Kyoehi e Mei sapevano quanto potesse essere complicato l'amore,ne erano stati un esempio lampante non troppi anni prima N e Tuoko,così diversi,contrapposti quasi, ma uniti, l'uno esisteva per l'altra e viceversa.
Tutti i ragazzi della loro età sognavano un amore come il loro, un legame saldo e forte che potesse durare nonostante le incomprensioni, gli sbagli e la lontanza.
Anche Mei sognava una storia simile, eppure lei aveva già in mente con chi,con Kyoehi, quel ragazzo che l'aveva sorretta ed aiutata durante la sua dura impresa nel salvare nuovamente Unima,questa volta era toccato a loro,ella era riuscita a conquistare il pokemon finale,eppure non era felice,dopo aver salvato il mondo ed esserne diventata campionessa realizzando il suo sogno non era felice,anzi era quasi depressa.
Passava molto tempo ad osservare la pioggia cadere e sbattere contro il vetro trasparente della finestra dalla quale si affacciava,mentre la sua mente vagava sempre finendo col pensare al moro,a quel ragazzo che non aveva più visto da anni.
Dopo qualche tempo che era diventata campionessa era stata sfidata dal suo rivale che non una sola volta dall'inizio della loro avventura era riuscita a batterla,eppure quella volta il ragazzo sembrava più amareggiato del solito.
Mei si ritrovava spesso con la testa fra le nuvole e molti avevano sparso la voce che fosse una pessima allenatrice e che prendesse sottogamba gli incontri non curandosi della debolezza dei tipi.
Era più volte capitato che se in campo vi era un pokémon d'acqua ad esempio ,la ragazza mandava comunque,come in ogni suo scontro il suo starter,nonché amico più stretto,Emboar.
Era diventato motivo di vanto ormai riuscire a vedere almeno il terzo pokemon della squadra della campionessa escluso,per ovvi motivi il leggendario.
Nessuno aveva pensato alla possibilità che la ragazza fosse triste,era come se diventare campionessa l'avesse resa improvvisamente una ragazza perfetta e senza debolezze agli occhi degli altri,ma non agli occhi di chi la conosceva bene.
La ragazza trovava una precaria pace solo nel mondo dei sogni,sognava la dolce e calda mano del moro che delicatamente le accatezzava il volto stravolto che ella si ritrovava,quante volte aveva sognato addirittura un "ti amo" da quel ragazzo che da tempo non le aveva più fatto avere sue notizie.
Poi,in un giorno diverso dal solito ebbe uno strano presentimento, il cielo era ricoperto da nuvoloni grigi e la pioggia si abbatteva rabbiosa al suolo accompagnata da tuoni e fulmini, per le ennesima volta in quel giorno la mora sospirò, per l'ennesima volta in quel giorno la porta della sala del campione di aprì,ella si voltò lentamente e vedendo il suo amato una scintilla si accese negli occhi ormai spenti dell'allenatrice donna.
Kyoehi era stranamente serio,dai suoi occhi trapelava quanto ardentemente desiderava vincere,la ragazza lo guardò attentamente, era zuppo dalla testa ai piedi eppure sembrava non gli importasse, gli occhi del ragazzo lasciavano capire che sarebbe stata dura quella volta per la campionessa, lui era molto più forte,la ragazza sorrise inconsciamente dirigendosi nella direzione del ragazzo,non poteva abbracciarlo, non in quel momento.
La lotta fu dura eppure la campionessa diede il meglio di se,vincendo per il rotto della cuffia,tanto che poteva essere considerata una vittoria di fortuna.
Il ragazzo si voltò di spalle,non voleva che lei lo vedesse piangere come un bambino,ma era triste,finché non l'avrebbe battuta non poteva parlarle di quanto fosse profondo ciò che lui provava per lei,la sua amatissima Mei.
Stava per uscire dalla stanza quando si sentì avvolto dalle braccia della ragazza,Kyoehi si morse il labbro,non poteva lasciare che le parole venissero fuori da sole,non poteva vacillare,se lo era promesso,ma ogni suo progetto andò in fumo nel sentire dei singhiozzi provenire da quella ragazza per lui così speciale.
Il moro si voltò trovandosi davanti agli occhi una Mei in lacrime mentre lo stringeva quasi avesse avuto paura nel lasciarlo andare nuovamente.
Non poté resistere alla visone della sua amata in lacrime,la strinse a se fino a che,poco a poco,mentre ella veniva cullata dalle forti braccia del ragazzo e mentre il suono del battito inregolare del ragazzo la confortava,Mei sembrò calmarsi.
Quando Kyoehi allentò la presa per constatare in quel stato la ragazza si trovasse sentì tirarsi per il collo della giacca e velocemente le loro timide e morbide labbra si unirono in un bacio rimandato forse da troppo tempo,il ragazzo era sorpreso quindi anche lei provava quei sentimenti per lui, anche se quel suo gesto aveva mandato al diavolo tutti i progetti del ragazzo.
Tra le lacrime ella lo pregò di non andarsene di nuovo in quel modo così brusco, allora lui le confessò che aveva deciso che le avrebbe detto quello che provava per lei una volta battuta,ma par quanto si era allenato non era riuscito nel suo intento e non poteva parlargliene.
La ragazza gli diede un pizzicotto sulla guancia,gli diede dello stupido e gli fece notare il modo nel quale aveva vinto,il ragazzo riconsiderò i suoi piani e disse quelle due parole che la ragazza sperava da tempo di sentire dal suo amato,ne era certa, quella non era un'allucinazione, no, quello era Kyoehi in carne ed ossa.
I due si baciarono di nuovo,i due erano finalmente felice dopo forse troppo tempo passato a tergiversare e a temporeggiare per paura delle proprie emozioni,finalmente Mei non aveva più nulla a tormentarla e sarebbe presto tornata quella di un tempo,sopratutto ora che poteva baciare e toccare quando voleva il ragazzo da lei tanto bramato.