bicchiere, per poi iniziarlo a sorseggiare.
'Altro cuore spezzato' Furono queste le tre parole che uscirono con tono fiero dalla sua bocca.
'E dicci, chi è la povera ragazza?' Chiede incuriosito Mark.

Nonostante non avessimo mai approvato questo modo di fare di Sharp, gli stavamo sempre al gioco, facendo alcune battutine e "deridendo" la povera malcapitata infatuatasi dello stronzo regista.
'Lo scoprirete molto presto. Vi preannuncio soltanto che fa parte del nostro gruppo.'
E così, con il suo solito ghigno strafottente, iniziammo a bere, dimenticandoci subito dopo di quella innocente ragazza.

Jordan

'Ragazzi non penso arriverà' dichiara Kevin.
È da un po' che stiamo aspettando Jude per l'allenamento speciale, ma lui non è ancora presente, e il che è molto strano, siccome è sempre puntuale.

Il suo ritardo sta facendo preoccupare tutti, ben che meno sua sorella Celia, che appare molto tranquilla e rilassata.
Questo dettaglio non mi sta sfuggendo inosservato, e colgo l'occasione per avvicinarmi e farle alcune domande, incuriosito 'Ei Celia, ma te non sai dove si possa trovare tuo fratello?' 'Ho detto di no! Basta chiederlo, sarai tipo la quarta persona!', noto della rabbia nella sua voce, ma decido di ignorare questo presentimento, preoccupandomi di altro, e pensando a tutto quello che sta succedendo in queste settimane.

'Maledizione! Terra chiama Jordan, ci sei?' Le urla di Silvia mi riportarono alla realtà.
A causa della mia distrazione non mi sono accorto dell'arrivo di Jude.
Egli, appena mi vide, fece un sorriso alquanto malinconico, che però io ricambiai con uno sguardo confuso, che lui prontamente ignorò.

'Bene ragazzi, siccome adesso ci siamo tutti, se volete possiamo iniziare l'allenam-' 'No Mark, aspetta!' L'ultimo arrivato prende parola, visibilmente turbato da qualcosa, interrompendo il capitano.
'Devo dirvi delle cose, ma prima vorrei che tutti voi ascoltaste in silenzio.' Di rimando noi annuiamo, perplessi su che cosa voglia dirci.

Prende un respiro profondo, per poi fare un cenno in direzione di Celia -come se fosse una specie di segnale- 'Senza giri di parole vorrei scusarmi per quello che vi sto per dire: un paio di mesi fa una ragazza è entrata nella mia vita. È accaduto tutto fin troppo velocemente, come un fulmine a ciel sereno, e per questo la odio. Dio se la odio... So che in questi momento vi starete chiedendo cosa c'entri questo con il discorso, e del perché vi stia parlando di lei, ma vi risponderò subito con il nome della diretta interessata: Alexandra.'

Il sangue mi si gela nelle vene.
Lo stiamo fissando tutti increduli, ma lui continua imperterrito a parlare, prima che qualcuno possa interrompere il suo monologo.
Mille domande a cui non riesco a dare una risposta stanno roteando nella mia mente, come un tornado: quando? Come? Perché? Cosa c'entra lei?
'Una settimana fa e mezzo fa, in spogliatoio, dopo quello che sarebbe stato il suo ultimo allenamento, ho trovato un cellulare squillare. Sappiamo che non era nessuno dei nostri, infatti potete immaginare di che cellulare stia parlando, siccome il messaggio è arrivato proprio da qui.' Ci mostra un oggetto che identifico come il telefono di Alex, e spero con tutto me stesso che non stia per dire quello che penso, ma le sue parole confermano il tutto: 'Ebbene si, sono stato io ad inviare quel messaggio, ed è colpa mia se ci ritroviamo in questa situazione. Lei non meritava tutto questo, ma ormai il passato è passato, e non pretendo il perdono di nessuno, se non il suo.'

Durante la fine del suo discorso metto insieme tutti i pezzi, dal due di picche raccontato tempo fa, che collego come "povera vittima" la mia amica, all'attuale situazione di quest'ultima.

Accecato dalla rabbia, mi avvento sul suo corpo, prendendolo per il colletto del mantello e scaraventandolo a terra.
Lui prontamente reagisce, e il suo pugno si assesta sulla mia mandibola.
Il sapore acre di rame mi riempie la bocca, che pulisco con la manica.
'Sei solo un figlio di puttana!' A mia volta rispondo con altri pugni.
Gran parte della squadra sta cercando in qualche modo di dividerci, sovrastando con la voce gli urletti spaventati delle ragazze.
Per non creare altri danni riesco a sollevarmi in piedi, ma vengo colto alla sprovvista e cado per via di un altro pungo, stavolta ricevuto sull'occhio.
'Jordan sei solo una femminuccia' inaspettatamente questo commento fa scatenare qualcosa in Mark, che si fionda su di lui, rotolando a terra.
I suoi occhi sono iniettati di sangue e, prima che qualcuno mi coprisse la visuale, vedo solo il pungo del mio amico sullo stomaco del regista.

Stufo di stare lì, mi sollevo.
E noncurante delle condizioni del mio viso, vado a cercare quella ragazza dagli occhi color rubino, che necessita assolutamente di sapere la verità.

***
Corro a perdifiato, sono sudato e malandato, ma finalmente sono sotto casa sua.

Suono il campanello, attendendo una risposta che non tardò ad arrivare: per mia sorpresa la porta si spalancò con un tonfo, facendo uscire un esemplare di Alexandra preoccupata.

'Cazzo Jordan che ti è successo?' 'Prima mi medichi la faccia, poi se vuoi ne riparliamo.' Cercai di dire la frase con un tono autoritario, ma fallii miseramente.
In silenzio, la seguo dentro dentro la dimora, raggiungendo il bagno.

'Siediti qui' mi indica uno sgabello, mentre indaffaratamente cerca il kit del pronto soccorso.
Faccio quello che mi ordina.
'Dai su, racconta' La sua espressione è seria e concentrata, mentre cerca di passarmi il disinfettante sulle ferite.
'Ho fatto a botte con Jude' la freddezza con cui lo dico la fa rimanere allibita per qualche secondo, ma poi riprende il lavoro mordendosi il labbro, chiedendomi: 'Perché l'avete fatto?' 'Non dovrei essere io a dirtelo, ma sei la mia migliore amica, e penso che tu necessiti di saperlo.' Lei sbarra gli occhi, intimandomi di continuare a parlare. 'È stato Jude a fare tutto questo. È colpa sua sei ora ti ritrovi qui, ma c'è dell'altro...'

Spazio Autrice

Bene ragazzi, come avete potuto leggere, abbiamo scoperto che Jude ha anche raccontato che ha dato il due di picche alla nostra protagonista.
Jordan le ha svelato la verità, ma come reagirà lei?
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate!♡

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