Just in my dreams...
Mary_Potter_Black394
(So che volevo una cosa happy ma la mia ispirazione è stata questa, tanto ne farò altre *^*)
Tutti sapevano che c'era un legame invisibile che legava Touko ed N, come un filo che li aveva fatti incontrare, ancora ed ancora, ma cos'era Touko per N?
Per N, Touko era la luce nel suo mondo bianco e nero, era quella persona con un cuore puro e gentile capace di trattare i pokemon come propri compagni, era quell'eroina che lo avrebbe finalmente salvato.
Touko era tanto per lui, già dal loro primo incontro, però con il passare del tempo era diventata un punto focale duella sua vita, il centro di ogni suo pensiero.
Touko è stata l'unica umana ad amarlo davvero, a piangere per lui, ad arrabbiarsi per quello che gli era stato fatto, per come il suo ingenuo cuore ferito era stato usato.
Per questo l'aveva cercata ovunque, per questo assieme al suo amato Reshiram si era spinto ovunque potesse per cercarla, per trovarla e dirle tante di quelle cose...
Lui l'aveva trovata e lei gli aveva sorriso come sempre, aveva detto che da quando se ne era andato l'aveva sempre aspettato in quel posto perché sarebbe che prima o poi sarebbe tornato da lei.
Si erano guardati profondamente e lui era riuscito a trovare il coraggio di dirle tutto quello che avrebbe voluto, tutto quello che provava dal profondo del suo cuore palpitante.
Gli aveva detto che senza di lei non riusciva a continuare perché la amava, la amava da impazzire e da quando l'aveva capito aveva avuto un unico pensiero, un unico desiderio, quello di confessarle i suoi sentimenti e se li avesse accettati di vivere assieme, fino alla loro fine.
Poi si erano baciati gentilmente, stringendosi le mani e piangendo di gioia.
Si erano stretti l'uno all'altra promettendosi di non lasciarsi mai più e di amarsi, che quella era la loro verità, che quello era il loro ideale.
Ed N piangeva, ancora una volta piangeva distrutto con il cuore a pezzi perché quello era successo solo nei suoi sogni.
Non era più riuscito a trovarla e ogni singolo istante si era rimproverato piangendo, perché se n'era andato via perdendola per sempre si chiedeva non sopportando più il peso della vita senza di lei.
Poi ancora una volta il Team Plasma aveva tentato una delle sue follie e lui stava cercando di fermarli, sperava in realtà di rincontrarla, che lei si sarebbe mostrata combattendo come aveva sempre fatto.
Durante la sua lotta solitaria aveva incontrato Mei, come le somigliava si era detto e per questo aveva deciso di aiutarla, fino alla fine l'aveva aiutata.
A volte non era riuscito a trattenersi trasportato dai ricordi e dalle sue emozioni finendo per parlare del misterioso allenatore di due anni prima che nessuno riusciva a ricordare, però aveva notato che in molti lo facevano, oltre lui.
Neppure Nando riusciva a ricordarsi l'identità di questa persona, lo stesso per Belle e gli altri, era come se Touko fosse stata offuscata e rimaneva dunque un ricordo sbiadito che nessuno avrebbe a breve dimenticato per l'importanza delle sue azioni.
Tuttavia lui non l'avrebbe mai dimenticata, oh, come poteva lui che le aveva donato il cuore senza neppure che lei lo sapesse?
Sapeva che il suo fidato amico non sarebbe resistito ancora molto al fianco di un allenatore con l'anima tanto tormentata e lasciò che Mei ridesse vita a Kyurembianco donandolo come la sua amata aveva fatto con Zeckrom anni or sono.
Lui aveva deciso che sarebbe sparito per sempre, aveva deciso che si arrendeva perché una vita senza la sua luce non era definibile tale, era solo oscurità indegna.
Con questi pensieri girovagò ancora per la regione di Unima ripercorrendo tutti quei ricordi dolorosi lasciando liberi di sfogarsi i suoi occhi smeraldini, ora tanto stanchi.
Camminava placidamente in un luogo che non riusciva a riconoscere, era un bosco pieno di pokemon felici e liberi.
Teneva il voto puntato verso il terreno bagnato dalle sua lacrime amare non riuscendo a trattenere i singhiozzi e non riuscendo a fermare le sue mani tremanti.
Mentre avanzava mogio mogio e senza meta i suoi occhi si imbatterono nella Scutolitre, abbandonata lì da chissà quanto tempo eppure Touko non avrebbe mai abbandonato un pokemon, tantomeno Zeckrom sapendo del team Plasma...
Sentì dei passi dietro di se, si asciugò le lacrime e si voltò notando una donna anziana con i capelli bianchi, la schiena curva sotto il peso dell'età appoggiata con le esili braccia ad un bastone in legno, la pelle pallida e grinzosa coperta da un lungo abito viola e un vecchio scale in lana.
<Lascia che ti racconti una storia giovanotto, la storia di quella pietra che questi stessi occhi hanno visto...> annaspò a fatica mentre si sedeva su una grande roccia aiutata dal ragazzo.
<Circa due anni fa una giovane ragazza venne in questo luogo, appena arrivò fu subito circondata dalle creature più timide che le giravano attorno contente, eppure il suo volto era rigata da delle bellissime lacrime che riflettevano la luce aranciata del tramonto.
Al suo fianco c'era il grande pokemon drago che rappresenta gli ideali, Zeckrom, anche il pokemon sembrava scosso, triste, disorientato e la vista di quella enorme creatura con quell'espressione mi sorprese molto.
Lei non mi notò, continuò a camminare fino a dove si trova quella vecchia pietra e strinse a se quel grande pokémon, anche lui cominciò a piangere silenziosamente mentre lei gli accarezzava il muso avvolta da una leggera brezza e una luce che diventava sempre più abbagliante.
Ricordo di aver udito per qualche istante la sua voce indebolita dal pianto che diceva "non piangere, non è colpa tua, perdonami per non essere stata abbastanza forte" dopo si ciò il pokémon si tramutò in pietra chiudendo al suo interno quella ragazza sorridente>
Alla fine del racconto al ragazzo sembrò crollare il mondo a dosso, non avrebbe mai più rivisto la sua Touko, non avrebbe mai potuto dirle quanto l'amava, ora la sua vista non aveva più senso.
Le gambe gli cedettero e iniziò a piangere più forte chiamandola per nome sentendo che da un momento all'altro il suo cuore avrebbe smesso di battere.
<La conoscevo?> chiese la donna alzandosi lentamente per confortarlo <Si, la conoscevo, la amavo> disse mentre si alzava con lo sguardo fisso nel punto in cui quella pietra si trovava <La amavo e la amerò per sempre> disse sedendosi proprio accanto alla Scurolite mentre le vecchietta in lacrime lo lasciò solo.
E da quel momento nessuno vide mai più N Harmonia e nessuno riuscì più a ricordare l'identità di quel misterioso allenatore che per la prima volta salvò Unima.
Sarebbe bello pensar e che alla fine anche lui sia riuscito a entrate in quella sfera e riabbracciare la ragazza che tanto amava, ma la realtà è ben diversa.
La tristezza che N provava aveva reso il suo cuore simile ad un buco nero, tanto che Darkrai in persona gli si era mostrato e lo aveva portato con se, assieme alla Scurolite nella sua dimensione isolata da spazio e tempo.
Li N continuerà ad amare Touko per sempre senza mai essere ricambiato, senza mai poterla vedere.
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