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RredxGreen

Green era diventato insopportabile,non faceva altro che darsi arie e comportarsi come una prima donna, la più vanitosa di tutte.
Nessuno riusciva più a stargli accanto, era diventato irascibile questo si, ma se di certo c'era un argomento che non andava toccato quello era Red, mai menzionare il corvino in presenza del castano, andava su tutte le furie senza che nessuno ne capisse il motivo, eppure sia Gold che Silver sapevano bene perché il ragazzo si comportava in quel modo .Geen, come era facile notare era il classico tipo che ha bisogno di attenzioni e di affetto, per quanto cercasse di non far notare questo suo lato lui restava dipendente dal ragazzo dagli occhi scarlatti che di punto in bianco era sparito.Il ragazzo dagli occhi smeraldo passò mesi a piangere sperando che il suo fidanzato sarebbe tornato, ma una volta passati tre anni era certo che si fosse persino dimenticato di quel rapporto così speciale che li aveva legati,a ripensarci il castano si sentiva un idiota, quel rapporto probabilmente era stato speciale solo per lui,data la facilità con la quale Red era sparito senza lasciare la ben che minima traccia.Era l'anniversario della "fuga" del corvino, pioveva e il castano si infilò in una taverna gestita da un suo conoscente,era il posto dove beveva di solito,ma ogni volta che quel giorno arrivava Green non reggeva e finiva con l'ubriacarsi.Quel giorno dell'anno non ci si poteva neppure parlare,il suo umore peggiorava e diventava davvero spregevole,capace di dire qualsiasi cattiveria,era arrivato a far piangere un bambino che aveva abbandonato il suo sogno di diventare allenatore a causa delle pungenti parole che gli aveva sputato in faccia.Il proprietario che era anche il barista era preoccupato per il ragazzo,ogni giorno sembrava cadere sempre più a pezzi,così provò a parlargli,provando a convincerlo che alzare il gomito poteva solo farli del male,ma fu tutto inutile,il ragazzo gli rise in faccia dicendogli che si era fatto del male già anni prima e che non poteva più farci niente,che la situazione era irrecuperabile.Dopo qualche ora Green si ritrovava a dire frasi sconnesse e insulti rivolti a chissà chi, proprio allora nel bar entrò un ragazzo alto dai capelli corvini e il capello bianco e rosso. Si sedette affianco all'ormai ubriaco castano, ordinò un drink e aspettò un pò,aveva posato i suoi occhi fuoco su Green, solo dopo qualche istante, quando ricominciò a fare discorsi senza senso Red capì che Green era oramai ubriaco.Pagò per se e per il suo fidanzato e lo accompagnò nella propria stanza,erano entrambi troppo grandi per vivere con i propri genitori e avevano perciò deciso di prendere un appartamento assieme... La camera del castano era troppo in disordine perché il corvino riuscisse a farlo stendere sul proprio letto e quindi lo portò nella propria camera,da anni inutilizzata a causa della permanenza che Red aveva avuto sull'ostile monte Argento. Si stesse affianco al ragazzo dagli occhi smeraldini che qualche istante dopo era crollato, il corvino gli baciò la testa e si addormentò con lui. La mattina seguente Green si svegliò con una terribile emicrania,non ricordava quasi nulla se non che qualcuno lo aveva accompagnato a casa, a svegliarlo fu un odore che lui amava e conosceva troppo bene, l'odore di Red, spalancò gli occhi, si trovava in quella stanza che anni prima ospitava il corvino,era certo di aver chiuso la porta a chiave, chiunque lo avesse riaccompagnato doveva sapere dove si trovava la chiave della stanza e che lui ricordasse solo il suo coinquilino non che fidanzato lo sapeva, un brivido gli percorse la colonna vertebrale,poco dopo scosse la testa violentemente, come a voler cacciare via dalla sua mente quei dolorosi pensieri,non voleva illudersi per poi rimanere nuovamente ferito. Poco dopo la porta di legno scuro cigolò, qualcuno aveva fatto irruzione nella stanza, Green alzò il suo sguardo e davanti a lui vide il corvino che lo aveva abbandonato,Velocemente gli occhi smeraldo fino a poco prima tremanti si iniettarono d'odio puro, aveva avuto la faccia tosta di ripresentarsi davanti a lui come se nulla fosse, con quel suo solito sorriso, senza chiedere scusa, senza essere un pò pentito. Strinse i pugni talmente forte da far diventare bianche le nocche,la voglia di piantare un bel destro in faccia al ragazzo dagli occhi scarlatti cresceva ogni secondo che passava. Red sorrise nel constatare che il suo castano stava bene, ma quando i loro occhi si incontrano rabbrividì,era facile capire quanta voglia avesse il ragazzo dagli occhi smeraldo di ucciderlo, il corvino non lo biasimava, aveva sbagliato, era stato egoista ad andarsene così, senza dire nulla, solo per essere stato battuto,ma se non lo avesse fatto se ne sarebbe pentito, non poteva rimanere indietro, lui doveva poter essere abbastanza forte da camminare affianco al nuovo campione, non voleva essere lasciato indietro, perché in fondo era quello che lo spaventava. Il moro si sedette affianco al castano che fece una smorfia, gli prese le mani, i pungi dei Green si erano lentamente allentati sotto al dolce tocco del suo amato, era il suo punto debole, quando Red lo guardava con quei suoi occhi dispiaciuti lui non poteva far altro che perdonarlo e si odiava per essere così debole. Il corvino spiegò la situazione al ragazzo che amava,non mancò nulla, gli chiese perdono così tante volte che contarle sarebbe stato impossibile,prima che il castano potesse fare anche solo rendersene conto delle umide e calde lacrime iniziarono a sgorgare fuori dalle sue pozze smeraldo, Red le asciugò con i pollici, si odiava, odiava che fosse stato la causa del dolore del suo Green,sentiva il suo cuore stretto in una morsa che lo stava uccidendo lentamente. Il corvino posò le sue labbra su quelle del ragazzo dagli occhi smeraldo e presto,da un bacio a stampo quello si trasformò in un lungo e profondo bacio alla francese,quel contatto lo faceva impazzire, Green non aveva idea di quanto fosse mancato al ragazzo dagli occhi scarlatti, che aveva impresso tutto il suo dolore e il suo rammarico in quel bacio amaro, facendo percepire le sue emozioni al partner. "Ti amo da morire Green" disse il moro con il respiro pesante e un malinconico sorriso sul volto, quel sorriso che il castano tanto amava. "Io non ti perdonerò-" non riuscì a finire la frase che l'ex campione fece per alzarsi. "Non ti perdonerò se te ne andrai di nuovo" disse con voce spezzata dal pianto il ragazzo. Il corvino lo abbracciò con una luce che da tempo era scomparsa da quei suoi occhi scarlatti, finirono così per baciarsi, erano di nuovo insieme e non importava cosa Red non avrebbe più abbandonato il suo tutto,il suo amato Geen.

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